Vi spiego perché Fuoco! è diverso da tutti gli altri festival di cucina

Il 30 settembre a Buccheri, provincia di Siracusa, si svolge un festival diverso da tutti gli altri: Fuoco! Food Festival. Abbiamo chiesto all'ideatore Daniele Miccione di spiegarci quali sono le differenze

Vi spiego perché Fuoco! è diverso da tutti gli altri festival di cucina

Abbiamo chiesto a Daniele Miccione, che organizza Fuoco! Food Festival a Buccheri (SR) il prossimo 30 settembre, di spiegarci perché il suo festival è diverso da tutti gli altri.

Fatevi il vostro festival enogastronomico. Non è difficile. Io con Fuoco! Food Festival sono già al secondo anno, ho una certa esperienza, quindi vi posso suggerire come evitare gli errori più comuni.

1. Se decidete come me di farvelo in un bosco, senza cucine, tavoli e camerieri è più facile, non dovete affittare un locale ma solo convincere il dirigente della Forestale che tutto quello che gli state raccontando è vero.

Non c’è da apparecchiare perché tanto non ci sono i tavoli e se fate chiasso i vicini non protesteranno. Difficile che una mucca irritata per il rumore venga presa in considerazione dalla polizia locale.

fuoco food festiva

Un effetto collaterale c’è: consulterete compulsivamente il meteo più volte al giorno, sapendo comunque che non serve a niente, che è tutto lasciato al caso.

Il cambiamento climatico? Scoprirete che tutto quello che vi hanno detto negli ultimi anni è una balla: quando per Fuoco! vi servirà una giornata autunnale di caldo torrido, pioverà come è sempre successo.

2. Bene, a quel punto dovete convincere qualcuno che è una bella idea, e che aiutarvi gratis è una vera figata. Non illudetevi, non ci cascherà nessuno.

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L’unica soluzione è guardare in famiglia. Se avete una figlia appassionata di enogastronomia avete fatto bingo, altrimenti chiedete alla vostra nonna, quella che fa ancora la pasta in casa. Se è un po’ sorda e non capisce che cosa gli state chiedendo meglio.

3. Adesso vi servono i cuochi. Bisogna convincere qualche decina di chef famosi a venire a cucinare in mezzo a un bosco senza minipimer, roner e piastre a induzione.

ciccio sultano fuoco food festival

Prima provate a dire che stanno girando un reality di cucina in mezzo a un bosco e che voi siete incaricati delle selezioni. Se non ci cascano buttatela sul nostalgico: “Ti ricordi quelle belle scampagnate di una volta?”.

4. La fase organizzativa è facile. Qualche decina di biglietti da prenotare, alberghi, transfert. Fate un po’ come vi pare tanto non andranno mai bene a nessuno e passerete l’ultimo mese a parlare con gentili signorine dell’Alitalia che vi risponderanno dalla Romania.

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Ah, fate il numero per le chiamate dall’estero anche se state in Italia. Con quello riservato a voi fedeli clienti italiani vi faranno aspettare 20 minuti al telefono, vi succhieranno una ventina di euro dal conto e vi diranno che non si può fare niente.

5. I soldi. Qui non ci sono consigli validi. Potete vendere la spider tanto le vostre ferie le state passando al telefono, potete cercare di convincere i parenti che organizzare un festival è un grande affare oppure potete provare ad ottenere finanziamenti da qualche ente pubblico.

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Di gran lunga delle tre l’unica soluzione praticabile è la prima. Però dev’essere una bella macchina, altrimenti non la vuole nessuno.

6. Adesso siete pronti. Dite al vostro capo che quest’anno farete le ferie in montagna e per giunta in autunno, niente mare, non va più di moda.

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Restate vaghi, i dettagli metterebbero in dubbio la vostra sanità mentale.

7. Sul posto conviene andare con ampio anticipo perché se non avete un’organizzazione alle spalle –e non ce l’avete– dovrete mettere a punto un po’ tutto.

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Se andate nel bosco un giorno prima e ancora ci sono solo i pini non preoccupatevi. È normale.

8. Quando arrivano i cuochi dovete prepararvi alle richieste più strambe.

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Se vi chiedono: “Si può avere un cinghiale?” rispondete solo: “Vivo o morto?”

9. Lasciate fare al festival, non pensate di domarlo. È come surfare con l’onda più grande che abbiate mai visto.

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Difficile che ne usciate illesi, tanto vale godersela

10. Durante la giornata occupatevi solo dei piccoli dettagli, tanto con i grandi problemi non potete farci niente. Evitate che i capelli dello chef che saltella tra le griglie vadano a fuoco, mettete pace se uno ruba i peperoni all’altro, convincete i giornalisti a partecipare all’evento a cui lo sponsor tiene tanto.

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Ecco questo è l’unico dettaglio su cui non so darvi suggerimenti, questo proprio non si può fare…

Daniele Miccione

Fuoco! Food Festival a Buccheri (SR) il 30 settembre.

Info e biglietti

[Crediti | Immagini: Wine in Sicily]