Lezione di marketing per il ministro Zaia

cibo per gatti

Cari lettori di Dissapore, vi presento il primo figlio illegittimo del panino McItaly. Occhio, la visione della scatoletta di cibo per gatti è raccomandata a un pubblico adulto: altro che Paranormal Activity, questo “Yellow Tuna Florentine” potrebbe togliervi il sonno per sei mesi. Dico io, si può enfatizzare la bontà di un’orrifica poltiglia per gatti scrivendo che è fatta come solo in Toscana? Se un minimo vuoi essere coerente almeno mettici i fegatelli. Macché, il tonno (tonno? Firenze?).

Nemmeno il gourmet americano che l’ha avvistato tra gli scaffali di un supermercato voleva crederci. Al punto che, per capire che ciazzecca la Toscana, ha messo a repentaglio la sua vita assaggiandola. Il risultato? Quale volete che sia, è già tanto che non sia morto fulminato.

La lezione è che se non si sta attenti una scatoletta può sputtanare secoli di storia. Capito cosa succede quando una multinazionale mette le grinfie sulla tradizione italiana, mcministro Zaia? Cinque minuti e sei bruciato, altroché “multinazionali identitarie” come dice lei. Seguendo questa idea qualsiasi mostruosità può essere spacciata per “tipically italian”.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso? Il ketchup Apulian style o l’involtino primavera della Val d’Aosta?