Dimagrire come i famosi: 8 diete da (non) seguire dopo le feste

Dimagrire come i famosi: 8 diete da (non) seguire dopo le feste

Anno nuovo, vita nuova: rimettersi in forma, mangiare sano e tutti i buoni propositi per il 2013. Oggi è necessario essere belli, magri, muscolosi per cui finite le feste, inutile girarci intorno, il problema è smaltire i chili in eccesso. Servono risultati rapidi da raggiungere senza troppa fatica. Okay, vi dico come fanno i famosi ma voi non prendete iniziative, puo essere pericoloso. Ecco le 8 diete meno probabili scovate nel web per rimettersi in forma dopo gli stravizi di Natale.

1. Dieta del guerriero.
Il signor Ori Hofmekler è un artista. Non un biologo, dietologo, medicologo, intrugliologo. No. L’autore della dieta del guerriero è proprio un artista. Tra una creazione e l’altra (e qualche sostanza di troppo) Ori ha studiato il nuovo regime alimentare ispirandosi alla preistoria, quando i nostri antenati si nutrivano una volta al giorno.

L’impavido, ignorando i saggi consigli di nonni, genitori, nutrizionisti, afferma che se si mangia solo di notte il corpo durante il giorno reagisce meglio, anzi, trasforma il cibo in forza e aggressività, doti necessarie per cacciare le prede correndo seminudi nella savana, brandendo sassi, archi e bastoni a punta, come succedeva un tempo. Poi, finita la caccia, arrivano riposo e nutrimento. Si potrebbe obbiettare che oggi sono pochi gli esseri umani che corrono seminudi nella savana, o che energia e aggressività concentrate nel tizio davanti a me, in fila da 4 ore alle Poste, tanto per fare un esempio, potrebbe causarmi qualche disagio. Ma andiamo avanti.

In soldoni, la dieta del guerriero prevede una fase di sotto-alimentazione della durata di 20 ore durante la quale quasi si digiuna, e una fase si sovra-alimentazione di 4 ore, dove è consentito abbuffarsi come trichechi affamati. Però c’è un ordine: prima le verdure, poi le proteine e infine i carboidrati. Un classico pasto all’italiana al contrario. Ori, re dello spuntino di mezzanotte, passa quella canna che hai fumato troppo. Chi vuole comunque provare, a suo rischio e pericolo si capisce, può leggere qui.

2. Dieta della frutta o Hollywood 48 Hour Miracle Diet.
Semplicissima: per due giorni si mangia solo pompelmo e si beve solo succo di pompelmo con un po’ d’acqua. Esatto, è una delle famose diete lampo di moda in America, qui nella sua versione più drastica. Se si vogliono perdere più di 3 chili e si prevede di prolungare la dieta, allora è consentito inserire altri tipi di frutta e qualche proteina qua e là. Oltre la settimana, non c’è garanzia di sopravvivenza. Si dimagrisce, ci si depura e si diventa molto, molto irascibili per 2/7 giorni. L’ottavo giorno, finita la dieta, probabilmente si mangerà come dei disperati recuperando tutto. Ma questo ai palestrati di Hollywood non lo diciamo. Dieta della frutta sia.

3. Dieta Dukan.
Non può mancare in questo elenco la regina delle diete folli, la strepitosa dieta ideata dal bellissimo e magrissimo e simpaticissimo medico francese radiato dall’ordine, ma che sarà mai. Signore e signori (rullo di tamburi), ecco a voi il grande, l’unico, l’inarrivabile monsieur Pierre Dukan con la dieta “ammazza fegato” per eccellenza! La dieta sto un po’ incazzato per definizione! La dieta più odiata dai produttori di olio extravergine di oliva di tutto il mondo! Ok, la smetto.

Scherzi a parte, il successo della Dukan è planetario e in gran parte dovuto alla possibilità di mangiare indefinite quantità di cibo durante l’arco della giornata senza soffrire la fame, purché siano solo proteine. Questo vale soprattutto nel primo periodo chiamato  attacco (di epatite o di nervi, fate voi). Una fase dove è concesso nutrirsi di proteine magre in quantità industriale, anche una sull’altra. Per esempio: se ci viene voglia di un petto di pollo ai ferri condito con yogurt, limone e senape, sale e spezie, avvolto nel prosciutto crudo, decorato con un uovo al tegamino spiaccicato sopra, con la Dukan si può. Non si vince Masterchef 2, ma si può.

Dopo la fase di attacco ce ne sono altre dove vengono introdotti diversi alimenti, un po’ alla volta. Prima di vedere un carboidrato passano mesi, la frutta è guardata con sospetto, l’olio è il nemico pubblico numero uno. La cosa potrebbe procurarvi qualche piccolo problema intestinale ma non disperate: potete ingozzarvi di crusca d’avena. E’ abitudine di alcuni temerari (tipo me) che non aderiscono al regime alimentare, frequentare la sola fase di attacco subito dopo le grandi abbuffate, tipo dieta lampo. Durante quei giorni si diventa irascibili, il fegato implode, l’alito risveglia i morti, ma per fortuna dura poco.

4. Dieta Fletcherizing.
Eccola la mia preferita. L’ha ideata un certo Horace The Masticator Flatcher, gastrofighetto ante litteram (fine ottocento) che per concedersi un’alimentazione libera da restrizioni ha ideato la tecnica della masticazione dimagrante. Come funziona? Semplice, prima di ingoiare un boccone di qualsivoglia alimento, dovete masticarlo almeno 32 volte riducendolo in una disgustosa e orribile poltiglia. Non è consentito deglutire prima che il cibo scivoli da solo nella gola, quindi si mastica con la testa in avanti (così non si ingoiano pezzi per sbaglio) e poi si reclina la testa all’indietro per verificarne la liquidità. Fa schifo? Abbastanza.

Il metodo ha avuto un certo successo e il nostro nutrizionista è stato ribattezzato con il nome di Grande Masticatore. Tra  i suoi consigli: non mangiare mai quando si è stanchi, affamati, tristi o arrabbiati. Il suo motto? “La natura castigherà chi non mastica”. Ora, applicando la Fletcherizing ad un pasto di haute cuisine con, diciamo, 12 portate, il tempo stimato per terminare la cena è di circa 7 ore. Bon appétit.

5. Dieta del sonno.
Anche questa una delle mie preferite. Il consiglio del dottor Nathaniel Watson è quello di dormire il più possibile. Stiamo parlando di 7 ore minimo fino a 9/10/11 ore al giorno, la soglia ideale. Dormire, sostiene il pigro dottore, sviluppa un misterioso ormone in grado di placare il senso di fame. Diciamolo ancora meno scientificamente: più dormiamo, meno ore abbiamo a disposizione per mangiare. Sfugge al dottor Watson che oltre a non mangiare, se dormi tutto il giorno non lavori, non fai l’amore, non guadagni, non accompagni i figli a scuola, non guardi la Clerici, non leggi Dissapore e, come diceva il saggio, non pigli pesci. Ma tant’è. Concesso l’uso di droghe leggere e l’assunzione di sonniferi. Dimagrimento stimato: 4 chili in un mese. Buon riposo.

6. Dieta del sesso.
L’ha ideata tal Kerry McCloskey che ne parla nel libro: The Ultimate Sex Diet. La focosa e bionda signora sostiene che in una seduta di sesso della durata di mezz’ora si bruciano oltre 300 calorie. Anche solo baciarsi per un’ora (voglio dire, neanche alle medie), consente di consumare 200 calorie. Mi sono appassionata all’argomento e girando in rete ho scovato altri parametri: carezza: 4 calorie; gridolino: 7 calorie; indossare il preservativo: 7 calorie; spogliarello: 60 calorie; orgasmo: 127 calorie; posizione del missionario: 240 calorie; altre posizioni: da 250 a 400 calorie. La più gettonata da Kerry si chiama:  Let’s get crazy (Dai! Facciamo i matti!), dove le ginocchia di lei vanno sopra le spalle di lui. Ci sto pensando da ieri ma giuro che io ‘sta posizione non l’ho capita. Avete foto, disegni o video per favore? Grazie. Questa dieta è l’ideale per fare nuove conoscenze (l’ha detto Kerry, non io).

7. Dieta della vodka.
L’adorabile attrice Sienna Miller ha ideato questa dieta per perdere una taglia nel giro di pochissimo tempo, in attesa di girare Factory Girl di George Hickenlooper. Come suggerisce il nome, consiste nel bere vodka come se non ci fosse un domani e mangiare soltanto omelette preparate con l’albume dell’uovo. Si continua fino al raggiungimento del risultato, sperando che arrivi prima della cirrosi epatica, della devastazione dell’intestino, del coma etilico con conseguente arresto cardiaco. Brava Sienna, ottimo consiglio.

E’ tutto, ora siate sinceri: avete mai provato almeno una di queste diete? Ha funzionato? Ne conoscete altre?

Io, lo confesso, le ho provate tutte. Contemporaneamente però. Mi spiego:

8. Dieta Fumelli.
Comincio al mattino con la dieta Californiana, ossia succo di Pompelmo. Proseguo a pranzo con la Dukan, per restare leggeri. Oggi, per esempio, mangerò un avanzo di lenticchie e cotechino (sono proteine, cosa ridete?). Nel pomeriggio mi concedo un paio d’ore di dieta del sonno poi, giunta la sera, scatta quella del guerriero: mangio tutto quello che mi va in quantità industriale. Dopo cena si passa al bar per la dieta della vodka (anche vodkatonic, se preferite) e dulcis in fundo, nottetempo, mi dedico a quella del sesso. Il tutto masticando 32 volte con la testa in avanti. Si dimagrisce? Ne dubito, ma si vive tanto, tanto più felici.