Bake Off: cosa pensano i pasticceri del talent sulla pasticceria?

Bake Off: cosa pensano i pasticceri del talent sulla pasticceria?

A volte ci crocifiggiamo per il dominio della tivù gastronomica, in particolare dei talent show. Bene, in quei casi dovremmo pensare agli inglesi. Loro sì che sono irrecuperabili: Masterchef sarà alla milionesima edizione, e (The Great British) Bake Off è un fenomeno di costume dalle proporzioni epiche.

In Italia è solo un programma “molto carino” [cit. Aldo Grasso] che ha funzionato sulla rete. Vinto da Madalina — abbastanza bionda e bella per innescare la polemica, ha indubbiamente portato attenzione sul mondo della pasticceria, spesso sottovalutato.

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Per sapere se lo ha fatto nel modo giusto ci siamo rivolti a tre grandi pasticceri italiani, Claudio Gatti della Pasticceria Tabiano, Iginio Massari della Pasticceria Veneto e Corrado Assenza del Caffè Sicilia. Cosa ne pensano del fenomeno dolci in tv, e in particolare di Bake Off?

Ecco come hanno risposto.

Claudio Gatti

CLAUDIO GATTI, PASTICCERIA TABIANO (PARMA).

Non ho visto Bake Off, ma in genere non sono contrario a questo tipo di programmi. Li guardo e li seguo nella convinzione che tutto serva.

Un pasticcere non può mai dirsi veramente arrivato, il nostro è un campo talmente vasto che bisogna sempre imparare qualcosa di nuovo.

iginio massari, pasticcere

IGINIO MASSARI, PASTICCERIA VENETO (BRESCIA)

Senza comunicazione non si è nessuno, nel mondo della pasticceria come negli altri. A patto che la comunicazione sia fatta bene e alla base dei programmi ci sia un minimo di concretezza.

Sono di quelli che non guardano la televisione perché non hanno tempo. Ma credo che i talent servano a farsi conoscere, non dimenticando che per acquisire competenza  bisogna andare nei veri laboratori di pasticceria, dove insegnano a usare le mani … e contemporaneamente il cervello.

corrado assenza

CORRADO ASSENZA, CAFFÈ SICILIA (NOTO)

Non posso darvi un parere dettagliato perché non ho guardato nessuno dei talent culinari, Bake Off compreso. Per quanto mi riguarda, se uno vuole diventare pasticciere deve andare in un laboratorio a imparare. In televisione ci sono gli arredi di pasticceria, le sponsorizzazioni di pasticceria, ma non la pasticceria vera. La televisione vive solo di se stessa.

[Crediti | Immagini: foodandsud.blogspot.com, scuoladicucinaintelligente.it, festivaletteratura.it]