Do you speak Facebook? Gli chef che -lo avete voluto voi- ci piacciono di più

Do you speak Facebook? Gli chef che -lo avete voluto voi- ci piacciono di più

Tra la puntata di un reality e un’ospitata in tv, tra uno show cooking e la presentazione di un libro, hanno pure il tempo di essere delle star dei social media. Di chi sto parlando? Naturalmente degli chef, supereroi della gastroera che penetrano nella nostra quotidianità anche attraverso i social media, ai quali siamo connessi per 2 ore e mezza al giorno tutti i giorni (leggete questa ricerca, se non ci credete).

Chef, dicevamo, che domano i social network saccheggiando like grazie a foto ammiccanti, facce buffe, notizie avvincenti, micro o macro successi personali.

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Nella guerra dei “mi piace” (come farli, come ottenerne sempre di più, come ottenerne più dell’altro chef) le ancora imbattute Armi di Gratificazione di Massa (così le chiama Alex Oriani nel libro Born to be liked) sono: foto di bambini, foto di gattini, foto di gattini con bambini.

Ma il social-chef, chiameremo così i sei chef più seguiti su Facebook di cui sto per svelarvi il nome, hanno ognuno una propria strategia, o un proprio social media strategist.

Bruno Barbieri, selfie

6° posto Bruno Barbieri – 58.000 like

Abituati a vedere la sua faccia sulle etichette dei prodotti del supermercato e in televisione, Bruno Barbieri riempie per noi la pagina Facebook dei suoi profili migliori. E’ un postatore seriale di selfie (CSP, direbbe Oriani, Compulsive Selfies Poster).

Simone Rugiati - Facebook

5° posto Simone Rugiati – 190.000 like

Gli piacciono gli emoticon, le faccine, e su questo non ci piove. Gli piace anche fare domande retoriche tipo “vi piace il gelato?”, oppure “avete voglia di mangiare un bell’hamburger?”, “avete in frigo un po’ di verdura e non sapete cosa farci?” e c’è chi gli risponde e non sembra affatto sfinito da tutto questo chiedere.

Chef Rubio, Facebook

4° posto Chef Rubio – 226.000 like

SOC (Soap Opera Character) è il profilo che, senz’ombra di dubbio, Oriani affiderebbe a Chef Rubio. Le sue sono pose plastiche, facce espressive da fotoromanzo, e ogni giorno i suoi fan hanno la possibilità di seguire la trama della sua carriera televisiva e mediatica.

Antonino Cannavacciuolo , Facebook

3° posto – Antonino Cannavacciuolo – 271.000 like

Per l’uso disinvolto di hashtag, link e tono da Hoax Plugger (l’etichetta è sempre di Oriani), la pagina di Cannavacciuolo puzza a distanza di miglia di social media strategist parecchio in gamba. Ma potete anche credere che sia lui stesso a postare cose tipo: Chi non guarda stasera Cucine da Incubo, si prenderà una bella pacca. A voi la scelta.

Cracco, Facebook  

2° posto – Carlo Cracco – 303.000 like

Lo avrei dato al primo posto, giuro, e invece Carlo Cracco ha solo 303.000 like e una pagina molto attiva in cui ha il suo bel da fare nel promuovere tutte le varie attività quotidiane dosate in maniera equilibrata: Cracco-testimonial,Cracco- ospite, Cracco-cattivo, Cracco-beneficenza, Cracco- conduttore, Cracco-scrittore, Cracco-modello, e sì, anche Cracco-chef!

Alessandro Borghese, Facebook

1° posto – Alessandro Borghese – 444.000 like

Un diluvio di puntini di sospensione, punti esclamativi, interrogativi, maiuscole e vocali ripetute (cose tipo: ciaooooo, amiciiiii, carissimiiiii) mi fanno pensare che dietro questa pagina ci sia la vera mano dello chef. E forse per questo i seguaci sono così tanti. Il profilo che più gli si addice è sicuramente il Check-in-oholic: di Borghese riusciremmo a sapere ogni giorno il tragitto che ha compiuto la sua automobile, e sapremmo anche disegnare una mappa completa della sua abitazione. Contento lui.

[Crediti | Link: Iquii, Born to be liked, Romacapitale. Immagini: Facebook]