Biscotti, muesli e olio alla marijuana fruttano al Colorado un miliardo di tasse

Biscotti, muesli e olio alla marijuana fruttano al Colorado un miliardo di tasse

Quel biscottino cioccolato e thc consumato in un caffè di Denver apparentemente normalissimo potrebbe costare tanto, ed essere tassato all’inverosimile. Questo perché non solo la marijuana è stata legalizzata in Colorado; ma, a distanza di qualche mese dall’inizio della liberalizzazione (1 gennaio 2014), è stata anche tassata come se non ci fosse un domani.

Il succo è: la volete libera, free? Allora pagate. Dal 1 gennaio in Colorado chi ha più di 21 anni può consumare marijuana, sia per scopi terapeutici sia per scopi ricreativi, questi ultimi negli appositi coffee shop. Ma soprattutto la si può mangiare: perché nei coffee shop vendono biscotti, dolcetti, burro al magico infuso di THC. E organizzano corsi di cucina per specializzarsi nel magico utilizzo di questi fiori in cucina.

Alla base del  ragionamento di liberalizzazione c’è questa piccola regola: tutto ciò che è legale può essere tassato. E a distanza di qualche mese Buzzfeed riporta quali saranno gli introiti fiscali a partire da luglio di quest’anno per il Colorado: 134 milioni di dollari.

Dalle vendite dei prodotti a base di cannabis invece si aspettano 1 milardo di dollari. Si ha una tassazione del 25% sui prodotti destinati all’utilizzo ricreativo. Potrebbero essere i biscotti più cari che abbiate mai mangiato.

Da specificare: una parte del ricavato verrà usato per progetti educativi volti a spiegare gli effetti dell’utilizzo della droga.

Biscotti alla marijuanamarijuana

The Cannabist traccia una tabella degli introiti per l’anno 2014-2015:
Uso ricreativo: 117,8 milioni di $
Uso medico: 15,8 milioni di $

Ricavato sui prodotti venduti in totale per 2014-2015:
Uso ricreativo: 612, milioni di $
Uso medico: 344, 9 milioni di $

Chissà se e quando queste cifre riguarderanno l’Italia?

[Crediti | Link: Dissapore, BuzzFeed, The Cannabist | Immagini: Denver Post]