5 categorie di cose che non voglio leggere dopo le feste di Natale

5 categorie di cose che non voglio leggere dopo le feste di Natale

Che siate entusiasti del Natale o che sul tema condividiate la posizione di Riccardo Garrone, l’inusitato calvario del ritorno ai ritmi di lavoro quotidiani ci rende tutti uguali di fronte agli schermi dei nostri computer. Specie se sui suddetti schermi si materializza l’agghiacciante “articolo post-natalizio”.

Di cosa parlo? Di quella indigesta massa di articoli compilativi che ogni anno,  mentre i festoni vengono tolti dalle strade e gli alberi di Natale smantellati, s’incrociano con deplorevole puntualità su ogni blog, forum, social network, sito di rivista o quotidiano. È ora di tracciare una linea sulla sabbia. O almeno di indagare e classificare questi post per essere coscienti a cosa andiamo incontro. Ecco le 5 categorie più mefitiche:

1) Dietismi-salutismi-ripresismi – il fattore D

diete natale

Trasciniamo le membra appesantite in ufficio, rimpiangendo le giornate in cui l’impegno più oneroso era il pisolino metabolico sul divano. Accendiamo il computer. La prima  cosa che leggiamo è “Quanti chili hai preso dopo Natale?“. Contempliamo desolati  quell’inconfondibile rotolino fatto di besciamella e amore di mammà che emerge orgogliosamente.

Riprendiamo la lettura.

Vuoi perdere i chili che hai preso durante le feste?“. Seguono numerose indicazioni di diete. Che forse sono Depuranti, Disintossicanti, Drenanti, ma anche, di sicuro, mortalmente Deprimenti. Se proprio non volete lasciare che quello strato di adipe mi protegga nei mesi invernali, almeno non fatemi leggere cose tipo “I cibi ricchi di carboidrati come pasta, pane, riso, pizza vanno sostituiti con le verdure (ad eccezione di carote, patate e legumi)” o “Gli esperti consigliano di eliminare completamente gli alcolici per il loro tasso glicemico particolarmente alto, ma di non rinunciare all’olio per l’utilità dei grassi“.

2) Diete paracule-illusioniste

Diete dopo Natale

Più fastidioso dell’articolo dieta post-festività, c’è solo quello che proclama fieramente nessuna-dieta-post-festiva. Al pari del suo degno compare qui sopra, è un passepartout che gira nei server delle redazioni e viene stagionalizzato, tanto che pare il filmato di repertorio sull’esodo di agosto che la Rai manda dal 1978. Non raccontiamoci balle: “cominciare la giornata con uno yogurt greco a basso contenuto di grassi invece che una ciambella” non sarà  un “cambiamento intelligente” nella mia dieta 2014. E “iniziare il pasto con un’insalata invece che un antipasto fritto” forse mi renderà più magra, ma di sicuro non più felice. Chiamiamo le cose con il loro nome.

 3) Riciclatori di cibo di tutto il mondo unitevi

panettone e french toast

Certo, vedere in cima al mio feed “Come riutilizzare gli avanzi” me la fa quasi venire la voglia di mettermi a dieta. Vi costa tanta fatica pensare a qualcosa di più articolato rispetto al “French Toast di Panettone” o “Panettone Bruschettato con Spuma di Cotechino“? Che poi, mica rimane solo il panettone. Ditemi piuttosto come riciclare tonnellate di torrone, chili di salame, miioni di cantuccini rinsecchiti o il moscatino irricevibile della cesta natalizia regalata dal solito cugino Astolfo.

4) Riciclo reload: spingitori di regali altrui

Regali riciclati

A proposito di ricicli: ma lo sapevate che il 33% degli italiani riciclerà i regali di Natale [ohh, uhhh, maddaiii e altre esclamazioni di meraviglia]? Sogno il giorno in cui leggerò “Come mantenere la faccia di tolla nel porgere alla nonna lo stampo per torte a forma di Peppa Pig che il mio fidanzato, per qualche oscura ragione, ha reputato fosse un regalo simpatico“.

Vorrei anche un articolo sul riciclaggio dei fidanzati!

5) Veggenze da diversamente statisti

Palla di cristallo

Il premio per l’articolo più fastidioso che ammorba i nostri schermi in questi giorni va agli articoli di previsioni sul 2014. O sugli oroscopi (del vino poi).Cosa mangeremo, dove, come, per quale motivo, con quale intenzione, in che quantità, quando, e addirittura con chi? Più compilativi delle esterne di Studio Aperto, più presuntuosi di un soliloquio di Vittorio Sgarbi, più improduttivi e fluviali dell’oroscopo di Paolo Fox. A volte anche meno divertenti.

Come dite? Ne abbiamo fatto uno anche noi?

[Crediti |Link: Repubblica, Huffington Post, Agrodolce, Elle, Immagini: Huffington post Uk, Skinnymom]