Coca Cola cura l’impotenza e le altre bugie salutiste raccontate dalla pubblicità

Coca Cola cura l’impotenza e le altre bugie salutiste raccontate dalla pubblicità

Sui miti e le leggende metropolitane legate al cibo ci siamo soffermati spesso. Nemmeno sui cosiddetti superfoood, gli alimenti che si prendono cura di noi rallentando il processo d’invecchiamento, ci siamo fatti mancare niente.

Stavolta, con l’aiuto del Guardian, indugiamo volentieri sui superpoteri attribuiti al cibo dalla pubblicità, che nel corso degli anni ha raccontato qualunque esotica verità pur di vendere prodotti. Tipo non so, che la Coca Cola cura l’impotenza e i biscotti Digestive ostacolano la masturbazione.

BEVI COCA COLA CONTRO L’IMPOTENZA

All’inizio della sua lunga e fortunata storia, Coca Cola, appena inventata dal farmacista John Pemberton, fu presentata come una specie di elisir magico. Un rimedio perfetto contro mal di testa e cattiva digestione (un mito duro a morire), veniva spacciata anche come potente afrodisiaco.

E’ possibile che questo stravagante concentrato di proprietà fosse da attribuire alla presenza di foglie di Coca (pianta da cui si estrae la cocaina)  nella formula originale della bevanda.

BEVI GUINNESS PER UNA SCORTA DI FERRO

Lo slogan che accompagnò il lancio commerciale della birra scura più famosa del mondo, nel 1931, inneggiava alla ricchezza di ferro della bevanda, consigliata contro la debolezza, l’insonnia e la cattiva digestione. E per questo rifilata alle donne incinta, ai pazienti dopo un’operazione e ai donatori di sangue.

In realtà la Guinness è ricca di flavonoidi, composti anti-ossidanti che riducono il rischio di infarto, ma restando al ferro, se ne dovrebbero bere tre pinte per pareggiare l’apporto di un solo tuorlo d’uovo.

PER LAVORARE, RIPOSARE E GIOCARE MEGLIO MANGIA MARS

Slogan senza vergogna usato in tempi recenti, dagli anni Sessanta in poi, per dire quanto fossero datate le nostre conoscenze sugli alimenti salutari solo pochi anni fa.

La barretta di Mars, con le sue 229 calorie e 30,4 grammi di zucchero, oggi potrebbe essere adottato da chi elogia i vantaggi della dieta fast, quella che impone di mangiare solo 500 calorie per due giorni la settimana.

CON LO ZUCCHERO PERDI PESO

Sempre della serie “senza vergogna”. Negli anni Cinquanta l’American Sugar Association promosse una serie di spot secondo cui lo zucchero era un ottimo alleato per perdere peso nelle diete. Come mai?

Saziava l’appetito più di ogni altra cosa, e dunque, ne sarebbero bastate modiche quantità per placare i morsi della fame. Oggi le ricerche ci dicono esattamente il contrario, ovvero che sotto forma di fruttosio, lo zucchero sia uno stimolante per l’appetito.

MANGIA I BISCOTTI DIGESTIVE E SMETTI DI MASTURBARTI

La mia bugia preferita. I Digestive, biscotti molto diffusi nei paesi anglosassoni, si chiamano così perché, visto il contenuto di soda, dovrebbero favorire la digestione. Ma il vero lancio pubblicitario diremmo oggi, si deve al reverendo Sylvester Graham, secondo i Digestive aiutano a prevenire la masturbazione.

Esterrefatti? Beh, era il 1829 e le credenze popolari aiutavano ogni verità. Pensate che simili virtù venivano attribuite anche agli antenati dei nostri corn flakes, creati nel 1894 dal pio John Harvey Kellogg, per sfamare i pazienti del sanatorio di Battle Creek.

CON MCDONALD’S FAI UN PIENO DI PROTEINE

Parlando di corretta alimentazione non possiamo dire che McDonald’s goda di buona reputazione. Eppure poteva tranquillamente permettersi, ma erano altri tempi, di far passare per una passeggiata di salute addirittura le famigerate patatine, meritevoli di apportare da sole metà del fabbisogno giornaliero di proteine.

L’attivismo contro le multinazionali era di là da venire e McDonald’s poteva ancora permettersi slogan come questi: “I prodotti McDonald’s non solo sono buoni, ti fanno bene”. Il record di obesità negli Usa ringrazia.

BEVI IL VINO CONTRO LA DEPRESSIONE

In principio, cioè nel 1890, furono i monaci dell’Abbazia di Buckfast, in Inghilterra, a diffondere il falso (?) mito per reclamizzare un tonico a base di vino. Ma la credenza secondo cui il vino aiuterebbe a combattere ansia e depressione si è ben radicata anche in Italia.

Smesso di esercitare un fascino simil Prozac, oggi del vino, rosso in particolare, si decantano le doti anti-ossidanti.

CON IL SUCCO DI MELAGRANA INGANNI LA MORTE

Anche oggi i nutrizionisti riconoscono alla melagrana doti da superfood. Dev’essere per questo che, nella necessità di reclamizzare un succo di melagrana, i pubblicitari che hanno lavorato al lancio di Pom si sono fatti prendere la mano. Coninado lo slogan:  “inganna la morte”.

Un po’ forte, tanto che l’Advertising Standards Authority l’organismo che ha l’ultima parola in materia di pubblicità, lo ha bocciato senza pensarci due volte.

E oggi? Oggi chi lo desidera può dissetarsi con le acque della salute i cui preziosi minerali favoriscono la digestione pur essendo gli stessi delle acque concorrenti. Oppure con l’energy drink che aiuta a superare gli esami (magari). O ancora masticare il chewingum convinto che sostituisca lo spazzolino. E infine gustarsi lo yogurt che riduce il colesterolo.

Bei tempi quando ci ingozzavamo di spinaci convinti che saremmo diventati forti come Braccio di Ferro.

[Crediti | Link: Guardian]