Ricette mai viste: il “gelato non gelato” alla banana

Ricette mai viste: il “gelato non gelato” alla banana

1. Taglia le banane. 2. Congela le banane. 3. Frulla le banane. 4. Mangia subito. Complimenti, avete appena fatto il gelato. Un G-E-L-A-T-O cremoso, crudo, persino vegano e tutto con un solo ingrediente. Vi sto sentendo, eh: “Come sarebbe? E io che per fare il gelato in casa ho avuto crolli nervosi, urlato inutilmente bastaaa, maledetto gelatiere e detto parolacce?”

Non per distogliervi dal pensiero dominante (tipo: “posso spruzzare dello spray urticante sul volto dell’editor Giorgia Cannarella che sta coprendo di ridicolo le mie fatiche?”) ma io non c’entro. E’ la magia della scienza in cucina, scienza della frutta, in particolare.

banane

Provate.

banane, pezzetti, gelato

— Sbucciate le banane.
— Affettatele in piccole rondelle.

banane, affettate, gelato

— Mettetele in un recipiente.
— Ora in freezer a congelare per 60/90 minuti.
— Toglietele dal freezer.

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— Accomodatele nel frulltore.
— Frullate e raschiate il vaso del frullatore se la crema di banane si attacca ai bordi.

gelato non gelato, banana

— La crema si è trasformata in gelato, godetevi il momento.

Siccome la curiosotà è femmina, una famosa blogger americana ha scritto a Nathan Myhrvold, scienziato milionario, ex Microsoft, autore di un libro prezioso, anche nel prezzo (320 euro). Modernist Cuisine.

Un passo indietro. Sappiamo tutti che la pectina è un addensante naturale contenuto nella frutta in quantità differenti. Limone e mele ne sono ricchi, pertanto possono aiutare naturalmente a solidificare il composto, così come la frutta leggermente acerba, o molto matura.

Nathan Myhrvold si è detto abbastanza sicuro che la spiegazione scientifica del gelato alla banana sia nel contenuto elevato di pectina delle banane.

“Così tanta che se le unisci alla marmellata di fragole, puoi evitare di aggiungere la pectina di cui altrimenti avresti bisogno. La sostanza vive nelle celule delle piante praticamente in attesa di legarsi per formare gel resistenti. La conosciamo perché ci aiuta ad addensare marmellate e gelatine, ma lavora dietro le quinte anche in questo caso. Mentre le lame attraversano le banane congelate, ma sono convinto che possa funzionare anche con il mango, si formano catene di pectina e la crema diventa morbido gelato”.

Chiamiamolo: Gelato non gelato (precisini come siamo)

PS. Se qualcuno prova poi ci fa sapere com’è andata?

[Crediti | Link: Food52, Amazon.it. Immagini: Food52]