Londra: 3 ipotesi per risolvere la questione Grandi Magazzini stasera. Harrods vs Fortnum & Mason vs Selfridges

Chi incontra Londra per la prima volta, ma pure i seminuovi, per non dire quelli come me, schifosamente sensibili al fascino londinese, dovrebbero farsi un giro nelle food hall dei Grandi Magazzini. Non che in città scarseggino nuove idee legate al cibo o format originali, ma le gioiellerie gourmet degli storici Department Store hanno un altro fascino.

Fortnum & Mason.
In un freddo pomeriggio di dicembre entro da F&M, al 181 della Piccadilly (zona Mayfair). Quest’anno, protagoniste delle grandi vetrine allestite per Natale, sono avvenenti ballerine agghindate come in una famosa canzone dei Pet Shop Boys “What Have I Done to Deserve This?”. Aperto nei primi anni del 1700, Fortnum & Mason è il magazzino londinese per definizione. Le sue credenziali sono sei piani e la più elegante food hall in città, oltre all’ambitissimo ruolo di fornitore della Casa Reale. Gli inglesi vengono soprattutto per comprare il tè, ma sono famose le confetture e il miele raccolto sul tetto del lussuoso magazzino, dove si trovano le api.

Un cliente abituale mi racconta che, diversamente dal più turistico Harrods, F&M è l’essenza dell’English-style. Atmosfera retrò al piano terra, consacrato a tè, caffè, confetture e pasticceria, sembra quasi di stare dentro a un film di ambientazione coloniale. Scaffalature in legno, marmo, lampadari d’epoca, e la classica moquette rossa con i celebri “hamper”, i cesti con il logo F&M, orami sinonimo di Natale.

Il seminterrato è soprattutto per i freschi: formaggi e salumi, carne, pesce, specialità gourmet e grocery in genere. Lo stile cambia, meno tradizionale e un po’ freddo, ma forse è solo poco affollato. Piccolo spazio per il wine shop focalizzato su vini francesi di grande blasone. Piccola scelta di distillati e sigari.

Se volete mangiare non c’è che l’imbarazzo della scelta, i ristoranti della struttura sono sette, inclusi wine bar e sala da tè.

Vantaggi: atmosfera old-fashion e molto british, inarrivabile selezione di tè e confetture.
Svantaggi: essenziale nei prodotti freschi e nell’assortimento della cantina.

Fortnum & Mason
181 Piccadilly
London

Harrods.
Aperto nel 1849 grazie all’intuizione di un commerciante di prodotti alimentari e tè, Charles Henry Harrod, il lussuono Grande Magazzino si trova nel quartiere bene di South Kensington. Nel 1985 è rilevato per 300 milioni di sterline dall’imprenditore egiziano Mohammed Al-Fayed, mentre l’anno scorso è passato alla Qatar Holding per 1,5 miliardi di sterline.

Per quanto possa essere, come dicono, turistico e non troppo amato dagli inglesi, oltre a 7 piani, 300 reparti e una superficie di 93.000 mq, Harrods possiede la food hall più bella della città. Stile sfarzoso negli arredi come pure nel cibo esposto in tutti i modi possibili, impossibile che non catturi l’attenzione. Solo al piano terra 4 enormi sale sono dedicate esclusivamente ai piaceri del palato.

Per abitudine inizio dalla “sala ristoranti”. Con i bar arriva a 25 punti vendita, in successione e per tutti i gusti: caviale, ostriche e champagne, pesce alla griglia, rosticceria, carne e pesce. Qui si concentra il maggior numero di turisti italiani, mentre scatto qualche foto sento una signora dal forte accento torinese che esclama rapita: “E’ proprio come Eataly!”. Vorrei dirle che Harrod’s c’era anche prima, e comunque, se esistesse un food tabloid avrebbe già svelato che Oscar Farinetti voleva aprire un Eataly anche a Londra, e chissà, forse un giorno ci riuscirà.

Continuo a girare, sotto gli splendidi lampadari della sala antistante trovano posto frutta e verdura, prodotti confezionati, caramelle e molti libri. Accanto c’è la zona dei freschi, con formaggi, salumi, specialità gourmet, pane e pasticceria. La salivazione sale alle stelle. Lì vicino vedo la sala cioccolato, con tavolette, praline, cioccolatini tè e caffè di tutti i tipi.

Il seminterrato in stile minimalista ospita alcolici e sigari. Esposte etichette da tutto il mondo, ma i francesi hanno una cantina a parte. Italia degnamente rappresentata con le bottiglie ripartite sugli scaffali in base alla provenienza: Nord, Centro e Sud. Risalendo al piano terra incrocio Ladurée, pasticceria francese di culto specializzata in macaron colorati e modaioli.

Vantaggi: lo spettacolo del cibo, esposto e ambientato con enfasi e grande creatività. E certo, i ristorantini.
Svanataggi: molto affollato e preso d’assalto dai turisti.

Harrods Ltd
87-135 Brompton Road
Knightsbridge
London

Selfridges.
In piena Oxford Street, nel cuore commerciale della città, l’imprenditore americano Harry Gordon Selfridge ha aperto nel 1929 il primo grande magazzino “moderno”, introducendo in Europa l’idea del contatto diretto tra clienti e merce esposta.

Con una superficie di 50,000 mq distribuita su 6 piani, Selfridges è il più grande Department Store di Londra dopo Harrods. In confronto la food hall, situata a piano terra, è minuscola e senza grandi pretese. L’impressione è quella di un supermercato evoluto, dall’impronta più strettamente commerciale rispetto agli altri Grandi Magazzini. Credo sia dovuta ai prodotti, non così esclusivi ed esposti in modo tutto sommato tradizionale, e allo stile, più sobrio, essenziale, al limite dello spoglio, con il bianco a dominare su tutto: scaffali, pavimento e pareti.

Lo spazio è concentrato in un’unica sala, dove grocery e freschi sono in rapida successione. Poco prima di entrare, mi trovo al cospetto del cioccolato di Godiva, e subito dopo, nell’area bakery e pasticceria, incrocio i famosi macaron di Pierre Hermé, forse i più apprezzati del gastrocosmo.

Nel Natale londinese non possono mancare panettoni, cesti e confezioni per tutte le tasche. Bell’esposizione di freschi nei banconi di salumi, formaggi, pesce, frutta e ortaggi. Onnipresente nelle food hall il tipico Oyster Bar, e poi gelateria, pasticceria con i donuts di Krispy Kreme e il sushi bar. Per un totale di 16 punti di ristorazione. Per il wine shop, con impeccabile wine bar associato, si passa nella sala antistante, dove insieme a vino e distillati si trova una buona selezione di sigari.

Vantaggi: wine shop e area sigari molto curati.
Svantaggi: meno raffinato degli altri Departement Store, è affollato e un po’ disordinato.

Selfridges
400 Oxford Street
London

Per la mia idea di Londra, F&M resta il Grande Magazzino del cuore, ma Harrods è oggetivamente bellissimo e pure più fornito. Non so se siete dello stesso parere, e se avete mai fatto acquisti nelle food hall della città. Ma siccome non si vive di sole food hall voglio chiedervi altri indirizzi interessanti per lo shopping gastronomico a Londra.