Marianna Vitale | C’è un Sud che conquista il mondo

Non è una rivista specificamente gourmet, ma d’altronde anche la guida Michelin nasceva per i viaggiatori alla ricerca di tavole interessanti. Certo è che la rivista Traveller di Condè Nast in edicola questo mese, compila una lista che credo proprio ci interessi: La Hot List, che tra le altre classifiche, elenca i 40 ristoranti del momento. (Online c’è solo quella degli hotel). Come ogni lista ha pregi e difetti, di sicuro coinvolge e stupisce, ma siccome è fatta bene riesce anche a indignare, o, nei casi più fortunati, a compiacere. La sfoglio, dunque, annuendo silenziosamente o accigliandomi man mano che scorrono i nominati. Sul suolo patrio ne conto 7, tra assenze imbarazzanti (Il Povero Diavolo di Torriana, chef Pier Giorgio Parini) e qualche piacevole sorpresa.

Mentre persino i quotidiani cinesi fotografano i cumuli di spazzatura, qui fa notizia la nascita di una perla.

A Quarto, Pozzuoli, Napoli. Sì, tra i top 40 del momento, su tutte le terre emerse, c’e SUD il ristorante di Marianna Vitale e Pino Esposito. Una delle più belle sorprese della più sorprendente regione gastronomica del nostro paese: già da tempo il fermento campano è un fiore all’occhiello della scena italiana tutta.

Marianna Vitale interpreta una cucina vibrante, eppure non perde il passo con la tradizione del suo territorio. Il suo successo è un perfetto equilibrio tra buona cucina e prezzi contenuti.

Ne parliamo tra le barche a vela ormeggiate del Circolo Savoia, dove Marianna e suo marito sono stati invitati con tutto lo staff, per preparare l’annuale cena sociale. Una conferma ulteriore del suo talento e del suo ruolo: educare a una cucina di alto profilo anche i più riottosi, quelli tradizionalmente diffidenti, sospettosi dell’innovazione.

Ecco allora, ad aprire la cena, l’ultima creazione, che suona come una dichiarazione di intenti.

Tartare di manzo e baccalà su fonduta di finocchio e anice stellato.

Poca manipolazione, eccellente materia prima, risultato che entusiasma (la carne è di uno dei macellai più rispettati della zona, Mario Carrabs da Gesualdo, mentre il baccalà lo dissalano in proprio). Per gli amanti del crudo una tentazione da non perdere, per gli irriducibili della tradizione un dubbio che si insinua dolcemente.

[Fonti: Style.it, foto di Marianna Vitale di Alessandro Castiglioni, altre foto di Giampiero Prozzo]