Consigli pratici per ristoranti pieni: quando la scusa è più grave della colpa

Consigli pratici per ristoranti pieni: quando la scusa è più grave della colpa

Ristoratori siete avvisati: siccome con i social network siamo tutti (foto)reporter, la nuova tendenza dell’animata pagina Facebook di Dissapore è raccogliere gli sfoghi dei clienti insoddisfatti. No, non siamo i vendicatori mascherati dell’amatriciana, anzi, per dirla tutta, certe critiche non hanno né capo né coda. Quando invece sono sensate, ben documentate, spiritose anche, allora diventano un’occasione di crescita per tutti. Ieri per esempio, una lettrice ha caricato la foto che vedete lì sopra, commentandola così:

“Hello. Vi posto una foto scattata ieri, non ero da McDonald’s ma in un rispettabilissimo ristorante aperto di recente a Corciano (PG). Un panino con sorpresa, all’interno dell’hamburger (che doveva essere del peso di 270 gr in pura carne di fassone piemontese) ho trovato un pezzo di carta da forno (!) grosso quasi come la mano di un bambino! Che dire? La cameriera mi ha assicurato che era solo carta, ma la prossima volta se voglio mangiare cellulosa vado alla sagra del fungo…”

Ora, al netto delle imbarazzanti rassicurazioni sul fatto che fosse solo carta, cos’avrebbe dovuto fare la cliente, chiedere un nuovo panino? Secondo la nostra lettrice no. Perché:
A) Se può capire e forse anche giustificare la goffaggine del reparto sala, l’incuria nella preparazione del cibo proprio NO.
B) Quando ha fatto notare la cosa al personale che cuoceva la carne ha ricevuto come risposta una scrollata di spalle come se la cosa non li riguardasse.

E, disagio a parte, cos’avrebbe dovuto fare la cameriera? Preso atto che la cliente non voleva rimpiazzi, avrebbe dovuto segnalare l’incidente alla proprietà del locale affinché non mettesse in conto il panino. Beh, questo non è avvenuto, il panino è stato regolarmente pagato.

Torniamo adesso sulla cliente. Ecco, se eravate voi al suo posto, ci dite cos’avreste fatto?

[Crediti | Link: Facebook, immagine: Cristina Jennifer Erdas]