Le grand fooding Milano: Noblesse oblige, ça va sans dire

Le grand fooding Milano: Noblesse oblige, ça va sans dire

*AGGIORNAMENTO: Le Fooding si scusa.
Il disagio provocato da una foto diventa argomento dominante tra i net-spiaggiati dei Bagni Dissapore, poco convinti che quei gran-figli-di-hipster griffati Le Grand Fooding si possano permettere tutto.

Vi so vicini d’ombrellone giovani, acculturati e attenti, bagnanti che rimbalzano in rete allegramente beghe stagionali, giudizi estetici anche etici. Perciò liberi tutti, anche di lamentarsi per interposta posta elettronica con chi ha avuto la bella idea di infilzare il pollo, del tipo: “adesso scrivo a Dissapore così gliela faccio vedere io”.

Succede ieri, Segheria di via Meda nel mercato coperto di Mombasa, alla terza edizione di Le grand fooding Milano, premiére evento generato da Le Fooding, “movimento culinario” francese dal piglio rivoluzionario che come il suo ideatore –Alexandre Cammas– ostenta autarchico distacco dallo star system gastronomico.

Sarà per questo, l’autarchico distacco dico, che dall’altra parte di uno stand qualcuno ha infilato nella parte posteriore del tronco di un pollo morto una bottiglia di acqua minerale San Pellegrino, prestigioso sponsor dell’evento? Il quale nulla sapeva, immagino, dell’improprio product placement.

Ora, va bene l’informalità, l’avvicinabilità, il rock&roll, le situazioni amichevoli, gli eroi bistronomici, la sfida all’establishment culinario. Ma, chiede qualche impressionabile lettore di Dissapore a voi hipster dalle braccia tatuate di Le Fooding: QUESTA COS’E’?

Noblesse oblige, ça va sans dire.

* 13:30: Ci scrive Alessia di Le Fooding: “La foto in oggetto è il frutto di uno scherzo degli Young Turks (che vedete sorridenti in secondo piano), fatto qualche minuto prima dell’apertura. Non appena il pubblico ha cominciato a entrare il pollo è stato tolto. Lo scherzo è bello finchè dura poco, lo sponsor – che come avete giustamente colto non ne sapeva nulla – è quello che ha riso meno di tutti, ahimè!! Non era intenzione degli chef offendere nessuno con questa goliardata e se lo ritenete opportuno possiamo mandarvi una foto più rappresentativa per raccontare “Pelle all’arrabbiata”.

[Crediti | Link: Le Grand Fooding Milano, immagine: Andrea Carletti/Facebook]