Le parole dello street food: cibo di strada dal mondo

Le parole dello street food: cibo di strada dal mondo

Caro Dissapore, non è possibile che ogni volta che vengo sul tuo sito mi parli di street-food. Sempre street-food. Solo street-food. Se ti piace lo street-food mangia lo street-food. Se ti interessa lo street-food compra lo street-food. E insomma.

Ci preoccupiamo per voi, cari i nostri piccoli (e impertinenti) lettori. Con quella parte di cervello non ancora annientata dalla digestione, ci premuriamo che siate sempre all’altezza della situazione.

Fin tanto che parliamo di cibo di strada locale, dai fritti di pesce nei cartocci in ogni zona di mare al pani ‘ca’ a meusa di Palermo; dal panino col lampredotto fiorentino alla piada romagnola, le bombette pugliesi, la farinata ligure e chi più ne ha più ne metta, non ci sono problemi. Ma se un eventuale conversazione tra foodie dovesse casulamente spostarsi sullo street food planetario, sareste in grado di reggerla? La risposta è sì, dopo aver letto questo glossario del cibo di strada internazionale, saccheggiato dal recentissimo “Street Food” (Lonely Planet, 224 pagine, 19.50 euro).

O volete dirci che avete già avuto incontri ravvicinati con i protagonisti della lista?

Acai/America Latina. L’acaj è il frutto di una pianta diffusa in America centrale e meridionale a forma di bacca tonda e scura. La polpa viene staccata dal nocciolo, congelata e poi ridotta in purea.

Adobo/Messico e America Latina. La salsa piccante detta “adobo” è un misto di erbe e spezie utilizzato nel continente americano per marinare la carne.

Aji limo/Perù. Peperoncino peruviano mediamente piccante.

Amchur/India. Polvere di mango verde essiccato usato nella cucina indiana per aromatizzare diverse pietanze.

Atta/India. Farina integrale che permette di tirare l’impasto in sfoglie molto sottili senza che si rompano.

Attap/Malesia. Frutto non ancora maturo di una palma.

Baking powder. Lievito in polvere. Si tratta di un insieme di cremor tartaro, bicarbonato di sodio e farina di maizena.

Basilico sacro/Asia. Erba aromatica tipica dell’Asia, il cui aroma ricorda un misto di anice, pepe e menta.

Belacan/Malesia. Pasta di gamberetti molto saporita e dall’odore pungente.

Candelnuts/Indonesia. Frutta secca presente in diverse ricette –zuppe e curry– asiatiche, consumata cotta.

cendol

Cendol/Asia. Dolce/bevanda asiatico realizzato con latte di cocco, ghiaccio e pezzetti verdi gelatinosi di farina di riso agglutinata.

Cha lua/Vietnam. Rotolo di carne di maiale pressata simile nell’aspetto alla mortadella.

Chorizo/Spagna, Portogallo. Salsiccia di maiale portoghese o spagnola, più o meno speziata. Stagionato come un salame, può essere consumato crudo.

Chutney/India. Salsa vegetale densa e piccante, a volte agrodolce a base di frutta, ortaggi e spezie.

Curcuma/Asia. La radice di questa pianta è un rizoma simile allo zenzero solo più piccolo, e sotto la spessa buccia color arancio, mostra una vivace polpa dorata. Specialità asiatica presentata come spezia si trova più o meno ovunque macinata.

Dalchini/India. Spezia molto simile alla cannella.

Estratto di tamarindo/Africa, Asia. Liquido derivato dalla polpa di tamarindo senza semi.

Fagioli azuki/India. Legumi diffusi in tutta l’Asia, specialmente in India (dove prendono il nome di Chori), protagonisti di molti dolci.

Farina di tapioca/America del Sud . Usata spesso come addensante.

Foglie di banano. Utilizzate in molti paesi per avvolgere i cibi in cottura. Si trovano anche surgelate.

Funghi Shiitake

Funghi shiitake/Cina. Detti anche funghi cinesi, vengono venduti secchi. Vanno ammollati prima dell’uso.

Garam masala/India, Pakistan. Miscela di spezie dolci che comprende anche cardamomo, chiodi di garofano, cumino e pepe.

Ghee/India. Burro chiarificato, cioè ridotto alla sola parte grassa, usato soprattutto per le cotture ad alta temperatura.

Habanero/Messico. Peperoncino, simile al “bird’s eye” ma più piccante.

Katsuobushi/Giappone. Tonno essiccato, fermentato e affumicato ridotto in scaglie. Conosciuto anche come tonno bonito, è usato come condimento.

Kimchi/Corea. Ingrediente tradizionale fatto di cavolo fermentato con spezie.

Laska/Vietnam. Pianta dal peculiare gusto metallico con note pepate.

Pasta di curry rosso/Thailandia. Miscela composta da peperoncini rossi, galangal, lemongrass, radice di coriandolo, aglio, pasta di gamberetti e spezie.

Poblano, peperoncino

Poblano/Messico. Famoso peperoncino in genere non troppo forte conosciuto come ancho chili nella variante essiccata.

Sambal belacan/Indonesia. Composta dal gusto piccante, pungente, speziato che comprende peperoncini, pasta di gamberi, lime e zucchero.

Scotch bonnet/Caraibi. Peperoncino piccante molto simile all’habanero.

Shiso/Asia. Erba aromatica imparentata con la menta.

Shito/Ghana. Salsa a base di pesce essiccato, olio, peperoncini, aglio, pomodoro e spezie.

Sommaco/Medioriente. Spezia ricavata dai frutti essiccati e macinati della pianta omonima.

Tahina/Turchia. Pasta di semi di sesamo.

Twarog/Polonia. Formaggio fresco (noto anche come quark) usato come ingrediente in molti piatti.

Vegemite/Australia. Crema salata realizzata con estratto di lievito: spalmabile, scura, ha un gusto accentuato e pungente.

Zapallo/Sud America. Si tratta essenzialmente di una grossa zucca.

[Crediti | Street Food/Lonely Planet. Immagini: Luxirare, Flickr/Dr Fizzwizzle, Flickr/meganezaru75, Flickr/gabo_,]