Londra contro il junk food: via le pubblicità McDonald’s e Coca Cola dalle Olimpiadi 2012

Londra contro il junk food: via le pubblicità McDonald’s e Coca Cola dalle Olimpiadi 2012

Solo una di queste due notizie è falsa. I 25 membri dell’Assemblea di Londra, assidui lettori di Dissapore, hanno preso molto seriamente il post con cui contestavo il ruolo di McDonald’s sponsor di Euro 2012. Risultato? Hanno proposto di vietare la sponsorizzazione di McDonald’s e Coca Cola alle imminenti Olimpiadi di Londra.

La notizia falsa, è facile intuirlo, riguarda i membri della London Assembly, non so quanto lettori di Dissapore ma presumibilmente poco. Quella vera è la mozione del prestigioso organismo.

Il punto chiave è lo stesso che avevo evidenziato: le pubblicità McDonald’s e Coca Cola, entrambe aziende che producono alimenti potenzialmente dannosi per la salute, mandano un messaggio sbagliato e pericoloso rivolgendosi ai bambini e influenzando  le loro scelte. Questo per riassumere, il resto potete leggerlo su Huffington Post o sulla rivista Time.

Ma cos’è la London Assembly? Un organismo di controllo che ha il ruolo di supervisionare le azioni del Sindaco di Londra e dei suoi consiglieri a garanzia delle promesse fatte ai cittadini. I membri dell’Assemblea hanno accolto alcune considerazioni di medici e politici proponendo il bando dei “diabolici” sponsor dall’evento sportivo.

La proposta, bisogna dirlo, suona più come una provocazione visto che la corsa dei tedofori è ormai iniziata e terminerà negli stadi inglesi a fine luglio con l’inizio dei giochi. A meno di un mese da questa data, eliminare due grandi investitori vorrebbe dire boicottare l’intera manifestazione, e sappiamo che non succederà. Però è un gesto senza precedenti contro l’industria del cibo che fa male, gesto che personalmente condivido.

I 25 membri dell’Assemblea di Londra, profondamente saggi o terribilmente esagerati non sono, come già detto, lettori assidui di Dissapore. Ma immaginiamo che lo siano: c’è qualcosa che vorreste dire?

[Crediti | Link: Dissapore, Huffington Post, Time, Wikipedia. Immagine: Wix.com]