Perché McDonald’s, incurante dei cardinali, è riuscita ad aprire vicino al Vaticano?

Il McDonald's a pochi passi dal Vaticano ha iniziato la sua attività. La vicenda viene riportata dal New York Times, che ricostruisce gli eventi di questi mesi e fa riferimento al precedente di Firenze, dove l'apertura del fast food venne negata dalla giunta Nardella in virtù della Norma Unesco.

Perché McDonald’s, incurante dei cardinali, è riuscita ad aprire vicino al Vaticano?

Ci sono quasi 40.000 ristoranti McDonald’s sparsi per il mondo, ma la scorsa settimana l’onnipresente catena di fast-food ha piazzato i suoi archi dorati nel più improbabile dei luoghi: Città del Vaticano a Roma, con tanto di vista su Piazza San Pietro.

Non sono bastate le proteste degli alti prelati vaticani, né il malcontento dei residenti di Borgo Pio, quartiere di Roma nelle immediate vicinanze della Città Santa.

Dopo svariati tira e molla che vanno avanti dal mese di ottobre, il tanto temuto fast food McDonald’s è aperto da qualche giorno con la benedizione, è il caso di dirlo, dell’agenzia immobiliare che gestisce gli affari vaticani.

Il locale è il tipico fast food McDonald’s, come si può vedere dalle prime foto che circolano online.

Forse c’è qualche “M” svettante in meno al piano terra dello stabile selezionato dai vertici della catena. Toni meno sgargianti, insomma, per uniformarsi alla vita urbana circostante.

Quello che non manca è il tipico personale di McDonald’s: addette sorridenti, armate di cappellini e felpe con marchio, fermano i passanti all’ombra del Cupolone, distribuendo volantini con il menù e la notizia dell’apertura.

“Una disgrazia”, secondo i prelati intervistati dal New York Times, che ha riportato fedelmente la questione sulle colonne della sua edizione di ieri.

McDonald's città del vaticano

I locali, tra Borgo Pio e Via del Mascherino, sono stati assegnati già da settembre scorso. 500 metri quadri a pochi passi dal colonnato meta di milioni di turisti ogni anno, per i quali McDonald’s paga un affitto mensile di circa 31mila euro.

Nel mese di ottobre scorso, i prelati vaticani si erano appellati allo “scarso senso estetico” dei ristoranti della catena americana, che male si sarebbero accordati con l’ambiente circostante.

Però, a quanto pare, tutto è finito nel migliore dei modi: secondo quanto riportato dalla stampa italiana e internazionale, l’agenzia che gestisce gli affari immobiliari del Vaticano ha dato il suo benestare all’apertura del ristorante. E senza alcuna protesta pubblica, per di più.

Resta il fatto che i prelati vaticani hanno gradito poco, non aspettatevi di vederli passeggiare lungo i vicoli di Borgo Pio con un Bic Mac in mano.

Peraltro si tratta di una scelta in controtendenza, se paragonata alla decisione del Comune di Firenze di impedire l’apertura di un ristorante McDonald’s poco distante dalla Cupola del Brunelleschi, a Firenze, in pieno centro storico. La faccenda investì il sindaco Nardella, a quanto pare reo –insieme alla giunta– di aver già concluso gli accordi preliminari.

[Crediti | Link: Corriere Roma, New York Times, Newsweek, Dissapore]