Via i bambini neri dal Kinder, ma sono i giocatori della nazionale

In Germania la destra xenofoba del paartito Pegida contro Kinder Ferrero: "No ai bimbi neri sulle barrette di cioccolato". Ma sono i giocatori della Nazionale da bambini

Via i bambini neri dal Kinder, ma sono i giocatori della nazionale

Ricordate i biondi  marmocchi, ora cresciuti, con occhi azzurro mare e dentoni regolamentari che si sono avvicendati sorridendo sulle confezioni delle barrette Kinder – Ferrero? E certo, come potremmo dimenticarli?

Per eoni ci hanno sorriso, immutabili e rassicuranti, nella loro bionda teutonicità, dalle confezioni  delle barrette al cioccolato.

Bene, ora i biondi bambini si sono avvicendanti ancora, sono cambiati. Molto cambiati. Talmente cambiati che non sono più tutti biondi e teutonici ma alcuni di loro, diversamente abbronzati, ci sorridono da quelle stesse confezioni una volta monopolio dei loro coetanei biondo-dotati.

Niente di male, no? Il cioccolato piace ai bambini, tutti, e quindi non si vede dove sia il problema.

Peccato che il Pegida (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes, partito di europei patriottici contro l’islamizzazione dell’occidente, acronimo PEGIDA), organizzazione di estrema destra in Germania, insorga:

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davvero quei marmocchi di seconda o terza generazione un po’ troppo abbronzati li vogliamo chiamare “tedeschi”? Davvero la nostra Germania è diventata così multirazziale e multicolorata da essere ormai rappresentata da bimbetti  di ogni foggia e colore?

Ma soprattutto “mica comprerete quelle barrette così mal rappresentative del nostro teutonico, biondo, persino ariano popolo?”

Peccato che i bimbetti in questione fossero tedeschi. Anzi, di più. E cioè tedeschi della nazionale di calcio. Una nazionale molto molto più importante, per molti, di quella istituzionale, soprattutto in vista dei prossimi europei di calcio.

E peccato che i volti che sorridono dalle confezioni Ferrero siano proprio i suddetti calciatori quand’erano ancora infanti. Campioni tipo Boateng o Gündogan.

Scoperta quindi  la micidiale gaffe, molti, sui social  si sono scagliati contro il partito di estrema destro al grido di “Chi si scaglia contro le foto di Boateng o Gundogan non è un nemico degli stranieri, ma un traditore del popolo!”.

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Così Ferrero, probabilmente ancora basita per il clamore xenofobo suscitato dai pargoletti sorridenti, ha chiarito il “malinteso”.  E comunque, intanto se ne parla, e molto. Dei bimbi, sì, ma anche della Ferrero e delle sue barrette.

Si sa, per vendere, tutto fa brodo. Anche il Pegida.

[Crediti | Link e Foto: Repubblica, Gazzetta]