Siamo stati alla prima Bologna Cocktail Week, and the winner is…

Si è svolta a Bologna la prima Cocktail Week, con un successo inatteso di pubblico e sponsor. Ne è uscita una settimana di eventi che lanciano il capoluogo emiliano come la città italiana del buon bere. Ecco come è andata

Siamo stati alla prima Bologna Cocktail Week, and the winner is…

“Mica solo tortellini e tigelle”: l’esordio nel presentare la ”mixology competition” della Bologna Cocktail Week edizione numero uno non poteva essere più chiaro.

Un appuntamento atteso, perché il recente boom di locali che hanno invaso il centro storico del capoluogo emiliano, come testimoniano i dati resi noti della Camera di Commercio e aggiornati a giugno 2017 (1.719 tra ristoranti e attività similari, 327 in più rispetto a cinque anni fa con una crescita del 23,5%), ha coinvolto anche i cocktail bar.

Il boom dei ristoranti sta trasformando Bologna nella “città dei taglieri”?

Lorenzo Susto, che della Bologna Cocktail Week è uno degli organizzatori, dice che non si aspettava tanto interesse per un evento destinato ai professionisti della cockteleria, invece l’interesse è stato subito forte, gli sponsor si sono fatti avanti, e in quattro mesi si è riusciti a creare un evento di respiro internazionale.

La giuria della mixology competition era composta dal mattatore della scena bolognese, il tiki barman Daniele dalla Pola, che i lettori di Dissapore già conoscono, Bruno Vanzan, barman acrobatico di fama internazionale e volto tv, Nicola Fabbri, della dinastia dei Fabbri, l’azienda nota in tutto il mondo per le sue amarene, e il sottoscritto nella parte del perfetto intruso.

Se ancora non sapete cos’è un tiki bar datevi bassi voti in mondanità gastronomica

La sfida ha coinvolto 18 concorrenti in rappresentanza dei cocktail bar che agitano le notti bolognesi. Una sola donna, tutti barman professionisti ma emozionati come bambini per la gara che il 28 settembre ha incoronato il re dei barman emiliani, Enrico Scarzella.

Trentuno anni, proprietario del bar Rialto, ex barman di Casa Minghetti e Re Sole, Scarzella non è certo un volto nuovo per Bologna.

Vittoria incontestabile la sua, non solo per la bontà del cocktail che aveva degni rivali, ma per la capacità di essere showman, la simpatia e la stravagante presentazione del drink “Garden’s Fabbri” alla giuria: dentro una valigetta di cuoio marrone, con tanto di giardinetto in erba sintetica, ombrellini di carta e un delfino inciso in una banana.

In pratica, un goliardico sfottò destinato al capo giuria Bruno Vanzan, a lungo martoriato per aver decorato con un finto cetaceo il cocktail presentato in una della tante apparizioni tv con Benedetta Parodi.

Ecco la ricetta del cocktail vincente:

-3 cl Matusalem 7 Montenegro

-1,5 cl Matusalem platino

-30 ml succo di lime

-1,5 ml Falernum Fabbri

-1,5 cl Passion fruit Fabbri

-Grattuggiata Fava di Tonka

Sul podio, al secondo posto, Celestino Salmi del Re Sole Bistrot, al terzo Elis Carriero del Nu Lounge Bar.

La conferma di un interesse crescente per i cocktail d’autore in Italia, il paese dell’aperitivo, è arrivata con l’inatteso successo di pubblico della Bologna Cocktail Week.

I barman stanno diventando figure famigliari e ben considerate, con un forte ricambio generazionale,  e una componente di ricerca che li rende sempre più simili a piccoli chef del buon bere.

Del resto, i programmi televisivi fioccano, Bruno Vanzan come Carlo Cracco, è spesso in TV, chissà che  qualcuno non stia mettendo in cantiere la prima serie di MasterBarman.