Più grande e scenografica la nuova cucina del Noma

Più grande e scenografica la nuova cucina del Noma

Forse il declassamento al secondo posto della 50 Best Restaurants 2013 dopo tre anni di primato (appannaggio dello spagnolo El Celler de Can Roca)? Forse lo scandalo del Norovirus con 63 (sessantatre!) intossicati?

Qualunque sia il motivo, c’è aria di cambiamento al Noma di Copenhagen, ex-ristorante-migliore-del-mondo, e tuttora fucina di tendenze e sperimentazioni (a volte estreme, vedi alla voce formiche e cavallette).

Lo chef Rene Redzepi ha annunciato lo smantellamento della cucina.

Con i lavori che proseguiranno per buona parte dell’estate, i 30 metri di cucina del locale, saranno profondamente ristrutturati. Molti i tavoli dedicati a impiattamento e decorazione, poi attrezzature di nuova generazione e in generale spazi più ampi e scenografici

Oggi fa una certa impressione pensare che nel novembre 2003, quando il Noma ha aperto, in cucina c’erano solo quattro fornelli, tre chef e due stagisti.

Altri tempi e esigenze diverse: oltre al personale oggi nella cucina del Noma si muovono circa 50 stagisti.
[Fine Dining Lovers]