Regole e luogocomunismi per conservare il cibo in frigo

Regole e luogocomunismi per conservare il cibo in frigo

“La prima regola per evitare i rischi che si nascondono nel frigorifero è curare l’igiene, pulendolo a fondo una volta la settimana”. Luogocomunismo numero 1. Ce ne sono molti altri nell’articolo di oggi su Repubblica dedicato a come si conservano i cibi d’estate, quasi una top ten delle frasi fatte. Ma si trova anche qualche consiglio utile.

Innanzitutto è meglio non mettere in frigo questi alimenti perché perdono consistenza e proprietà originali: cioccolato, cetrioli e zucchine, mele e pere, agrumi, mozzarella di bufala campana, pomodori, frutta tropicale, caffè, pane, patate e cipolle.

Ma è importante conoscere le differenze di temperatura tra gli scomparti. Le uova per il rischio salmonella si conservano meglio nella mensola centrale. Nello sportello, che è il punto più caldo, vanno burro, bibite e salse. Gli avanzi nelle mensole in alto, dove la temperatura è sugli 8 °C. Nella mensola centrale formaggi, latticini, affettati. Nei cassetti (4/5 °C) frutta e verdura e appena sopra, nel punto più freddo, carne e pesce (non oltre 2 °C).

Capitolo contenitori. Consigliati quelli ermetici in plastica o vetro. I sacchetti traforati sono ideali affinché le verdure possano respirare. La pellicola, meglio senza Pvc, non è indicata per i cibi molto grassi, meglio in questo caso l’alluminio, sconsigliato invece per i cibi molto salati o i sottaceti.
[Repubblica]