Con la cultura si mangia? Cercasi altri e più moderni perché

Ieri sera a Vieni via con me, Luca Zingaretti ha letto una pagina inedita dello scrittore Andrea Camilleri con l’elenco dei perché, contrariamente a chi afferma l’opposto, con la cultura si mangia eccome, talvolta meglio, talvolta peggio ma si mangia.

Sono elencati nel video e qui di seguito, ma credo se ne possano trovare altri, magari più moderni. Chi trova disturbante la faccina da ginnasio di Fabio Fazio non faccia il ritroso e ci aiuti a trovarli. Io provo con il primo ma non sono sicuro che vada bene.

— Quando il primo chef (Ferran Adrià) manipolò gli ingredienti della tradizione con gelatine, schiume e additivi, fece cultura.

— Eva, quando prese la mela dall’albero e la offri ad Adamo, fece cultura.
— La prima madre che svezzò il suo bambino con delle bacche che aveva scoperto commestibili, fece cultura.
— Il primo uomo che appuntì un sasso per cacciare, e quindi mangiare, fece cultura.
— Il primo uomo che incise sulla roccia un bufalo per comunicare che lì c’era da cacciare, e quindi da mangiare, fece cultura.
— Il primo uomo che si rese conto che la carne di animale era gustosa, fece cultura.
— Il primo uomo che fece due buchi su un uovo di dinosauro, lo bevve e consigliò al suo clan di fare lo stesso, fece cultura. (hem, a occhio, uomini e dinosauri non sarebbero proprio contemporanei)
— Il primo uomo che sfregando due legnetti provocò una scintilla, con la quale accese un fuoco, con cui cucinò la carne dei bufali, fece cultura.
— Il primo uomo che arrabbiato per il bufalo che gli era appena scappato, maciullò con le mai alcune olive e si accorse che potevano essere un buon condimento per la carne di bufalo, fece cultura.
— Il primo uomo che dopo un’indigestione di carne di bufalo provvide ad avvisare gli altri che non bisognava mangiarne troppo, fece cultura.
— Il primo africano e il primo indoeuropeo che si scambiarono i loro diversi cibi, fecero cultura.

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