Seguiteci dentro The Cube, a fine lavori possiamo esprimere un giudizio

Se la vostra dipendenza resta, nonostante tutto, portare a cena signorine offrendo loro piatti costosi, guardate, ho l’indirizzo giusto. Idem per le signorine che prediligono l’economia domestica alla ricerca del principe azzurro, e pertanto conoscono il valore del farsi portare a cena.

Si chiama The Cube. L’ indirizzo? Piazza Duomo a Milano. Accanto alla Galleria, sopra il palazzo delle Generali.

Per chi ha vissuto gli ultimi giorni su Marte (o più probabilmente da Abercrombie and Fitch a rimirar modelli) The Cube è un ristorante temporaneo da 200 euro a persona con 18 posti a sedere in 140 metri quadri, prodotto da Electrolux, famosa azienda di elettrodomestici e disegnato da Park, studio d’architettura molto emergente, rivolto a clienti culturalmente voraci, modaioli, e aggiornati.

Nelle cucine del ristorante nomade, le cui versioni più o meno riuscite deturpano o sdrammatizzano — a seconda delle opinioni — l’immagine di gloriosi monumenti europei, si alterneranno chef stellati come consono a una lussuosa mangiatoia: Christian & Manuel Costardi del ristorante Cinzia di Vercelli; Marco & Vittorio Colleoni del San Martino di Treviglio (BG); Andrea Sarri dell’Agrodolce di Imperia.

Questo fino al 26 aprile, poi The Cube smonta e chi s’è visto s’è visto.

Dissapore si è già chiesto se in piena era Pisapia, l’operazione sia da ritenersi opportuna per ragioni di buon gusto. Tuttavia qualche commentatore ci ha chiesto di aspettare la fine-lavori prima di esprimere un giudizio. Bene, ora i lavori sono terminati, seguiteci dentro The Cube grazie alle foto di Repubblica Milano, eppoi fateci sapere.

[Crediti | Link: Dissapore, Repubblica Milano, immagini: Repubblica Milano, Corriere Milano]