Supermarket Montecitorio

Non esistono più i portaborse di una volta. Misteriosi individui che uscivano dai palazzi parlamentari con valigette ventiquattrore piene di mazzette e documenti compromettenti. La crisi ha colpito anche in questo settore, almeno a giudicare dal servizio delle Iene andato in onda nei giorni scorsi. L’inviato del programma di Italia uno Filippo Roma ha sorpreso due “banconieri” (i baristi della Buvette della Camera dei deputati) in camice bianco sopra la livrea d’ordinanza, mentre portavano fuori da Montecitorio sacchetti di plastica pieni di ogni genere alimentare.

Oltre la trama della tradizionale “busta” da mercato, marchiata con il simbolo della Camera, si intravedono una bottiglie di latte, almeno un pacco di pasta, scatole varie e forse verdure fresche. La Iena prova a fare qualche domanda ai nuovi “portaborse della spesa”, che prima cercano rifugio in un bar e poi fanno ritorno al Palazzo senza terminare la consegna. Ma dopo le insistenti richieste di spiegazioni si lasciano sfuggire qualcosa. Il più silenzioso azzarda solo un “io non so niente”, mentre il più loquace prova a difendersi specificando che “sono per qualcuno” fino alla mezza supplica finale “mi volete fare andare in mezzo a me?”.

Negare l’evidenza richiede dedizione, ma chi non ha pensato che dopo aver adeguato i prezzi del ristorante dei senatori a quelli di una mensa universitaria (ammesso che una mensa universitaria serva filetti di orata e carpaccio), la Buvette sia stata trasformata in una corsia del supermercato alzi la mano. I dipendenti che lavorano alla Camera si chiamano commessi, capisco, ma non c’era bisogno di prendere il nome alla lettera.

Il pensiero sfiora anche Sergio Rizzo (giornalista del Corriere della Sera e autore con GianAntonio Stella del libro “La casta”) che dopo aver visto le riprese ha commentato: “Posso soltanto dire che una scena del genere non l’ho mai vista, escluderei nel modo più tassativo che si possa portar fuori dalla Camera il cibo di proprietà della Camera, non siamo in un supermercato”.

Informazioni che non aiutano, ma anzi rafforzano le domande. A chi erano destinate le buste della spesa? E cosa contenevano le varie borse? Con un po’ di latte, un po’ di prosciutto e un chilo di pasta, cosa ci puoi preparare, una merenda da parlamentare?

[Crediti | Link: Corriere.it, Ansa, immagini: Blitz Quotidiano]