Catania: i 2 ristoranti più famosi di cui non avete mai sentito parlare

Catania: confronto tra ristoranti in odore di stella Michelin. Il Carato, chef e proprietario Carlo Sichel e Qqucinaqui, chef e propietaria Bianca Celano. Similitudini e differenze

Catania: i 2 ristoranti più famosi di cui non avete mai sentito parlare

Spesso, e in fondo è anche normale, l’attenzione per gli chef viene cannibalizzata dai nomi più famosi, quando nell’ombra (ma non troppo) un manipolo di nomi s’impone all’attenzione ogni giorno, anche senza avere i fan di una rockstar.

A Catania, nella categoria dei semi-sconosciuti di gran talento, spesso senza una vera formazione accademica, rientrano a pieno titolo Carlo Sichel e Bianca Celano, rispettivamente chef dei ristoranti Il CaratoQqucinaqui.

Potenziali prossime stelle Michelin, almeno secondo gli immancabili rumor, meritano l’attenzione dei lettori di Dissapore.

Ricchi di personalità

Per prima cosa proviamo a inquadrarli: più distanti dal cliché dello chef siciliano di successo, alla Ciccio Sultano per intendersi, non potrebbero essere. Niente piglio oratorio per farti appassionare alla predica, niente discepoli osannanti. Li si vede poco anche nei frequenti eventi gourmet siciliani.  

A pensarci bene anche tra di loro sono quasi all’opposto: Carlo Sichel, calmo, carattere scostante e un po’ orso; Bianca Celano, solare, instancabile spiritello dei fornelli. Con qualche punto in comune però: anticonformisti, poco propensi a delegare, amano fare di testa loro. 

Il CaratoQqucinaqui

Se li descrivessimo come cuochi per caso perché provengono da altri mestieri faremmo torto all’ingegno che hanno dimostrato in cucina. Scopriamo allora come si sono conquistati il seguito dei siciliani e non solo il loro.

Due ristoranti – Due progetti diversi

Entrambi i locali sono poco visibili. Nessuna insegna ne segnala la presenza e niente all’esterno fa presagire quel che si trova all’interno.

Via delle finanze - Catania

La zona scelta da Carlo Sichel, alle spalle del Corso Sicilia, non è delle migliori.

Appena dietro San Berillo, centralissimo quartiere a luci rosse finalmente avviato verso il risanamento, non è il posto dove ti aspetti un ristorante in odore di stella Michelin.

Il carato - Catania

Atmosfera famigliare, voci che arrivano dalla cucina ben nascosta da dove lo chef esce con passo lento accogliendo tutti con un sorriso. Aperto a cena e fino a tarda serata, ne locale prevale la sostanza, poche le concessioni ai neo-convertiti della gastronomia. 

Via Umberto è invece zona di Bianca Celano, strada centrale dove spente le luci dei negozi si accendono quelle del suo ristorante-loft-associazione-scuola-di-cucina.

A pochi passi dal chiosco di Giammona, istituzione catanese per il cultori del seltz limone e sale, tra piazza Umberto e piazza Jolanda, il Qqucinaqui è nascosto da un grande portone. 

Progetto insolito, a metà tra ristorante e home restaurant ante-litteram (l’attività, nota anche come social eating, che trasforma casa propria in un ristorante occasionale per viaggiatori amanti della cucina casalinga).

Qqucinaqui

L’arredo da loft contemporaneo invita a curiosare ogni particolare, e ad approfittare del tavolo sociale, una specie di centro gravitazionale del ristorante aperto dal mercoledì al sabato, solo a cena. Prezzi decisamente abbordabili: 35-40 euro il conto medio.  

Gli altri giorni sono dedicati allo studio dei menu, soprattutto alla famiglia.

Qqucinaqui

Si lavora duro al Qqucinaqui, come suggerisce il tintinnio di mestoli e pentole proveniente dalla cucina a vista, l’entusiasmo della proprietaria riesce a contagiare tutti, il personale, soprattutto i clienti della cui presenza Bianca Celano si nutre instancabile.

Due personalità – Due cucine

Il Carato è legato a doppio filo con la materia prima locale cucinata in modo eclettico. Oltre al menu degustazione corto (8 portate) che si aggiorna settimanalmente, è disponibile il menu trattoria, senza fronzoli e snobismi.

Capita dunque di passare dalla vellutata di patate al nero di seppia, con striscioline di seppie e fasolari alle polpette di alici al sugo, piatto tipico catanese. Spesa sempre contenuta, dai 35 ai 40 euro a persona.

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Polpette di alici - Il Carato

Un menu altalenante che scodella nella fondina l’umore mutevole dello chef, come pure la versatilità, un punto decisamente a suo favore.

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Il piatto che esprime meglio la personalità di Carlo Sichel è il risotto fumo, cotto nel brodo di pesce, mantecato con mozzarella e profumato con whisky torbato, con filetti di merluzzo affumicati e finocchietto selvatico.

Incredibilmente ricco di aromi ti mette voglia di berci sopra una Imperial Stout scura, forte, dal sapore tostato: una Samuel Smith’s.

Ra

I ravioli all’ossobuco sono un piccolo compendio di cucina casalinga, primo piatto ideale di un pranzo domenicale ben riuscito.

L’arancino inverso di pollo al curry, una coscia di pollo disossato e farcito con riso al curry e mele dell’etna, servito su una salsa al curry, è un omaggio dello chef alla zona urbana e multi-etnica dove si trova il ristorante.

Il menu di Bianca Celano è invece una scoperta continua, sapori insoliti, abbinamenti estrosi, esperimenti, trovate sempre azzeccate. Sorprendono anche impiattamenti e mise en place.

CEstino pane - QqucinaquiPolpo alla piastra - Qqucinaqui

I colori vivaci nel polpo alla piastra ricordano quelli di Pietro D’Agostino, chef stellato del ristorante La Capinera a Taormina, messaggero autentico della cucina siciliana nel mondo.

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Un richiamo presente anche nei tortelli di verdure selvatiche e scorza di limone candito, crudo di gamberi rossi di Mazara e salsa di burrata. Piatto di rango dal sapore morbido, personale, riuscito. 

Capitolo dolci: migliorabili sia quelli di Sichel che di Bianca Celano. Il suo richiamo ossessivo a Corrado Assenza, super pasticciere del Caffè Sicilia di Noto che firma la carta dei dessert, finisce per contenerne l’estro.

Con un piccolo aiuto da…

Quando per fortuna esistono, i meriti vanno condivisi. Alleata di Carlo Sichel in sala è Katia Urzì, carattere tipicamente siciliano, semplice e autentico, erre ugolare, viso bello e sofisticato, portamento regale. Mai ingombrante, dall’animo teatrale, vi aiuterà a scegliere il vino in maniera informale.

Femmina ai fornelli e maschio in sala al Qqucina qui. Fabio Gulino, oltre che sommelier, è il marito di Bianca Celano, sostegno prezioso nella conduzione di un progetto così impegnativo.

Vi aiuterà con poche parole, senza troppe teorie sugli abbinamenti perfetti, cercando di indovinare con abilità se siete in serata da Grillo o da Riesling.

INFORMAZIONI

Il Carato
Via Marchese di Casalotto n. 103
Catania
Cel: 330 292 404
Apertura da Martedì al Sabato solo la sera

Qqucucinaqui
Via Via Umberto, 229, Catania
Tel: 095 6130317
Cel: 339 4986969
Apertura da Mercoledì a Sabato solo la sera