La polemica sul ristorante dei profughi a Merano aperto con “i soldi degli italiani”

A Merano sta per aprire il ristorante dei profughi, realizzato grazie ai fondi del Ministero. A gestire il locale africano sarà una coop che offrirà occupazione temporanea

La polemica sul ristorante dei profughi a Merano aperto con “i soldi degli italiani”

Non si smette di discutere un progetto promosso da Andrea Rossi, assessore al comune di Merano, in provincia di Bolzano, ovvero l’apertura di un ristorante gestito da profughi.

Se ne discute anche, o forse soprattutto, per i toni usati da molti giornali nel dare la notizia, riassumibili così:

Non bastavano i cospicui fondi investiti per l’accoglienza dei migranti, adesso si passa alla creazione di posti di lavoro per i profughi, sempre però con i soldi dei cittadini italiani.

Perché mettere su un ristorante non è impresa da poco: occorrono spazi, idee, organizzazione e ovviamente fondi.

Ma per alcuni richiedenti asilo che si trovano a Merano, quest’ultimo aspetto non sarà un problema. E questo grazie all’assessore Andrea Rossi e al suo progetto, che insieme l’approvazione del Ministero dell’Interno ha riscosso i fondi premio destinati ai comuni giudicati “virtuosi” per aver accolto richiedenti asilo.

Utilizzando un apposito fondo, il governo ha devoluto 500 euro per ogni profugo ospitato nel territorio comunale, portando a Merano ben 57 mila euro da investire soltanto in “progetti di integrazione”.

Con 15.000 euro di questi fondi il comune di Merano, insieme alla Provincia e alla Cassa Centrale dell’Alto Adige (Raiffeisenkasse), ha finanziato una cooperativa locale perché avviasse un ristorante di cucina africana.

Un ristorante in cui non solo i piatti nel menu saranno quelli della tradizione africana, ma anche il personale sarà composto integralmente da immigrati e richiedenti asilo.

A noi crapuloni instancabili l’apertura di un nuovo ristorante fa sempre piacere, e nello specifico, questa della giunta di Merano ci è parsa iniziativa encomiabile e di sicura utilità sociale, che permetterà ai richiedenti asilo di integrarsi meglio nella realtà locale.

Invece la polemica non si ferma, spesso alimentata da un abuso di retorica populista, riassumibile così:

Considerata la disoccupazione dilagante che a livello giovanile sfiora il 40%, cosa fa il governo? Pensa bene di sistemare i nuovi arrivati dall’Africa.

Chissà cosa ne pensano i meranesi.

[Crediti | Alto Adige, immagine: Il primato nazionale]