E’ lo chef migliore del mondo ma nel suo nuovo ristorante si spende come in pizzeria

La prima mossa di Daniel Humm, chef del ristorante Eleven Madison Park di New York, dopo aver vinto la 50 Best Restaurant 2017, è stata aprire Made Nice, sempre nella Grande Mela, dove lo scontrino medio è di 15 dollari

E’ lo chef migliore del mondo ma nel suo nuovo ristorante si spende come in pizzeria

Va bene, malgrado il nostro invito, non avete intenzione di scucire 295 dollari per lo storione affumicato, il foie gras con tartufi o l’aragosta su letto di porri di Eleven Madison Park, il ristorante che ha scalzato l’Osteria Francescana di Massimo Bottura dal podio della World’s 50 Best Restaurants, la classifica dei ristoranti migliori del mondo.

Allora,  fate attenzione: da poche ore potete provare  l’ebrezza di assaggiare la cucina dello chef migliore del mondo a prezzi molto, molto  più contenuti: Daniel Humm,  infatti, con il socio e direttore di sala Will Guidara, ha appena aperto un nuovo locale, sempre a New York, nel distretto di Flatiron, dove apprezzare il suo talento costa in media 15 dollari a testa.

Informale e moderno, il Made Nice –questo il nome del locale– è un ambiente spazioso in cui si rincorrono scritte come “Fresh & Natural” oppure “Green power”.

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E dove i piatti più celebrati dell’Eleven Madison vengono di molto  semplificati. Così il confit di maialino da latte con rabarbaro e cipolle diventa una spalla di maiale con grano e cavoletti kale (14 dollari), mentre la celebre sfera di crema che, premuta con una posata, rilascia un fiume di miele dorato, diventa un soft-ice con spruzzate di miele di grano saraceno (6 dollari).

“Stiamo facendo del nostro meglio per rendere cibo e servizio più accessibili. E’ la stessa disciplina e precisione (dell’Eleven Madison Park, n.d.r.), anche se  l’intento è diverso”, dice infatti Humm.

Vale a dire che, come per il ristorante numero uno del mondo, il segreto è l’impiattamento. Perfino nei piatti da asporto, infatti,  gli ingredienti sono disposti con la precisione e la grazia di un ristorante tre stelle.

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Ad esempio, riferisce il Guardian, delle gemme di albicocca secca sbucano da una cupoletta di quinoa, mentre l’uva fa capolino da un curry di cocco e citronella con cavolfiore arrostito. Nelle insalate, chiamate “Grains and Greens” (verdura e cereali) e vendute a 12 dollari, un tocco di burro di mandorle si nasconde sotto uno strato di ceci e sedano, come un ghiotto tesoro da scoprire.

Per Humm, la creazione di un menù “fast and casual” è stata anche una sfida.

All’Eleven Madison Park i piatti vengono consumati subito dopo aver lasciato la cucina, mentre al Made Nice sono pensati per conservare sapore e consistenza anche una volta arrivati in ufficio, ad esempio.

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E se nel ristorante migliore del mondo l’obiettivo è fornire un’esperienza gustativa completa, la prerogativa del Made Nice è realizzare piatti che sazino per un sufficiente periodo di tempo.

“All’Eleven Madison tutto è pensato per essere delizioso e appagante –dice Humm. Ma qui, al Made Nice, dobbiamo anche prestare attenzione dell’energia che il cibo fornisce: come ci si sente, cioè, tre ore dopo aver mangiato?”

[Crediti: Dissapore, The Guardian]