La donna che mette i suoi capelli nel piatto per non pagare al ristorante

In un ristorante australiano una donna è stata filmata da una telecamera di servizio mentre metteva un suo capello biondo dentro il piatto per non pagare il conto. Beccata in flagrante non si è arresa andando a scrivere una recensione negativa del ristorante su TripAdvisor

La donna che mette i suoi capelli nel piatto per non pagare al ristorante

“Che buono ‘sto piatto di pasta, mmh, una vera bontà!

Ma non lo voglio pagare, ci devo trovare qualche difetto, devo lamentarmi per qualcosa, però cosa? Vediamo, vediamo…Trovato! Prendo un capello dei miei e ce lo metto dentro e… TAC, fatto! Ora lo mescolo bene assieme al resto, ci aggiungo un po’ di olio, un po’ di sale… Fatto, tutto assieme, lì. Tanto, non c’ è nessuna videocamera”

Invece la videocamera c’era, proprio alle spalle della cliente che aveva escogitato di condire il piatto di pasta con i suoi lunghi capelli biondi per di non dover mettere mano al portafoglio, come raccontato da Munchies.

Così, quando la scroccona ha chiamato i camerieri del ristorante italiano Casa Nostra, a Brisbane, Australia, per lamentarsi dello sgradito intruso dentro il piatto, si è trovata di fronte a un netto rifiuto.

Quel capello non poteva essere del cameriere, né dei cuochi né tantomeno di nessun altro componente dello staff, tutti dotati di capelli neri, corti e lisci, mentre quello nel piatto era un lungo e sinuoso capello biondo.

donna ristorante capello

 

Ma l’impudica scroccona non si è arresa, e quando i camerieri hanno affermato che no, quel capello proprio non poteva essere loro e quindi non avrebbero concesso alcun pasto gratis, è andata su tutte le furie, minacciando di “distruggere il locale”.

Non materialmente, logico, ma con una recensione al vetriolo sull’immancabile TripAdvisor. Minaccia peraltro messa in atto prontamente.

recensione

Ma la titolare del locale non si è comunque  fatta intimidire: la cliente e la sua amica, presentata in un primo tempo come “duchessa d’Olanda (!)” pretendevano delle variazioni rispetto al menù, anzi, volevano sbafarsi uno stuzzichino e un antipasto pagando solamente uno dei due. Di fronte al rifiuto del cameriere, è scattata la bizzarra ritorsione della duchessa d’Olanda e della sua accompagnatrice.

Di fronte a tale varietà umana, la titolare ha  comunque saputo ben  parare  i colpi avversi, con un post sulla pagina Facebook del ristorante, dal titolo “davvero il cliente ha sempre ragione?”

The Customer Is Always Right hey?????? Look what we, and other food business owners have to deal with on a regular basis. We work hard every single day to give our customers an amazing experience in our restaurant and then you find people like this who decide to try and blackmail us for a hair in their meal. As you can see, she put her own hair in the plate, stirred it around and insisted the waiter remove it from her as she was so offended. FYI they tried to pretend it was a man and woman, but it was two women and both wrote a review. We could see 101% it was the customers hair and that is the reason why we did not remove this dish from the bill. Because we did not remove the dish from the bill, they told us explicitly that they would post bad reviews on Trip Advisor, which they did. Trip Advisor has a no blackmail policy for reviews and if you inform them in advance, they say they will not post them. Ummm no, we emailed them on the night this happened saying the customers threatened us with these bad reviews and we gave them easily identifiable information. Yep, you guessed it, the reviews are posted on Trip Advisor for all the world to see. Once again Trip Advisor publishes whatever they want for the world to see with no regards to the blood sweat and tears of business owners and our complete inability to control or withdraw fake and blackmailed reviews from these sites. Trip Advisor have been sued successfully in the past over similar incidents. Any other business owners have similar experiences and have had enough? We are in talks with our lawyer in regards to pursuing a case for defamation. Please share as much as possible to show the world what’s going on.

Un post condiviso da Casa Nostra Ristorante (@casanostraristorante) in data:

“Lavoriamo ogni giorno duramente per offrire ai nostri clienti un’esperienza meravigliosa, poi si trovano clienti come questi che insultano e denigrano il nostro lavoro mettendo dei capelli propri nel piatto. Ma il capello era proprio della cliente, come si vede dalle riprese della telecamera, eppure la stessa continuava ad affermare che il capello fosse dello staff.

Ovviamente, non abbiamo scalato il piatto dal conto. E di fronte a ciò, le due clienti ici hanno detto che avrebbero postato delle pessime recensioni su TripAdvisor, cosa che poi hanno fatto regolarmente. E TripAdvisor non ha una politica contro le diffamazioni dei clienti disonesti, ma se li informi in anticipo rispondono che non pubblicheranno le recensioni false.

Invece, dopo aver mandato a TripAdvisor una mail durante la notte, dando tutte le informazioni necessarie per verificare l’inganno della cliente ai nostri danni, le false recensioni sono apparse lo stesso, visibili a tutti.

TripAdvisor, ancora una volta, ha pubblicato ciò che ha voluto, senza nessun riguardo per la fatica e il sudore dei ristoratori onesti, che non hanno alcuna arma contro clienti simili e contro le loro false recensioni.

A qualche altro ristoratore è successa una cosa simile? Noi stiamo discutendo con un avvocato per iniziare una causa per diffamazione. Per favore, condividete al massimo questo video, per mostrare al mondo cosa è realmente accaduto”.

Al momento, comunque, le false recensioni delle clienti sono state rimosse dal portale, ma l’universo degli scrocconi rimane comunque vasto e variopinto, e comprende personaggi singolari come ad esempio George Jolicoeur, che per quasi un decennio si è sbranato pasti pantagruelici nei fast food della Florida lamentandosi subito dopo di aver trovato dentro dei capelli.

Identificato, è poi stato arrestato nel 2005, dopo aver consumato 31 dollari di frullati che non aveva nessuna intenzione di pagare.

E’ di nuovo è finito in manette nel 2007, questa volta per dei pasti a base di carne. Ma non è finito in prigione: pesando 272 chili, è stato ritenuto da entrambi gli avvocati inadatto alla detenzione in cella.

[Crediti | Link: Munchies, Dissapore]