David Muñoz è il Marco Pierre White che non abbiamo avuto

David Muñoz da Madrid è per molti lo chef migliore d'Europa. Due ristoranti a Madrid, Diverxo, tre stelle Michelin, e StreetXo, dedicato allo street food è famoso anche per la spocchia e il carattere da enfant terrible

David Muñoz è il Marco Pierre White che non abbiamo avuto

Prima di tutto presentatevi: voi siete i lettori di Dissapore lui è David Muñoz da Madrid, stando al parere (un po’ esagerato) di 24, Magazine de IlSole24Ore, lo chef migliore d’Europa.

Identikit culinario: 36 anni, immagine unica che rompe con il cliché del cuoco stellato (come già Prince nella musica vuole che lo si chiami Dabiz, punto), passione per la cucina fusion intesa come aggregazione di influenze ispanico-orientali, stage formativi in un paio di luoghi sacri della cucina asiatica a Londra come Hakkasan o Nobu.

Tre stelle Michelin per il ristorante Diverxo, aperto a Madrid nel 2007, conquistate a un ritmo impressionante:

— la prima a 29 anni
— la seconda a 31 anni
— la terza a 33 anni

Nel 2012 apre sempre a Madrid il primo avamposto di StreetXO, versione più accessibile e improntata allo street food del Diverxo, da lui descritta come il “Cirque du Soleil della gastronomia“.

Nel menu del locale con futuri franchising a Londra, New York, Singapore e Mumbai piatti d’ispirazione asiatico-mediterranea accolti con lodi sperticate, tipo lasagna coreana (con wonton) o club sandwich al vapore con uova di quaglia.

David Muñoz Diverxo

David Muñoz Diverxo

Quoziente di celebrità in crescita esponenziale dopo il successo di El Xef, docu-show in quattro episodi di un’ora trasmessi dalla tv spagnola Cuatro e visibili anche online.

Dove ha spaccato: tatuaggi, barbetta rasa, crestino punk, felpe Nike, sguardo truce, registro verbale non da educanda e motto ispirato ai rapper americani: vanguardia o morir, niente compromessi.

Stelle, fama e stile glamour (simile a quello di un altro enfant terrible della cucina, il britannico Marco Pierre White, poi rapidamente sfiorito), con altre pose estreme: piatti cerebrali chiamati lienzos (tele dove gli ingredienti sono disposti ad arte con nel celebre gambero al contrario), lista d’attesa infinita, arredi che sembrano portati lì da Stanley Kubrik o David Lynch in persona, e niente sbafatori.

Scrive 24: stampa, food blogger, calciatori e attrici dimentichino sconti o trattamenti di favore. Niente eccezioni neanche se prenotano i reali di Spagna, la cui richiesta di un tavolo è stata rimbalzata al sito internet, come fossero comuni mortali.

Completa il quadro una turbolenta vita sentimentale sulla bocca di tutti gli spagnoli dopo il secondo matrimonio con Cristina Pedroche, modella sexy e conduttrice dalla bocca larga (anche lei, dev’essere un vizio di famiglia) che ha dichiarato di avere avuto rapporti sessuali con mezza squadra del Barcellona.

David Muñoz Diverxo

David Muñoz, Diverxo

Ma adesso parliamo di soldi.

Dabiz, il punk della cucina stellata, ha reso noto il suo stipendio da proprietario del Diverxo: circa 1200 euro. Di più, ha sostenuto con orgoglio e con la solita spocchia che il locale perde parecchio. E ti credo, ha 32 dipendenti.

Calcolando il numero di coperti, in cucina –dove si spendono 20mila euro al mese solo per il pesce– c’è una persona e mezza per ogni commensale.

diverxo

Diverxo

La cucina strepitosa e il profilo fuori dalle regole sono valsi a Muñoz l’interesse di partner finanziari che credono nel suo talento e promettono grandi investimenti. Alla fine i soldi sono arrivati, con grande scorno dei molti colleghi che lo detestano cordialmente.

Anche grazie a Mercedes o al gin Beefeater che hanno messo il volto di Dabiz nelle loro pubblicità.

Dopo la puta questo, la puta quello, “l’alta cucina è un puto circo”, “conta solo la puta perfezione”, per David Muñoz sembra essere tempo di “divorare il puto mondo”, o se preferite di “iniziare il puto rock’n’roll“.

[Crediti | Link: 24, Eater, Cuatro, YouTube. Foto di copertina: 24, tutte le altre foto sono di Vcrown]