Identità Golose 2018: istruzioni per l’uso

Identità Golose 2018: il programma e tutte le informazioni necessarie per vivere al meglio il congresso milanese della cucina d'autore

Identità Golose 2018: istruzioni per l’uso

L’edizione numero 14 di Identità Golose sta arrivando.

Dal 3 al 5 marzo anche il Q(uartier) G(enerale) di Dissapore si sposterà al MiCo di Milano, con tanto di spazio dedicato per incontrare chef e protagonisti del noto congresso internazionale della cucina d’autore, da Carlo Cracco a Massimo Bottura, da Antonia Klugmann a Niko Romito.

Passate a salutarci, ci trovate chiedendo del Dissapore Café.

Sono quasi 100 le lezioni degli chef distribuite in diverse sale, aperte ai professionisti del settore come pure agli appassionati e ai curiosi. Si parlerà in particolare di cucina sostenibile, pasticceria, formaggio, gelato, champagne, pasta, pane, pizza e arte dell’ospitalità.

[Massimo Bottura a Identità Golose contro lo spreco alimentare]

Per chi non può seguirle tutte, ma per nessuna ragione perderebbe la sua lezione preferita, abbiamo preparato la nostra guida pratica a Identità Golose 2018.

DOVE:

Identità Golose 2016

La sede del Congresso è Milano, preso il MiCo –Milano Congressi– in via Gattamelata 5.

QUANTO COSTA:

Si può scegliere tra vari pacchetti di partecipazione a prezzi variabili. Per chi intende partecipare a tutti gli eventi, in tutte le sale, il costo varia da 260 euro per un giorno ai 550 euro per tre giorni, IVA inclusa. Ma sono previsti anche ingressi alle singole sale per mezza giornata, variabili tra i 50 e i 70 euro.

TEMA:

Il filo conduttore di quest’anno è “Il fattore umano”, un tema scelto per portare all’attenzione le relazioni umane, l’uomo-chef e i suoi collaboratori, dalla cucina alla sala, fino al rapporto con i clienti e prima ancora con i fornitori.

PROGRAMMA:

Nel programma di Identità Golose 2018 trovano spazio influenze, suggestioni e tendenze del fine-dining, senza escludere pizza, panificazione e gelato. Il servizio in sala mantiene lezioni dedicate, si fanno largo cocktail e mixology grazie ai laboratori di”Identità Cockatil“.

[Identità Golose: tecniche e ricette degli chef da ripetere a casa, dalla cottura passiva alla pasta dolce salata]

Vi consigliamo di controllare il programma per scegliere gli appuntamenti che vi interessano di più, e di verificare soprattutto che non si svolgano in contemporanea.

SABATO 3 MARZO:

La prima giornata sarà incentrata sulla cucina d’autore calabrese, al centro di un rilancio che ha portato almeno due ristoranti sulle agende di molti gourmet. Dattilo (Strongoli) della chef Caterina Ceraudo e Abbruzzino (Santo Janni, Catanzaro) di Luca Abbruzzino, entrambi presenti a Identità Golose 2018.

Spazio anche ai dessert nella ristorazione, ai formaggi e al gelato, a cui sarà dedicato l’intero pomeriggio di sabato, in “Sala blu”.

E’ la vostra occasione per conoscere Antony Genovese (Il pagliaccio, Roma), Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma), Franco Pepe (Pepe in grani, Caiazzo), Floriano Pellegrino e Isabella Potì (Bros, Lecce) e Gianfrancesco Cutelli (gelateria De’ Coltelli, Pisa).

DOMENICA 4 MARZO:

Al vostro posto cercherei di non perdere Gaggan Anand,  (Gaggan, Bangkok, noto anche per il menu minimalista fatto solo di emoji), chef di origini indiane da tre anni numero uno delle 50 Best Restaurants in versione asiatica, già con Ferran Adrià a El Bulli, e in procinto di trasferirsi a Fukuoka, in Giappone.

[Il menu del migliore ristorante d’Asia è fatto di emoji]

“Il Fattore umano” verrà snocciolato nella sala principale attraverso il pensiero dei grandi d’Italia, vale a dire Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena), Carlo Cracco (Cracco in Galleria, Milano), Massimiliano Alajmo (Le Calandre, Sarmeola di Rubano), Enrico Bartolini (Mudec, Milano), oltre agli emergenti e quasi grandi Antonia Klugmann (L’argine, Vencò) e Matias Perdomo (Contraste, Milano).

Identità Golose 2015, massimo bottura, selfie

Poi si parlerà di pasta nella ristorazione, mentre “Identità di Sala” si soffermerà sull’importanza del servizio, attraverso le voci dei maître e dei responsabili di sala che hanno contribuito al successo dei migliori ristoranti italiani, come Giuseppe Palmieri, Alessandro Pipero e Thomas Piras.

Spazio anche alle famiglie dell’ospitalità, dai Santini (Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio) ai Cerea (Da Vittorio, Brusaporto) fino agli Iaccarino (Don Alfonso, Sant’Agata tra i due Golfi) passando per la Spagna dei fratelli Roca (El Celler de Can Roca, Girona).

A proposito di direttori di sala, molto attesa la lezione di Will Guidara, socio di Daniel Humm, responsabile del servizio all’Eleven Madison Park, a New York, il ristorante numero uno al mondo secondo la 50 Best Restaurants.

LUNEDI’ 5 MARZO:

Enrico Crippa (Duomo, Alba), Niko Romito (Reale, Castel di Sangro), Riccardo Camanini (Lido 84, Gardone Riviera) e Norbert Niederkofler (nuovo tre stelle Michelin per il St. Hubertus di San Cassiano/Badia) saranno gli ospiti più attesi della terza e ultima giornata. Fatta eccezione, forse, per Carlo Cracco e Massimo Bottura, già presenti durante gli incontri di domenica.

Da non dimenticare i big stranieri. Yannick Alléno, ormai re della nuova cucina francese (ristorante 1947, Courchevel), il peruviano Virgilio Martinez (Central Restaurante, Lima) e l’inglese Clare Smyth (Core Restaurant, Londra).

Ampio spazio alla pasticceria contemporanea e ai lievitati, in particolare alla pizza, con Simone Padoan, Renato Bosco e Franco Pepe sulla scena.

Qualunque siano le vostre intenzioni, tenete presente che lunedì alle 13:00 il super pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo sarà al Dissapore Cafè per presentare e autografare le copie del libro “Pizzaman” edito da noialtri di Dissapore.