23 cose che non possiamo più mangiare

(1) CIAOCREM STAR

Star, negli anni ’70 la maggiore industria alimentare italiana, rispondeva al dilagante successo della Nutella con una crema da spalmare bigusto, lo scuro cacao e la chiara nocciola. “Lupi di mare al merendaggio…”, uno dei grandi slogan dell’epoca.

(2) CRACKERS SBRICIOLATI FERRERO

Assunto elementare quanto logico: siccome spostandoli, i cracker si schiacciano comunque, tanto vale ridurli in frantumi preventivamente. La deriva, pericolosamente seguita negli anni successivi da altre golosità, suggeriva di rovesciare la busta direttamente in bocca.

(3) FRIZZINA STAR

L’acqua del rubinetto che diventa effervescente: voluttà e vertigine. Chi ha officiato il rito della preparazione almeno una volta sa di cosa parlo. Frizzina, Idrolitina, Cristallina, Salatina, Idriz, Regina erano le polveri magiche.

(4) SPUMA NERA GIOMMI

In qualche modo imparentata con Coca-Cola e Chinotto, la spuma nera è il vero soft drink nazionale degli anni ’60. Venduta a bicchieri da 50 o 100 lire, apre la strada alla versione bianca, più riconoscibile come gassosa e quindi di minor succeso.

(5) CREMIFRUTTO ALTHEA

Negli anni ’60 queste confetture avvolte in un piccolo parallelepipedo di plastica trasparente erano la merenda preferita di molti bambini. La consistenza, molto densa, suggeriva di saltare la fase della spalmatura sul pane e di spremere il cubetto direttamente in bocca.

(6) BUBBLE GUM ELAH

Okay, le gomme a lastrine della Brooklyn vendute negli irresistibili distributori verticali a 10 lire il pezzo erano chiaramente vincenti. Ma qualcuno dovrebbe ricordarsi delle bubble gum Elah, che dentro avevano una finta banconota con i personaggi Disney: se trovavi Paperino non avevi vinto niente, se trovavi Paperone ne vincevi tre.

(7) FLIPPER PERUGINA

Per un breve periodo a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 scoppia la mania della palline di cioccolata ripiene di nocciole, mandorle o arance candite, ogni confezione un gusto. E dopo le palline, i bastoncini, buonissimi quelli di arancia candita ricoperti dal cioccolato fondente.

(8) BASTONCINI DI CAPITAN FINN

I genitori dei bastoncini di pesce surgelati della Findus si chiamavano Finn, e all’inizio degli anni ’70 regalavano cose fantastiche tipo il veliero del famoso Capitano.

(9) GRISSINI KIM DELLA PASTA COMBATTENTI

I Kim, primi grissini a comparire sulle tavole nazionali, appartenevano alla Pasta Combattenti. Regalavano francobolli da collezione a bambini che, come tutti i bambini collezionisti di francobolli, avevano facce brufolose e un po’ antipatiche.

(10) BISCOTTI BELBON SAIWA

I BelBon avevano la forma di un sole con tanti minuscoli raggi che, ovviamente, erano i primi a essere mangiati. Dicono inzuppati nella spremuta d’arancia, ma siamo ai confini della leggenda, temo.

(11) CIU’ CIU’ TETTAMANTI

Antenata della Fiesta, probabilmente la tortina più calorica ever. Però, slurp, buonissima.

(12) OVOMALTINA

L’ Ovomaltina era una polvere che, mischiata al latte, dava come risultato una bevanda al gusto di cioccolato, blandamente tonificante. Slogan: Ovomaltina dà forza. Qualche anno dopo, a fine ’60, arrivarono Cioccovo, la versione solida, e la tavoletta Ovomaltina pocket.

(13) CAPPUCCIO ERGO PLASMON

Plasmon, specializzata nei prodotti per l’infanzia, a metà degli anni ’70 lancia la linea per ragazzi. Ergo Biscotto, Ergo Spalma, Ergo Sprint e Ergo Cappuccio, gli ultimi due dei preparati in polvere al gusto di cioccolato e cafffè da sciogliere nel latte.

(14) NEMBOGEL TOSERONI

Negli anni ’70 Toseroni fu una marca di gelato molto nota. Nembo Gel, era uno stecco a forma di faccia che rappresentava un supereroe con tanto di mascherina.

(15) GRAN KROS TANARA

Altra marca di gelato nota e particolarmente fantasiosa era Tanara. Gran Kros abbinava alla libidine della granella al cioccolato un cuore di cioccolato circondato dalla panna.

(16) PACIUGO TANARA

Tra i gelati costosi  e di alto profilo, di solito offerti da parenti in visita, c’erano Paciugo, una coppa mista, e Coppa dei campioni, perfettamente bicolore. Per un periodo testimonial del Paciugo furono i Matia Bazar, all’apice del successo grazie alla canzone Solo tu.

(17) ROYAL COLA

Tentativo vistosamente fallito di rivaleggiare con la Coca Cola, i ragazzini gli preferivano addirittura le spume colorate.

(18) TIN TIN ALEMAGNA

Motta Ferrero aveva Fiesta, Alemagna Tin Tin. Il tempo ha detto chi l’ha spuntata.

(19) CARRARMATO, CINGOLATO E ARMONICA PERUGINA

Tra ’60 e ’70 i bambini fingevano di suonare l’armonica a bocca con l’Armonica Perugina, una stecca di cioccolato ripiena di confettura. Solo buono il Carrarmato, spettacolare il Cingolato, rispettivamente cioccolato fondente e bianco.

(20) CARAMELLE CHARMS

Se Perfetti continuava a crescere con Brooklyn, la gomma del ponte, e il prodotto cult di Alemagna erano le gommose Sanagola, le Charms dure e dai gusti assortiti, piacevano ai ragazzini veri.

(21) CIOCORI’ e BIANCORI’

Una barretta di riso soffiato ricoperta di cioccolato al latte, presto affiancata dal Biancorì, sempre riso soffiato ma con cioccolato bianco. Desiderio smodato, incontenibile, di ogni bambino degli anni ’60.

(22) KREMLI LOCATELLI

I formaggi per bambini o formaggini sono un classico anni ’60. Le marche? Mio, Bebé, Susanna, Ramek, Milkana, Prealpino, Tigre, Cremli, Dofocrem. In particolare Kremli della Locatelli regalava automobiline di plastica da montare. Irresistibili!

(23) CIOCCOLATA DUPLO

Il Duplo della Ferrero esiste ancora oggi, ma è un’altra cosa. Negli anni ’70 era un’energetica tavoletta di cioccolato, la famosa “colazione del campione”.

[Crediti | Tutte le immagini provengono da Anima Mia]