C’è un limite al buddismo con cui abbiamo ignorato Simone Rugiati dopo l’Isola dei famosi. O dello “Show Cucching”

Che il nostro buddismo sia messo a verbale. Quale? Il buddismo zen con cui abbiamo taciuto ogni gesto dello sciòscef Simone Rugiati dopo la partecipazione all’Isola dei Famosi, gesti disperati per lo più, tipo: “per favore qualcuno mi noti”. Ma lo “SHOW CUCCHING” è troppo. Troppo perfino per le squinzie che a frotte tubano con il cuochetto nei socialcosi e su feisbùk . Troppo perfino per le discariche televisive del pomeriggio. Figurati per noi. Allora, sedetevi e respirate profondamente prima di continuare.

“Lo Show Cucching è un mix tra le parole Cooking e cuccare”.

E fin qui. Ma il bello sta per arrivare. L’autoproclamato sciòscef spiega l’idea congeniata dal mononeurone che vive indisturbato nel suo cervello.

“Il cucinare è un’esperienza completa che permette di confrontarsi, di conoscersi meglio. Bisogna lasciarsi trasportare da tutto ciò che si svolge in cucina per liberarsi dalle ansie, dalle paure”.

Eh, belle parole. D’altra parte, non è che puoi chiedere agli angoli ottusi di essere originali. Bene, e lo “Show Cucching”?

Dice che è: “l’originale idea di Nicoletta Mauro, amm. del. di Wellness Cucina, una delle community online di maggior successo, e dello chef Simone Rugiati, presentata a Parma in occasione di Cibus 2010″. Siamo sollevati nell’apprendere che “il Cucching (maiuscolo) non ha niente a che vedere con la scelta di ingredienti afrodisiaci, retaggio del passato e del tutto fuori moda”, come se invece ‘sta puttanata non. “Ma consiste nel preparare a quattro mani piatti seduttivi e fatali, capaci di creare armonia e complicità di coppia”.

Affinché non venga in mente a nessuno che l’audace idea si possa associare a cervelli allegramente in vacanza (“lo show cucching ha attraversato l’Oceano e conquistato anche le star di Hollywood”) esiste perfino un decalogo da seguire nel caso vogliate giocare anche voi.

Siccome nessuno nel pieno delle sue facoltà mentali può essere minimamente interessato a leggere il pistolotto, io la domanda ve la piazzo qui. Ma davvero siamo al punto che per tro**are dobbiamo prestarci a queste arlecchinate?

Il decalogo

1. La giusta atmosfera dipende solo dal momento. Dalle luci alla musica, dai profumi agli aromi, fino alla preparazione della tavola, tutto deve essere curato nel dettaglio, per rendere il clima informale e rilassato.

2. I buoni prodotti necessari per accendere il desiderio. La scelta di materie prime di qualità diventa essenziale per stimolare i sensi e quindi per la buona riuscita della “conquista”: profumi, sapori e aromi possono contribuire a creare la giusta atmosfera.

3. Il Vino, il cupido ideale. Che sia un rosso corposo, un fresco rosè o un bianco fruttato, il “nettare degli dei” ricopre un ruolo fondamentale per la conquista in cucina: è il compagno ideale per “rompere il ghiaccio” ed entrare in sintonia.

4. I piatti non si lavano mai alla fine. Anche riordinare insieme può essere un gioco divertente per far scoccare la scintilla, in modo da non rendere stressante il post-cena e azzerare tutti i pensieri che potrebbero distogliere l’attenzione dal partner.

5. Anche l’occhio vuole la sua parte. La ricercatezza, lo stile, i dettagli, diventano ancora più importanti nell’ottica della seduzione. No dunque a tutto ciò che è sciatto o eccessivo, si alla comodità con un tocco di ricercatezza.

6. Per una volta dimenticati di tv, telefono e cellulare. Perché si crei armonia e soprattutto empatia va eliminato qualsiasi elemento che potrebbe disturbare la conversazione: vietato l’uso di computer e cellulare. Da curare invece lo sfondo musicale con una playlist adatta alla situazione.

7. La fretta non aiuta! I sensi hanno bisogno dei giusti preliminari. Abbandona l’ansia e lascia tutto ciò che è frenesia fuori dalla porta. La preparazione ha bisogno dei suoi tempi e soprattutto di tutti gli “ingredienti” necessari per la buona riuscita.

8. A ciascuno il proprio ruolo, ma il piacere va provato insieme. Dividersi i compiti e aiutarsi a vicenda può essere utile per “studiare” l’altro e conoscerlo meglio.

9. Non dimenticare mai lo “spiluccamento”. Assaggiare insieme ciò che si prepara e scoprire nuovi sapori è un gioco che fa abbassare le barriere, preparando magari al primo bacio.

10. Tutto ciò è solo un gioco, quindi vivilo come tale! Tutte le fasi della preparazione vanno affrontate con la dovuta leggerezza, le gaffes e gli errori devono trasformarsi in un momento di risata e complicità.

[Fonti: Tg.com, Welness Cucina, immagine: Welness Cucina]