Comprato e Mangiato – Tyrrell’s Veg Crisps

I gourmet si dividono in 2 categorie: quelli che mangiano il Risotto con la Foglia d’Oro di Marchesi e quelli che leggono resoconti di chi ha mangiato il Risotto con la Foglia d’Oro di Marchesi ingozzandosi di cibo spazzatura sul divano. Io appartengo alla seconda. Ma così come “le persone di gusto sanno vestirsi bene anche comprando al mercato” — ©Giorgio Armani — gli scaffali dei supermercati sono ricolmi di delizie sottovalutate, autentiche nella loro sofisticazione alimentare. “Comprato e Mangiato” proverà a dimostrare che sono Troppo Buone per Essere Finte.

Indovinello. Cosa sono quelle cose fritte, salate, croccanti e deliziose che stanno in un sacchetto e si accompagnano perfettamente al divano e allo Snuggie (ovvero la coperta con le maniche, che – cito – “scalda lasciando le mani libere”) che i vostri genitori vi hanno regalato per Natale? Se avete risposto patatine, avete sbagliato. Ah!

La mia nuova ossessione sono infatti le chips Tyrrell’s di barbabietola, rapa e carota (Ebbene sì!).

Anche le Tyrrell’s, proprio come le mie amate Darling Spuds, sono cotte a mano (mah) e inglesi, e sono confezionate in un sacchettino di delizioso humour. In particolare apprezzo che si facciano beffe dell’uso, tristemente comune a casa nostra, di proporre il cibo spazzatura come parte di una dieta bilanciata: tutti ricordate la pubblicità della Nutella che sarebbe una “componente della colazione ideale” con l’esempio 1 spremuta + 1 frutto + una fetta di pane + uno sputo di Nutella.

Quindi, le Tyrrell’s suggeriscono la loro particolare versione di “5 porzioni al giorno” (quelle che dovremmo mangiare tra frutta e verdura):

  • Una tea cake tostata
  • Un cicchetto di porto
  • Un pochino di zuppa inglese
  • Una partita a Scarabeo
  • Un intero sacchetto di veg crisps

(Io ero già convinta prima, ma sullo Scarabeo sono capitolata).

Punti di forza: i differenti sapori delle tre verdure si percepiscono chiaramente eppure sono trasfigurati dalla comunione con l’olio fritto e il sale (quando mi prende il trip delle metafore religiose è peggio di quando ho la vena poetica à la Sandro Bondi). Questo significa che, a differenza delle tradizionali patatine, ogni chip è lievemente diversa dalla precedente e da quella che seguirà, in una meravigliosa combinazione di sfumature che rende l’esperienza dell’ingozzarsi di junk food caleidoscopica e sempre nuova. E generalmente si conclude soltanto con la fine del sacchetto.

Punti di debolezza: se condividete con me la tendenza a mangiarne fin quando fa male, fin quando ce n’è (cit.), siete a rischio coronarico. Il sacchetto da 150 gr corrisponde all’ingestione di circa 750 calorie, quindi sarò breve: non fatelo. Ah, e sono costosette: io le compro a Milano da Gaboardi&Pogliani e il sacchetto da 150 gr costa 3,30 Euro.

Gli altri Comprato e Mangiato:
Patatine Darling Spuds
Philadelphia fresco e goloso
Canestrelli Grondona.