Patatine fritte: la prova d’assaggio

Cosa sono le patatine lo sanno tutti. Cosa sono (state) le patatite per me meno. Detta diplomaticamente, ho avuto con loro un rapporto ossessivo, ne mangiavo così tante che i miei, preoccupati, me lo hanno vietato.

Allora lo facevo di nascosto, a volte mangiavo solo patatine, causa di malesseri ripetuti. Poi ho smesso del tutto, riprendendo con moderazione in un periodo trascorso in Inghilterra. Avvincente eh? Non volevo fare del thrilling spicciolo evocando lo spettro di una nuova dipendenza ma per me, la Prova d’assaggio N°37, confronto settimanale tra prodotti della stessa categoria possibilmente di largo consumo, è stata un po’ speciale.

CONTENDENTI

CRITERI

  • Aspetto visivo
  • Consistenza
  • Sapore

Il test si è svolto “alla cieca”. Come sempre ricordo che non sono una tecnologa alimentare (nemmeno Rocco Siffredi che le ha provate tutte), il verdetto è oggettivo con deviazioni personal-affettive.

#4 San Carlo

Formato: 180 g. Ingredienti: patate, oli vegetali, sale iodato. Prodotto nello stabilimento di Novara. San Carlo Gruppo Alimentare S.p.A. – Milano

Giudizio: la classica patatina italiana, si difende pur non reggendo il confronto con le colleghe inglesi. Il difetto principale? Troppo unta.
Packaging: sacchetto plastificato, sfondo di colore bianco (praticamente un mantra per le patatine di oggi) aspetto sobrio ed essenziale.
Aspetto visivo: dimensioni grandi, forma irregolare, linea sottile ed esile, tinta dorata.
Consistenza: croccantezza dosata, senza slancio.
Gusto: classico ma oleoso con il sale ben in vista.
Prezzo: € 7,72/al kg quindi € 1,39.
Rapporto prezzo/felicità: in linea con il risultato del test.
In breve: classiche patatine italian style.

VOTO 6

#3 Tyrrells

Formato: 150 g. Ingredienti: patate, olio di semi di girasole, sale marino. Tyrrells Crisps Ltd., Tyrrells Court Farm, Leominster, Herefordshire, England.

Giudizio: ritrose, nel momento più bello non si concedono. Resta la delusione di un sapore controllato, frenato.
Packaging: sacchetto plastificato, aspetto retrò, la spiaggia… i giochi… i costumi… gli anni ’20 (?)
Aspetto visivo: dimensioni piccole, forma regolare, silhuette compatta, bordi in evidenza, colorie pallido.
Consistenza: croccantezza un po’sorda, lo scrocchio non appaga.
Gusto: sale quasi impercettibile, sapore delicato, pure troppo.
Prezzo: € 23,33/al kg quindi € 3,50.
Rapporto prezzo/felicità: non proprio favorevole.
In breve: più corrette che goduriose.

VOTO 7

#2 Kettle Chips

Formato: 150 g. Ingredienti: patate selezionate, olio di semi di girasole, sale marino. Kettle Foods Ltd., Barnard Road, Bowthorpe, Norwich, UK.

Giudizio: oh, finalmente un sapore di carattere, bello deciso. Pecca per quel pizzico di sale in più.
Packaging: sacchetto plastificato, mantra del bianco (chissà perché) perfettamente rispettato.
Aspetto visivo: dimensioni medie, forma irregolare e piena, superficie bionda.
Consistenza: di spessore, buona croccantezza.
Gusto: vigoroso e tipico, un po’ più salate delle colleghe britanniche.
Prezzo: € 15,60/al kg quindi € 2,34.
Rapporto prezzo/felicità: il migliore
In breve: esuberanti.

VOTO 7,5

#1 Darling Spuds

Formato: 140 g. Ingredienti: patate, olio di semi di girasole, sale. Darling Spuds, Chesham, UK.

Giudizio: le più buone, unto ai minimi storici, croccantezza strepitosa, gusto personale. Attenzione, creano dipendenza (ecco il thriller della dipendenza).
Packaging: sacchetto plastificato, la regola del bianco è rispettata ma l’aspetto è più caldo.
Aspetto visivo: dimensioni medie, forma irregolare, contorni ben definiti, linea spessa, sfumature dorate.
Consistenza: le più croccanti e corpose del test.
Gusto: pieno, intenso e avvolgente.
Prezzo: € 22,86/al kg quindi € 3,20.
Rapporto prezzo/felicità: adeguato.
In breve: finalmente goduriose.

VOTO 8

Il migliore del test — Darling Spuds
Il miglior rapporto prezzo felicità — Kettle Chips

COSE IMPARATE DA QUESTA PROVA D’ASSAGGIO

Superiorità evidente delle chips inglesi che forse, sarebbe stata più schiacciante se avessi trovato Burts, marchio di culto nel settore. Il gusto più naturale, lo spessore, l’untuosità controllata sono doti che fanno preferire le britanniche a San Carlo, unico rappresentante nazionale e fanalino di coda del test.

Ora sarebbe interessante conoscere il vostro rapporto con le patatine. Riuscite a controllarvi o indulgete senza ritegno? Qual è il marchio che preferite? Alternative da suggerire a quelli del test?