Degustazioni: le birre del supermercato

Buon giorno e buon primo agosto, qui è il vostro cane da guardia degli alcolici che parla. Smaltita la sbornia del vino in cartone, ho fronteggiato gli scaffali del supermercato per trovare la birra migliore. Sì lo so, è uno sporco lavoro ma qualcuno eccetera eccetera. Strabiliante! Nella batteria di bottiglie sottoposte a test, Nastro Azzurro e Moretti più una belga, una tedesca doc e un’olandese che da anni vive a Milano — tutte sotto i 2 euro — ho trovato qualcosa di buono, pronti a scoprire cosa?

I CONTENDENTI

Stella Artois
Nastro Azzurro Peroni
Franziskaner
Heineken
Moretti

I CRITERI

— Vista (colore, limpidezza, consistenza della schiuma)
— Olfatto
— Gusto

Avvertenze. Le birre in assaggio sono proprio basic e offrono il primo approccio a un mondo — la birra — che ha molti punti in comune con i gironi dell’inferno, se avete problemi a scegliere fra oltre 300 vitigni italiani, con la birra è peggio. Se non avete paura dei maniaci con forti disturbi della personalità, vi passo un paio di link: Mondobirra, a sort of Wikipedia del genere, ma molto più precisa, e il nostro Intravino.

IL VERDETTO

# 5 Heineken – Olanda

Vista: giallo oro limpido, schiuma a bolle grosse e molto evanescente.
Olfatto: profumi quasi assenti o al limite della gradevolezza. Vaghi ricordi di lievito.
Gusto: in bocca è anonima, si percepisce solo l’amaro e poco altro. Bollicina greve e sgraziata.

Gradi alcolici: 5% vol.

Prezzo: euro 1,55 – bottiglia da 66 cl.

Note finali: nulla da segnalare a parte il fatto che la Heineken è, probabilmente, “la birra più venduta nelle peggiori pizzerie di Caracas”

Ingredienti in etichetta: malto d’orzo e luppolo.

VOTO: 5.

# 4 Stella Artois – Belgio

Vista: giallo oro limpido, schiuma schiuma fine con media persistenza.
Olfatto: Ha un curioso profumo di preztel (sesamo?) e qualche ricordo di crosta di pane.
Gusto: Molto amara, al limite del bevibile e per questo difficile da abbinare al cibo.

Gradi alcolici: 5% vol.

Prezzo: euro 1,59 – bottiglia da 66 cl.

Note finali: la delusione del giorno. Dal paese che produce le più raffinate birre del mondo ti aspetti di più ma nonostante tutto è una birra corretta.

Ingredienti in etichetta: malto d’orzo.

VOTO: 6.

# 3 Nastro Azzurro Peroni – Italia

Vista: giallo oro carico, aspetto limpido, schiuma a bolle grosse non persistenti.
Olfatto: curioso: la bevo da una vita e solo in degustazione ho fatto caso al profumo intenso di pain d’épices, molto piacevole, mieloso e con qualche leggera nota floreale.
Gusto: corretta ma niente di più. Poca sostanza che al palato si perde subito.

Gradi alcolici: 5,1% vol.

Prezzo: euro 1,30 – bottiglia da 66 cl.

Note finali: non ha sfigurato nel test ma un po’ di sapore in più sarebbe gradito. Piccolo segreto: provatela con la focaccia pugliese ripiena di mortadella e provolone. Non c’è partita.

Ingredienti in etichetta: malto d’orzo, granturco e luppolo.

VOTO: 6,5.

# 2 Birra Moretti – Italia

Vista: giallo oro carico, aspetto limpido, schiuma fine, corposa e persistente.
Olfatto: bei profumi di crosta di pane, miele e qualche nota tostata.
Gusto: non proprio un altro pianeta ma almeno fuori dall’atmosfera terrestre. La Moretti è birra di buon corpo, saporita e complessa, in continuo equilibrio tra dolce e amaro. Malto che scorre via elegante e note tostate piacevoli che restano a lungo sul palato. Ha la potenza espressiva di una birra ambrata, ma è la solita vecchia, cara Moretti.

Gradi alcolici: 4,5% vol.

Prezzo: euro 1,18 – bottiglia da 66 cl.

Note finali: birra old style e di grande soddisfazione. Da abbinare a uno scopone scientifico (what else?)

Ingredienti in etichetta: malto d’orzo, granturco e luppolo.

VOTO: 7,5.

# 1 Franziskaner – Germania

Vista: colore ambrato e aspetto torbido da lievito in sospensione. La schiuma è fine, corposa e persistente, di un bel color nocciola.
Olfatto: Lieviti fini molto presenti e crosta di pane dolce. Eleganti le note di miele e banana caratteristiche del tipo di birra.
Gusto: beh, ci siamo proprio: il palato della Franziskaner è più complesso dei contendenti e anche di grande soddisfazione. Scorre via morbida con una bollicina più fine mentre i profumi  tornano in perfetta corrispondenza olfatto-gustativa. L’amaro del luppolo è bilanciatissimo, così la birra lascia il palato fresco e pronto per un altro sorso. Si vince facile, ma siamo in presenza di una delle birrerie storiche di Monaco di Baviera, con qualche secolo di storia sulle spalle.

Gradi alcolici: 5% vol.

Prezzo: euro 1,48 – bottiglia da 50 cl. (l’unica in batteria di questa capacità)

Note finali: Pur essendo una birra non propriamente artigianale, è ben eseguita secondo i canoni bavaresi. Per un euro e spiccioli è un gran bella bevuta, da tentare in abbinamento con qualche gorgonzola di quelli cremosi come una nutella.

Ingredienti in etichetta: malto di frumento, malto d’orzo.

VOTO: 9.

COSE IMPARATE DA QUESTA DEGUSTAZIONE

Devo ricredermi e solo gli dei sanno quanto mi costa. Con un euro e cinquanta puoi bere una buona birra ma non un vino decente. Per contro, sia chiaro che se volete una birra veramente artigianale bisogna scucire cifre vicine ai 10 euro, che, vivaddio, sono il prezzo di una bottiglia di media qualità. E ora torno alle pagine del mio Intravino: oggi è in programma una fustigazione e io sono l’ospite d’onore…

[Crediti | Link: Wikipedia, immagini: Antonio Tomacelli]