Enologica di Faenza | Ci sono fiere e fiere

Ci sono fiere e fiere. Se, come me, non sopportate più i padiglioni grandi quanto mezza provincia, la fiera del vino e del prodotto tipico “Enologica” di Faenza fa giusto al caso vostro. Immaginatevi un ambiente “umano”, tante cose buone da assaggiare e poi incontri faccia a faccia con i personaggi e i produttori, tutto questo in maniera rilassata e senza il terrore di non riuscire a visitare tutto. Enologica è questo e molto altro.

Nata pochi anni fa come classica fiera del vino (ma senza produttori presenti), si è oggi evoluta in qualcosa di più completo e, nonostante promuova i prodotti della sola Emilia Romagna, Enologica vale tutta la trasferta fino a Faenza: voglio dire, avete presente di che paradiso enogastronomico stiamo parlando? Centoquaranta le cantine della regione presenti più una trentina di aziende di prodotti tipici, fanno di Enologica un caso unico tra gli expò italiani. Oltre ai classici stand, a Faenza troverete un ricco cartellone con oltre 50 appuntamenti tra degustazioni, incontri e laboratori, pausa ideale tra un bicchiere di Lambrusco e un assaggio di formaggio di fossa: ne vediamo alcuni?

Are you experienced? – Laboratori tra lezione e degustazione, un confronto che porterà in Romagna i vini del mondo e i degustatori-giornalisti più importanti d’Italia. Tante le sollecitazioni negli undici appuntamenti in programma: da un viaggio nello Champagne ai vini naturali, dai vini della Borgogna a quelli australiani, passando per quelli della Sardegna, dell’Etna, della Toscana e tanti altri.

Caravanserraglio – Uno spazio di conversazione che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Davide Paolini (giornalista autore del Gastronauta di Radio24), Daniele Cernilli (curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso), Marialuisa Tonielli (considerata in Italia il miglior “naso” per acquaviti e grappe), Andrea Grignaffini (direttore creativo di Spirito di Vino), Federico Quaranta, (conduttore di Decanter, la popolare trasmissione sul vino di Rai Radio2), Natascha Lusenti (giornalista), accolti da Antonio Boco (giornalista e degustatore del Gambero Rosso).

Toccata e fuga – Un viaggio per conoscere da vicino piatti autentici della tradizione come lumache in umido con funghi porcini, trippa in bianco di bianca romagnola con parmigiano di bianca modenese di Rosola di Zocca, baccalà al sugo di pomodori di Piacenza, piedino di maiale e cipolla di Medicina e poi basta: solo l’elenco già mette fame!

Il Teatro dei cuochi – In compagnia di grandi chef dell’Emilia Romagna, presentati da Matteo Tambini, cuoco, professore di cucina, curioso e appassionato viaggiatore gastronomico.

Tutta la fiera è centrata sulla promozione di un territorio unico, meta obbligata di ogni gastrofanatico che si rispetti, con la tradizione dell’Emilia Romagna protagonista per tre giorni di fila (19/20/21 novembre). Dimentico niente? Ah si, la valigia!