Fenomenologia dell’insalata | Abbracciamo la nuova era vegetale

Dopo che Spigoloso e Dissapore hanno parlato di insalate, anzi, del perché le donne che mangiano insalate ridono da sole, ho alimentato fantasie strambe. Ora, pensavo, si scatenano i commenti di qualche setta fescion tipo ovo-latto-macro-veg-tisanoreici. Macchè, niente. Solo qualche stoccata per il vegetale crudo in genere. Stima bassa. Allora ci ho pensato su, facendo audaci riflessioni sulla nuova era che l’insalata deve abbracciare, e ora voglio condividerle con voi, affamati stuoli di gurmé. Prima però passatemi due domande. Una: Fa davvero così schifo l’insalata? L’altra: Vi sentite tristi quando la mangiate?

[Premessa per i miei troll personali] Non sono un nutrizionista. Esprimo OPINIONI che rispecchiano le mie scelte e non pretendono di sostituirsi al parere del medico. Gli allergici e gli intolleranti, sia ai vegetali che al sottoscritto, possono rivolgersi a un nutrizionista o a un foodblog fuffa. Riprenderò consigli di nutrizionisti illustri liberamente rintracciabili su Internet, sono bene accette le segnalazioni di errori, le richieste di chiarimento, e tutto quanto serve a fare informazione corretta [Fine della premessa per i miei troll personali]

Bene, ora parliamo di insalata.

Pur essendo ossessionato dal cibo di alto, anzi no, altissimo livello, e abitando a Torino, non posso andare a cena al Combal.Zero dello chef Davide Scabin tutti i giorni. Il direttore della mia banca è contento se di tanto in tanto mangio a casa, cenette homemaid ma se possibile sane e appetitose: sono pur sempre un gastrofighetto.

Come si fa? Eccheccivuole, mi faccio un’insalata.

Sono affascinato dalle insalate, al pensiero di mangiare verdura e frutta fresca non metto I like solo perché non siamo su Facebook. E poi, dài, mica possiamo sempre far bagordi. Il gastrofanatico consapevole ha l’obbligo morale di mangiare cibi sani, anche spesso, aggiungo io. Mettiamola così: un pieno di vitamine e antiossidanti ci predispone a sedute meno faticose nelle mangiatoie di lusso.

E allora prendiamo l’abitudine di preparare insalate gurmé a casa, adottando un sistema, un disciplinare, una D.O.C. de noantri, che ci permetta di fare l’insalata perfetta, quella più in linea con i nostri gusti. La situazione di partenza non è buona, per molti l’insalata è triste, si mangia solo nelle diete o come contorno di qualcos’altro. La chiameremo Situazione Attuale che abbreviamo in SA.

Adesso dobbiamo muoverci verso qualcosa di meglio, di più stimolante, che abbia un valore diverso dalla SA. E’ chiaro: ci serve un piano.

Iniziamo col calcolare il fattore di crescita, cioè quanto dobbiamo evolvere dalla situazione attuale. Stabiliamo un moltiplicatore che ci aiuti a individuare con ragionevoli margini di dubbio, la Situazione Migliore, SM. Partiamo da un’ equazione (eccheppalle, lo so, ma serve).

SM = SA * n

E’ il momento di calcolare il nostro “n”. Per farlo usiamo almeno 4 parametri ma potrebbero essere molti di più.

(1) Tecnica.
Se il nostro corpo è il sistema operativo, allora l’insalata deve essere un’applicazione. Come ogni app può essere utile o divertente, uno strumento di lavoro o di intrattenimento.

(2) Gusto.
L’insalata deve essere buona, anzi no, dev’essere fottutamente buona. Voglio godermela fino all’ultimo boccone.

(3) Nutrizione.
Ci vogliono ingredienti bilanciati secondo il modello della dieta mediterranea. Che esprime valori nutrizionali anche abusati, però indiscutibili. Per molti è scontato, ma ricordare che dieta e dieta ipocalorica sono cose diverse può essere utile.

(4) Salute.
L’insalata è sana e fa bene al mio organismo. Un training autogeno che azzera i sensi di colpa provocati dal mio vizietto* rendendomi orgoglioso del nuovo stile. *Dopo qualche mangiata colossale (spesso), sono un gastrofanatico pentito, tu no?

Potrebbe bastare così, ma vorrei suddividere e approfondire ogni moltiplicatore: tecnica, gusto, nutrizione e salute. Lo farò a cominciare da domani, nel frattempo, non dimenticate di rispondere alle due domande. La prima: Fa davvero così schifo l’insalata? L’altra: Vi sentite tristi quando la mangiate?

Continua…

[Crediti | Link: Spigoloso, Dissapore]