I vostri souvenir gastronomici

Ho visto persone dai punti di vista diametralmente opposti fraternizzare per merito di un salame, o uno chef dallo stile rivoluzionario, o un ricettario risolutivo. Uno dei migliori aspetti del gastrofanatismo è la capacità di unire le persone, e non parliamo di quando andiamo in vacanza! Il colpo di fulmine per qualche gioiello della gastronomia locale può scattare ovunque, anche su un acquascooter. Dopo è come quando ci si innamora, vogliamo soltanto ripetere l’esperienza ancora e ancora.

Ma siccome le vacanze finiscono e ci tocca smettere di mangiare limoni succosi con Capri negli occhi, o pezzi di Castelmagno circondati da valli stratosferiche, o quella gran sciccheria di granita e brioscia al centro di una piazza siciliana, gli appassionati si portano a casa il souvenir.

Eccone alcuni che lo staff di Dissapore Media ha strappato (o avrebbe voluto) ai luoghi di provenienza. Gli editor che mancano sono ancora in vacanza.

  • Alessandro Morichetti. Il pane da Matera.
  • Andrea Gori. L’atsmosfera di certi ristorantini da Tropea.
  • Jacopo Cossater. Una spumeggiante appendice delle enoteche locali.

  • Massimo Bernardi. La pizza con i superpoteri di “Michele da Ale” a Senigallia (Ancona).

  • Massimo Bernardi. /Un tot di formaggi locali dalla Val di Sole (Trentino).
  • Manuele Berti. La torta gubana dalla costa friulana.
  • Antonio Tomacelli. Una frisella dal Salento.

  • Fiorenzo Sartore. Pasta vista mare dall’Elba.
  • Stefano Caffarri. Un sanpietro dalla Gallura.

Rievocare i souvenir gastronomici potrebbe sembrare un gesto gratuitamente autopunitivo, specie se le vostre vacanze sono terminate da poco. Ma fidatevi, alla lunga si rivela liberatorio. Per cui, diteci cosa vi siete portati a casa dalle vacanze (o cosa avreste voluto). Più avanti, quando saranno rientrati anche gli altri, vi chiederemo anche un’immagine del souvenir, magari regalando qualcosa di buono ai fotografi più in gamba.

(Non avete fotografato il vostro feticcio gastronomico? E voi sareste gastrofanatici? Faccio finta di non aver sentito).

[Fonti: Diner’s Journal, immagini: Dissapore, La grande abbuffata, Corriere Viaggi, Flickr]