Pasta: quando i sughi a crudo salvano la vita

Pasta: quando i sughi a crudo salvano la vita

Non so voi, ma io da quando c’è l’anticiclone africano sono dimagrita. Il fatto è che non cucino quasi più, soprattutto la pasta: scaldare l’acqua, cuocere gli spaghetti e fare il sugo, con l’afa che impazza, è veramente troppo.

Però c’è chi, in famiglia, si lamenta e quindi, volente o nolente, ogni tanto qualcosa mi tocca improvvisarlo.

Allora, scelgo formati a cottura rapida (sì, persino i fidelini!) e mi sto specializzando in sughi a crudo. Ecco i miei 5 blockbuster. Che hanno anche un altro vantaggio: fanno intiepidire la pasta (che, a dirla tutta, è buona pure lasciata lì per un po’ e mangiata fredda) e quindi potete portare in tavola piatti a temperature sopportabili.

Ecco le mie idee. Poi, come al solito, aspetto le vostre.

1. CRUDAIOLA TRASFORMISTA

Pomodori crudi

Il sugo di pomodori a dadini, lasciati marinare con olio e basilico, è senza dubbio un evergreen.

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Già che, comunque, sul fornello c’è un pentolone di acqua che bolle, i palati più schizzinosi possono scottare perini, marinda, piccadilly e compagnia per poi sbucciarli prima di spezzettarli più o meno finemente e condirli direttamente nella zuppiera di servizio.

Fra i miei ingredienti segreti, un giro di salsa di soia che svolge il suo ruolo di esaltatore di umami (sì, i pomodori hanno l’umami, ma questo è un altro post) rendendo il tutto ancor più delizioso. A chi piace il genere, naturalmente.

Al posto del basilico, scatenate pure la fantasia e aggiungete origano fresco o secco, maggiorana, melissa o erba cipollina, persino rucola se vi va.

Altra aggiunta gradita: una mozzarella fiordilatte tagliata a cubetti, lasciata scolare in un colino e unita solo dopo aver rimescolato pasta e pomodori, in modo che il calore sia appena accennato e non la faccia fondere.

La mozzarella vi pare scialba? Scaglie di parmigiano o ricotta salata grattugiata a filetti. Voilà.

2. TONNATA SUL TAGLIERE

tonno in scatola

Questa è l’evoluzione delle paste al tonno che in tanti avete fatto, probabilmente, ai tempi dell’università in preda agli attacchi di fame notturna. Gli ingredienti principali sono due: tonno sott’olio (il migliore che trovate) e cipollotto fresco.

Tritate finemente l’odoroso bulbo. Aggiungete se vi va un ciuffetto di prezzemolo e tritate anch’esso. Sgocciolate il pesce, trasferite sul tagliere e continuate a battere al coltello: otterrete una sorta di poltiglia, o di crema (dipende dai punti di vista).

Versatela nella ciotola, allungatela con olio fresco, pepate (il sale non serve) e, se volete una leggera nota acida, unite qualche goccia di limone, lime o aceto balsamico (pochissima roba, mi raccomando).

Al posto del pepe, potete provare il Tabasco. E prima di scolare la pasta tenete da parte una tazzina di acqua di cottura da aggiungere al condimento se fosse troppo gnucco. A casa c’è chi, alla fine, ci mette pure il grana.

3. FINTA PUTTANESCA

finta puttanesca

Mettete in una ciotolina d’acqua una bella manciata di capperi sotto sale. Pulite e diliscate un paio di acciughe, sotto sale anch’esse.

Private dell’anima e tritate grossolanamente uno spicchio d’aglio. Sgocciolate e strizzate i capperi e sminuzzateli col resto al coltello, o nel tritatutto, insieme a una dozzina di olive nere e a una punta di peperoncino fresco.

Mescolate con qualche cucchiaiata di ottima passata di pomodoro, meglio ancora se fatta in casa.

Olio extravergine. Pasta. Buona.

4. AGLIO E OLIO A FREDDO

Aglio e olio a freddo

Prendete un grosso spicchio d’aglio, tagliatelo a metà e strofinatelo su fondo e pareti della zuppiera, poi spremetelo con lo spremiaglio facendo cadere il ricavato nella medesima zuppiera.

Tritate finemente un peperoncino fresco, con o senza semi (vedete un po’ voi) e via, nella zuppiera.

Aggiungete il vostro miglior olio (a me in questo caso piace “pizzichino”) in quantità generosa e un pizzico di sale. Scolate la pasta, versatela nel tutto e mescolate. Una spruzzata di prezzemolo non guasta.

Vi pare poca roba?

Unite qualche filetto d’acciuga sott’olio o, se ne avete, un giro di colatura di alici (ma in caso, non mettete sale).

5. LIMONE E MENTA

Limone e menta

Questo è veramente il mio passepartout. Vi occorrono un bel limone grosso e un coltello affilato per affettarlo il più fine possibile.

Eliminate per bene tutti i semini e mettete le fette nella zuppiera.

Salate, aggiungete una manciata di foglie di menta spezzettate e il solito, abbondante, olio extravergine.

Se lo preparate un po’ in anticipo, sarà ancora più buono.
Se la menta vi pare troppo, usate il basilico.
Se volete intensificare il gusto dell’agrume, aggiungete anche una grattugiata fine fine di scorza.
Se vi manca un guizzo, strofinate la zuppiera con l’aglio come al punto 4.
Se, per un motivo che mi sfugge, avete da parte una piccola porzione avanzata di cozze o vongole sauté, è il momento di riciclarle.

Anticiclone, non vincerai.