Se non imparate a cucinare con la lavastoviglie adesso, dopo vi odierete profondamente

State per dirmi che del cucinare con la lavastoviglie già sapevate tutto da quando per andare ai laghi i milanesi non facevano l’autostrada, e anzi, lo sento, nei prossimi 5 minuti diventerò lo zimbello di voialtri fratelli dell’Internez. E’ che mica ci sono arrivato passando da Lisa Casali, la ragazza che cucina con la lavastoviglie, per questo sono in ritardo, ma da una folgorazione più recente: l’eccentrico professor Davide Cassi. Il quale, dall’alto del suo stato di mad genius ci concede che sì, la cottura è inconsueta, però i risultati sono garantiti con un valore aggiunto. Non evaporando, gusto e i nutrienti restano intrappolati negli alimenti.

Io direi due valori aggiunti, visto che si può cuocere sfruttando il lavaggio dei piatti sporchi, un bel risparmio di energia.

Se siete arrivati fin qui, e giustamente state chiedendo lumi sullo stato della mia salute mentale, dovete sapere che durante il lavaggio la lavastoviglie arriva a temperature variabili tra i 50 ai 70 °C, dipende dal programma scelto.

I litri d’acqua calda riversati sui sacchetti per il sottovuoto o i barattoli a chiusura ermetica contenenti il cibo (che non deve entrare in contatto con acqua e detersivo), lo cuociono grazie a un meccanismo di trasferimento del calore detto “a convezione”. Calore ottimale per certi alimenti, specie quelli che cuociono a temperature poco elevate ma prolungate nel tempo.

Dite la verità, vi ho incuriositi. State realizzando che questo non è un post sul fricchetonismo indie, e ora volete sapere cosa cucinare con la lavastoviglie. Tutte le verdure (appositamente tagliate), le uova, pesce e molluschi, anche preparazioni più complesse come il cous cous vegetariano. Non c’è neanche bisogno di sbattersi tanto, per trovare le ricette basta un giro su Google. E occhio, perché con la lavastoviglie è possibile cuocere a bassa temperatura, come va di moda adesso, senza possedere strumenti esoterici.

Per dire, se come dessert vi va l’idea della frutta in vasetto, scegliete la temperatura di cottura in base al programma per il lavaggio e fate come dicono qui.

Ora, dalla lettura del post si potrebbe evincere che aver scoperto l’esimio professor Cassi mi abbia trasformato nel Gran Cuoco della lavastoviglie, uno che è già passato per millemila cotture. Falso, ignominiosamente falso. Il vasetto pieno di frutta sarebbe anche pronto, è che mi manca il fegato per spingere PLAY.

Allora chiedo: voi l’avete già fatto? No, davvero, l’avete fatto veramente? E con quali risultati? Cioè, volete dirmi che avete avuto il coraggio di mangiare delle cose cotte nella lavastoviglie? Mai capitati degli incidenti? (Non oso pensare). E insomma… l’accendiamo?

[Crediti | Link: Vanity Fair, Spigoloso, Moebius, Il Gastronauta. Immagine: Davide Cassi, Massimo Bernardi]