Cibo di strada: come aprire un food truck a Londra, vendere pizza napoletana e vivere felici

Cibo di strada: come aprire un food truck a Londra, vendere pizza napoletana e vivere felici

Un Citroen HVan azzurro del 1974 con il marchio “Sud Italia – Pizza Napoletana”. Qualora la sorte avesse in mente per voi un viaggio a Londra nei prossimi mesi, tenete a mente questi dati e alla ricerca del cibo di strada, trovate il furgone vintage nelle piazze e nei mercati. Potrete assaggiare la prima pizza napoletana cotta nel forno a legna su quattro ruote. A Londra abbiamo detto, non a Napoli. Ebbene sì, con i cervelli anche le pizze fuggono dall’Italia.

La pizza napoletana ambulante è un’idea di due giovani italiani che si sono conosciuti tre anni fa lavorando in un ristorante di Londra, città dov’erano andati alla ricerca di un futuro migliore.

Bruno Scalise, trentacinque anni è un cuoco con esperienze di cucina professionale in Italia, Inghilterra, Brasile e Austria, Silvestro Morlando, venticinque anni, sino ad allora aveva fatto qualche lavoretto saltuario.

Insieme intuiscono che il momento è propizio per aprire un food truck nella città che per i giovani italiani è diventata la mecca delle opportunità.

Comprano il furgone, lo allestiscono con forno a legna, frigorifero e impastatrice (forse anche una calamita di San Gennaro), si insediano in un mercato frequentato pagando un affitto settimanale. Il loro Citroen HVan azzurro diventa in breve sinonimo di “pizza napoletana on the go”.

Sud Italia pizza napoletana, furgone, londra

Sud Italia pizza napoletana, furgone, londra

Abbiamo provato tutte le pizzerie che figurano nella top 10, ci informavamo sugli ingredienti, misuravamo la temperatura con il termometro. Siamo giusti alla conclusione che nessuno cucinava la vera pizza napoletana. Abbiamo studiato impasto e cottura, selezionato ingredienti Dop e l’abbiamo fatto noi.” – spiegano i due ragazzi.

La vendiamo per strada a causa degli affitti stratosferici di Londra. Il furgone è costato 20mila euro più l’allestimento

Studiare, buttarsi e raggiungere lo scopo. Bruno e Silvestro l’hanno fatto e stanno conquistando Londra.

Cosa è meglio di una pizza napoletana cotta nel forno a legna e farcita con ingredienti freschi goduta direttamente nel mercato di Old Spitalfields?

“Margherita”, “Ciabotto”, il terribile itaglianismo “Salami” e pure “Pino Daniele” sono i nomi scritti nella lavagnetta per identificare le pizze che escono dal forno mobile al ritmo di circa 1000 a settimana. Un piccolo successo che ha permesso a Bruno e Silvestro di acquistare un secondo furgone per espandere il business.

Sud Italia pizza napoletana, furgone, londra

Sud Italia pizza napoletana, furgone, londra

Bene, ora, dopo tanto sognare a occhi aperti, è il momento di darsi da fare.

Vi abbiamo già spiegato quali sono i passi per aprire un food truck in Italia; più che “passi” si tratta di inciampi, visto il peso ferale della burocrazia italiana che riuscirebbe ad ammazzare qualunque entusiasmo.

La soluzione è dietro l’angolo, anzi, oltre la manica: fare propria la lezione dei due pizzaioli motorizzati e puntare alla conquista di Londra. Prima di immaginarvi alla guida di un’apecar per le strade della capitale inglese con London Calling dei Clash a palla, abbassate il volume e sentite qui: aprire un food truck o un banco da street food a Londra richiede pochi e semplici passi.

  1. Registrarsi come lavoratore autonomo o come società a responsabilità limitata;
  2. Registrare il proprio business presso l’autorità locale – nel caso di Londra facendo riferimento al distretto in cui opererete – compilando un modulo almeno 28 giorni prima del via per ottenere il Food Hygiene Rating, una sorta di licenza sanitaria.
  3. Dotarsi di un’assicurazione per la responsabilità civile, e – se utilizzati – certificato di sicurezza per il gas e Pat Test per l’elettricità.

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A questo punto si cerca e si affitta il proprio spazio pubblico, avendo cura di sceglierlo tra tra i più frequentati (a Old Spitalfields, il mercato del furgone di Bruno e Silvestro, nei weekend arrivano 60.000 persone) con costi stimabili in media sui 400 euro a settimana.

Punto di riferimento per lo street food londinese è la The Nationwide Caterers Association, dove si trovano molte informazioni utili per svolgere l’attività.

Ora non avete più scuse. Food Truck Calling: il cibo da strada sta chiamando.

[Crediti | Link: Millionaire/Facebook, Dissapore, Sognando Londra. Immagini: Millionaire, Londra-Italia]