Il web vuole comprare pasta Rummo ma il pastificio non ne sa niente

Il web vuole comprare pasta Rummo ma il pastificio non ne sa niente

Il Pastificio Rummo e il Sannio intero si ritrovano ancora a fare la conta dei danni, con una pioggia che accenna di poco a diminuire di intensità. Le associazioni di volontariato locali e regionali organizzano quotidianamente spedizioni verso Benevento, portando generi di conforto e, soprattutto, presenza e braccia per spalare via il fango. In questi casi drammatici, la viralità del web gioca una parte importante: in poche ore, l’hashtag #saverummo conta più di novantamila aderenti tra foto, condivisioni, esperienze personali. 

Significativo il gesto del ristorante Era ora, di Palma Campania, che acquista ben quaranta chili di pasta per declinarla nelle sue ricette.

C’è anche chi, malizioso, grida all’operazione marketing, prontamente smentita dai vertici dell’azienda. Attraverso un’intervista al Corriere, l’ufficio stampa rende nota la completa estraneità alle campagne che in queste ore fanno il tam tam in giro per il web.  Lo slogan L’acqua non ci ha mai rammollito ha travalicato distanze e diversità di pensiero, sui social ha provocato un fioccare di solidarietà commovente ma l’azienda non ne sa niente, perché al momento è senza elettricità e senza internet.

Qualcuno spieghi ai maliziosi che no, durante una tragedia non c’è tempo e nemmeno modo di dedicarsi al marketing.

manifesto pasta rummo

Dal web, però, emergono anche voci di dissenso riguardo le modalità della campagna. Non basta, dicono, acquistare pasta per la quale i profitti sono già stati ricavati: bisogna fare di più. E la macchina del crowdfounding olia gli ingranaggi e si mette in moto: servono fondi per i centocinquanta artigiani della pasta al momento senza lavoro.

Il web, ancora una volta, mostra il lato solidale, di cooperazione.

A poco più di due giorni dal disastro ambientale che ha colpito il Sannio, si fa la conta dei danni. Quelli più gravi sembrano riportati dai macchinari, dagli apparati elettrici, dai magazzini allagati. Poche menzioni alle derrate e al prodotto finito perso. Il Pastificio non si perde d’animo, conta di rimettersi in piedi quanto prima, in previsione delle festività di Natale e dell’inverno.

C’è necessità di guardare avanti, quando quello che si è costruito finora sembra perduto. Ma sono fatti di pasta buona, la pasta loro: #saverummo, più forte che mai.

[Crediti | Link: Corriere.it, Indiegogo, immagine: Corriere]