Mappa del panino americano in 12 hot dog

Mappa del panino americano in 12 hot dog

L’America paninara, quella vera, vista attraverso i suoi sandwich più celebri.

Un simbolo bistrattato, ma attenzione: quasi tutte le ricette derivano dalla commistione, unica nel suo genere, di gusti e tradizioni diverse. Il celeberrimo melting pot americano. Anni di ondate migratorie da tutto il mondo che hanno contribuito, molto democraticamente, alla creazione del piatto che più pop non si può.

Lobster roll

Lobster Roll – New England: mai sentito parlare delle aragoste del Maine? Cavoli, Jessica Fletcher (La signora in giallo) e il suo amico Seth ne facevano grasse scorpacciate.

In particolare nella versione Lobster Roll: carne freschissima di aragosta, affogata nel burro e servita in pane da hot dog. Altre versioni prevedono la maionese al posto del burro, e uno spruzzo di succo di limone.

Beef on weck

Beef on weck – Buffalo: una rosetta di nobili dimensioni (che qui si chiama kummelweck roll, ossia una pagnotta spolverata di sale kosher e semi di cumino) farcita di roast beef tagliato sul momento, e bagnato dalla sua salsa di cottura.

In accompagnamento con french fries, cetrioli sotto’aceto e cren.

Hot pastrami

Hot pastrami – Deli: numerose le versioni di questo sandwich, che però  solo a New York, e in particolare nel Lower East Side, assurge a panino simbolo della cucina ebraica. Migliaia di delicatessen nella Grande Mela propongono la loro versione di pastrami.

Ci sono però delle linee guida: petto e girello di manzo o vitello, frollatura in salamoia (le spezie previste in genere sono coriandolo, paprika, semi di senape…) e affumicatura. La più classica delle versioni è il pastrami on rye, cioè servito con il pane di segale.

Cheese steak

Cheesesteak – Philadelphia: tradizione vuole che questo panino sia stato inventato dall’italoamericano Pat Olivieri, negli anni Venti. Filoncino di pane simil-baguette, ma più croccante, carne di manzo grigliata e tagliata sottile, formaggio fuso.

Il Philly’s sandwich rimane fedele alle sue origini: si consuma per strada, gironzolando per il mercato italiano.

Hoagie

Hoagie – Delaware Valley: avete un paninaro di fiducia? Quello a cui chiedere senza esitazioni di sorta, un panino “con TUTTO”? Ecco, nella valle del Delaware esiste una pratica simile: l’hoagie sandwich.

Inventato dagli operai italiani che lavoravano nel gigantesco cantiere navale di Philadelphia durante la Prima Guerra Mondiale, chiamato anche Hog Island, da qui hoagie. Altri nomi, altre storie: submarine sandwich, hero, grinder, …

Cuban sandwich

Cuban sandwich – Florida: dal nome si intuisce l’origine, no? Fatto rigorosamente con pane cubano (simile all’impasto del francese), questo sandwich è una variazione sul tema “ham&cheese”. Prevede prosciutto, arrosto di maiale, formaggio svizzero (in genere emmental), cetriolini e mostarda.

Nasce come panino per la working class delle prime comunità cubane immigrate in Florida, a Key West, Tampa, … che l’hanno poi “importato” anche a Miami.

Ham biscuit

Ham biscuit – “Southern foodways”: i biscotti hanno un posto speciale nella cucina “sudista” americana. In particolare, gli ham biscuits appartengono all’immaginario collettivo del cibo conviviale: in Virginia un matrimonio non è degno di essere definito tale, se mancano questi teneri biscotti di pasta salata farciti di prosciutto.

Hot brown

Hot Brown – Kentucky: questo sandwich, inventato nel 1926 dallo chef del Brown Hotel di Louisville, è una variante del crostino gallese.  In sostanza: bruschetta di tacchino e bacon, coperti da una buona dose di salsa mornay (tipo di besciamella con tanto tanto formaggio), gratinati al forno.

Una versione più recente prevede anche fette di pomodoro fresco sopra la salsa.

Po boy

Po Boy – New Orleans: ci sono molte varianti di questo sandwich, almeno tante quante le teorie sull’origine del suo nome. La farcitura può andare dal comune ham&cheese, fino alle ostriche fritte bagnate col sugo dell’arrosto. C’è un unico comun denominatore: la baguette di New Orleans (croccante fuori, cuore morbido, non a caso: the fluffy bread).

Sul nome, l’ipotesi più accreditata è la derivazione da “poor boys”, espressione affettuosa con cui ci si riferiva agli scioperanti del settore automobilistico, agli inizi del secolo scorso.

Tenderloin

Tenderloin – Indiana: simile alla nostra “orecchia di elefante”, ma in versione panino. In origine il taglio da usare era, lo dice il nome, la lonza. In realtà, basta che sia una fettina maiale, ben battuta, impanata e fritta.

Servita in una pagnotta tonda, insieme a cetrioli, mostarda e cipolle.

Loose meats

Loosemeats – Iowa: macinato di manzo, stufato con cipolle e servito in pane tondo e morbido, insieme al ketchup. Il tavern sandwich (primo nome) è nato negli anni Venti, nel Missouri. Poco dopo la catena di ristoranti “Maid-Rite” l’ha inserito nei suoi menù, con il nome di loosemeats.

Quindi ora tavern sandwich, loosemeats e maid-ride (per metonimia) convivono e indicano tutti e tre lo stesso panino.

French dip

French Dip – California: come immaginerete, nessuna traccia del french dip nella gastronomia tradizionale francese. Il nome deriverebbe dal tipo di pane impiegato, ossia la classica baguette, farcita di spezzatino di manzo.

Dettaglio fondamentale: il french dip deve essere servito con una ciotola di sugo dell’arrosto, alle brutte con brodo di manzo, in cui poter inzuppare il panino. Patatine fritte opzionali.

[Crediti | Immagini: Foto di copertina: Liz Barkley, Flickr/Coolwatt, Flickr/Marie Z. Dunn, Flickr/Maribel Rickard, Flickr/trpnblies7, Flickr/Elissa Lerma, Flickr/Spektrograf, Flickr/Josh Skidmore, Flickr/Carolyn McCaffrey StalnakerFlickr/vi huang, Flickr/Carolyn McCaffrey Stalnaker, Flickr/Walker the Texas Ranger, Flickr/Mike Perry]