Poi dice che la satira è morta, provateci voi a parodiare il divieto di foie gras

Poi dice che la satira è morta, provateci voi a parodiare il divieto di foie gras

Le ragioni etiche per non mangiare foie gras –dal primo luglio ogni commercio o consumo del fegato più prelibato del mondo verrà punito, in California, con una multa di 1000 dollari— sono ovvie: oche e anatre vengono nutrite crudelmente, il grano necessario potrebbe essere usato per chi muore di fame e mangiando animali si è complici di un atto omicida.

Ad eccezione dell’ultimo argomento, però, nessuno degli aspetti elencati è implicito nell’atto del mangiare foie gras, pertanto mangiarlo in certe circostanze può essere etico e in altre no (non tutti i produttori ingozzano le oche con lunghi tubi conficcati in gola, informatevi sui metodi dello spagnolo Pateria de Sousa o dell’americano La Belle Farms). Lo stesso vale per il mangiare verdure. Tofu e grano possono essere coltivati in condizioni etiche o non etiche.

Questo per ribadire che l’etica non è prerogativa dei vegetariani, e gli intransigenti animalisti californiani dovrebbero protestare con la stessa veemenza anche per altri maltrattamenti.

Il galletto per il cappone di fine anno viene brutalmente sottoposto a castrazione.
Le aragoste si buttano vive nell’acqua bollente.
Le galline ovaiole vivono in spazi così angusti da non riuscire neanche girare su se stesse.
In Cina, per la tradizionale zuppa tagliano le pinne agli squali da vivi, poi li ributtano in acqua ancora sanguinanti.
Vogliamo parlare dei maiali o degli animali da macello?

Ma questa cosa qui preferirei non averla scritta, rinvigoriti dalla vittoria gli oppositori californiani potrebbero ritenere il fegato grasso solo l’antipasto. Magari spalleggiati dai colleghi di astinenza italiani, che è il caso di ricordare –come lamenta oggi Gianfranco Vissani– hanno già privato gli chef dei datteri di mare e le beccacce. E nessuno mi toglie dalla testa che in questa ennesima sfida carnivori-animalisti ci sia una forma di protezionismo gastronomico da parte degli americani.

Ultima cosa che volevo dire: se è vero che il foie gras è al primo posto tra le tentazioni più comuni dei vegetariani, il pollo di Bresse farcito col fegato grasso è tra quelli che conosco, il migliore surrogato della felicità.

[Crediti | Dissapore, Vanity Food, immagine: Flickr/speeds_uk]