Smettiamola di sabotare le nostre zuppe: 10 consigli per non farlo più

Smettiamola di sabotare le nostre zuppe: 10 consigli per non farlo più

Gennaio finisce, la neve arriva (insieme al terrorismo meteo) e i giorni della merla chiamano pasti caldi. Insomma, abbiamo un pretesto per imbottirci giorno e notte di zuppe e zuppette. Calde, confortevoli e cremose. Come non amarle! Anche per la loro quota di verdure sane; così il nostro grillo parlante interiore salutista non ci ammorba per un po’.

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Attenzione però, la zuppa è un piatto semplice da cucinare, centrato sulla bontà dei pochi ingredienti, ma può essere insidioso. Non richiede particolari abilità tecniche, ma è facile incappare in alcuni errori, fatali per la buona riuscita della vostra prelibatezza, indispensabili da correggere, per poter gustare la migliore zuppa che abbiate mai cucinato.

Ecco allora che ci viene in soccorso una serie di preziosi suggerimenti, anzi, chiamiamoli imperativi.

Brodo fatto in casa

1) USATE IL BRODO FATTO IN CASA.

Non fate i barbari! Il vero sapore di una buona zuppa arriva dal brodo. Come potete pretendere di mangiare un piatto saporito usando scorciatoie industriali? Non serve molto a fare un buon brodo. Prendete il pentolone modello esercito così vi levate il pensiero una volta e sotto con il congelatore.

pasta o riso

2) NON AGGIUNGETE LA PASTA O IL RISO TROPPO PRESTO

A meno che, per motivi ignoti alla modernità non siate fan sfegatati del molliccio. Io però lo escludo, o almeno ve lo chiedo dal profondo del cuore, specie se usate riscaldarla nuovamente il giorno dopo. 10 minuti di cottura saranno sufficienti.

bollire

3) NON FATELA BOLLIRE

La zuppa non va fatta bollire, ma solo lentamente e cautamente sobbollire. Sofismo da gastrofighetto? Anche no. Solo con il controllo della temperatura si consente di rilasciare i sapori degli ingredienti, il che garantisce un ottimo risultato. Provare per credere.

 

brodo 2

4) NON LESINATE IL BRODO

La zuppa troppo fitta è masticabile e irricevibile. Cosa vi costa fare un po’ più di brodo! Cucinando una zuppa, gli ingredienti tenderanno ad assorbirlo, alcuni più di altri, quindi è consigliabile prepararne un po’ di più rispetto a quello preventivato.

ingredienti

5) NON AGGIUNGETE TUTTI GLI INGREDIENTI NELLO STESSO MOMENTO

Solitamente gli ingredienti di una zuppa richiedono diversi tempi di cottura. I fagioli, le lenticchie, le verdure più dure, dovrebbero essere aggiunti all’inizio, mentre le verdure più morbide verso la metà (alcune anche alla fine). Pare ovvio ma ho visto cose…

salare

6) ASPETTATE LA FINE PER SALARE

Salando all’inizio della cottura, vi assicurate una zuppa troppo salata. Questo perché il brodo e gli altri ingredienti tendono a rilasciare i sali minerali e interpretano già il ruolo di “insaporitori”. Aspettate la fine della cottura, assaggiando prima e valutando il sapore.

 

amore

7) METTETECI AMORE

Prendersi del tempo, scegliere gli ingredienti giusti, seguire le regole e le tempistiche della cottura, sono atti d’amore nei confronti della vostra zuppa. E lei vi ripagherà. Generosamente.

 

olio padella

8) OCCHIO ALLA TEMPERATURA DELL’OLIO

Non cominciate a tagliare le verdure dopo aver messo l’olio in padella perché siete fighi, veloci e affettate alla velocità di un telechef (Simone Rugiati?). Se lo vedete fumare avete drammaticamente esagerato: l’olio prenderà una sapore sgradevole, ma potrebbe diventare anche dannoso per la vostra salute. “Colpa” degli antiossidanti che contiene.

peperoncino

9) NON ESAGERATE CON IL PICCANTE

State facendo una zuppa, non un’arrabbiata. Perché devastarla con il piccante. Avete già esagerato? Niente paura! Se avete messo troppo peperoncino, attenuare l’eccesso di piccante aggiungendo una sostanza acida che ne annulli l’effetto: il limone ad esempio o lo yogurt, l’ananas o l’aceto.

Alga Kombu

10) USATE L’ALGA KOMBU

Quando met​tete in ammollo i legumi, provate ad aggiun​gere all’acqua un pez​zetto di alga kombu che potete usare anche durante la cot​tura. Il risul​tato? Dei legumi più dige​ri​bili.

[Crediti | Link: Huffington Post | Immagini: Happyolks, Huffington Post, Flickr/Matteo BaloccoFilippobour3]