Le migliori granite di Catania: non avrai altra guida al di fuori di questa

La granita è una vera istituzione a Catania. Ma trovare le 10 più buone, diverse per tipo e per gusto, non è così semplice, Ecco perché abbiamo preparato questa indispensabile guida alle migliori granite della città etnea

Le migliori granite di Catania: non avrai altra guida al di fuori di questa

Ci scusino i catanesi se siamo in ritardo. Sappiamo della loro abitudine di rimpiazzare la maglia della salute con bermuda e t-shirt al primo raggio di sole marzolino, e via al mare. Finalmente.

Per gli abitanti della città etnea il “fiorir di primavera” che tanti versi ispirati ha indotto nei cuori sensibili proprio non esiste. Si passa dall’inverno alla calda estate.

Che poi fuori ci siano ancora 10 gradi e le tempeste di stagione poco importa. Non lo ammetteranno mai, per loro è già estate. Cioè tempo di granite.

Ecco allora la nostra guida alle 10 migliori granite di Catania, provincia compresa. Ce ne sono per tutti i gusti, di tutti i tipi.

1) BAR LA TIMPA – SANTA MARIA LA SCALA

Spremitura a mano
Chi è stato il primo a scoprire la granita della zia Tanina, insomma il bar della Timpa di Santa Maria la Scala? Su questo posto, su questa donna splendida, si dovrebbe scrivere un libro, e in fretta.

Bar La Timpa Santa Maria la Scala

Un semplice bar che più anonimo non si potrebbe, in una microscopica frazione sotto la “timpa”, costone lavico dalla natura selvaggia, incantevole e silenziosa.

Quando si parla di sostanza, di un posto dove l’apparenza non entra ma neanche di striscio, il bar La Timpa non lo batte nessuno. Proviamo a spiegare qualcosa di più.

Capelli grigi un po’ trasandati e legati alla buona, con l’immancabile fadale. Sempre affaccendata, con le mani che non si stancano mai di impastare la frutta delle granite. E ricominciare da capo.

Zia Tanina - Bar La Timpa - Santa Maria la Scala

Lei, in apparenza più anziana di quel che davvero è, potrebbe anche non darvi la granita, per lo meno non in tutti i gusti disponibili.

Alcuni li tiene nascosti dagli sguardi indiscreti coprendo i pozzetti del banco frigo con la carta stagnola.

Bar La Timpa di Santa Maria la Scala

Doppioni sono!”, è la sbrigativa risposta per il malcapitato che ha la ventura di chiedere cosa si nasconde sotto. Il messaggio è scritto a chiare lettere. Non fare domande. Stop.

Ma attenzione, non è una macchietta. Chi pensa di deridere questa donna siciliana d’altri tempi, di grande intelligenza, dalla battuta salace e pronta, verrà fulminato all’istante.

Se invece, per qualche fortunata congiunzione astrale entrate nelle sue grazie, vi farà sentire coccolati, chiamandovi ‘gioia’, e concedervi le sue migliori specialità come farebbe la nonna che vi ha cresciuti.

Sedendo ai tavoli non chiedetevi chi vi servirà, potrebbe essere un vicino di casa, un abitante del luogo, un parente della numerosa famiglia, o un po’ uno e un po’ l’altro.

Solo bicchieri di carta, raramente di vetro, come se il sapore vero non avesse bisogno di materiali importanti. Quello piccolo, da caffè, dal costo di un euro, potrà pure bastarvi, colmo com’è.

Granita pesca del Bar La Timpa - Santa Maria la Scala

Granita mandorla Bar La Timpa Santa Maria la Scala

Gusti: quelli che la sorte e la benevolenza della zia Tanina vorranno farvi scoprire. Strepitosi pesca, banana, arancia rossa, mandorla e lampone (che proviene da una coltivazione del marito “quannu non c’è troppu cauru”).

Tutti preparati a mano senza nessun macchinario, neanche lo spremiagrumi per il limone.

La sera passando da Santa Maria La Scala, quando i pochi abitanti del borgo marinaro vanno a dormire, la troverete seduta davanti al tavolo del suo bar, con la granita appena consumata, a fissare il vuoto, mentre si sostiene il volto stanco con la mano, in una delle cartoline siciliane più affascinanti.

2) BAR MUSUMECI – RANDAZZO

La ricerca della granita perfetta

Randazzo possiede tre doni: l’eleganza austera della città normanna, una sovrannaturale frescura estiva e la granita di Giovanna Musumeci.

Per equilibrio è superiore a qualunque altra in Sicilia. Equilibrio tra gli ingredienti, calcolato di giustezza in ogni gusto. Equilibrio ancora più millimetrico tra la freschezza originale della granita e quel pizzico di cremosità in più che conferisce la polpa della frutta.

Un vero miracolo.

Granita Musumeci Bar Musumeci Randazzo

Giovanna Musumeci, figlia di Santo, maestro gelatiere presente nella classifica di Dissapore fin dalla prima edizione, conduce una ricerca personale sulla granita perfetta.

Laureata in economia e commercio, con la giusta dose di umiltà e una naturale affezione per i suoi luoghi, e per i prodotti locali, è instancabile. Un vulcano vero.

Bar Musumeci Randazzo

Bar Musumeci a Randazzo

Gusterete la granita nella piccola piazza Santa Maria, davanti alla Basilica del XIII secolo di stile normanno-svevo.

Gusti consigliati: fragola, fatta con fragole e fragoline di bosco, dal colore vivo e sapore inequivocabile. La “mastrantonia” fatta solo nel mese di giugno con le omonime ciliegie di S.Alfio, piccolo paesino etneo, e la granita alle pesche.

Granita alla Pesca del Bar Musumeci Randazzo

Da  elogiare anche la granita al pistacchio, nemmeno quella della vicina Bronte, la granita della “Caffetteria Luca“, ritenuta tra le migliori, può reggere il confronto.

Granita al Limone Bar Musumeci - Randazzo

Infine la granita al limone: così, come non l’avete mai mangiata. Il gusto alterna l’aspro dell’agrume, la dolcezza e un superlativo tocco di amarognolo che proviene dall’infusione delle bucce dei limoni.

3) BAR ALECCI – GRAVINA DI CATANIA

La sveglia a colazione
Trovate il bar Alecci in una via trafficata di Gravina, piccolo paese un tempo terra di agrumi, ormai inglobato nella città etnea come un normale quartiere.

Il titolare, il signor Alecci, così come l’eterna Cinquecento posteggiata fuori, vi accolgono dalle prime ore del mattino con uno squillante saluto, assegnando titoli a caso (Avvocato! Dottoressa! Direttore! a seconda del momento o delle situazioni).

Bar Alecci a Gravina di Catania

Nel primo pomeriggio invece, quando la situazione è più calma, il tono squillante si adatta diventando uno suadente ‘Buon pomeriggio signori‘.

Affollato durante la stagione estiva a causa delle, va da sé,meravigliose granite, invade la via intera con il profumo delle briosce sempre calde. Inutile resistere.

Granita al pistacchio - Bar Alecci - Gravina di Catania

Granita ai Gelsi - Bar Alecci - Gravina di Catania

Gusti consigliati: gelsi, pistacchio, mandorla e cioccolato.

4) ZZU ORAZIO E LA LAPA – ACI TREZZA

La granita nel cuore della notte
Una menzione a parte merita questa “lapa” che esiste da 60 anni, e che da 27 appartiene allo “Zzu Orazio”, sempre in giro per vendere le sue granite, in sosta durante la notte di fronte al mercato ittico di Acitrezza.

Mercato Ittico di Acitrezza

Nella piccola piazzola il silenzio notturno è interrotto dallo scarico del pesce e dalle grida dei venditori, un via vai di uomini che sollevano tonni e pesci spada dai dieci ai cinquanta chili, e le cassette colme di sarde o di masculine.

zzu orazio acitrezza

Ma siamo anche nella zona dove sosta la movida catanese.

Per questo i clienti dello zzu Orazio si dividono in una bizzarra mescolanza: giovanotti impomatati che terminano con una granita la notte in discoteca, a volte un po’ ubriachi, e rudi uomini sporchi di sangue del pesce che hanno appena spezzettato in tranci.

Zzu Orazio al Mercato Ittico Acitrezza

La granita ha il sapore di quella che i siciliani, oggi quarantenni, gustavano da bambini. La granita delle “lape“, che giravano e girano ancora suonando il fischietto per annunciarsi, e riponendo le granite nei “panari” calati dai balconi.

I gusti migliori sono i gelsi e il limone, l’orario preferibile è alle 3:00 del mattino, quando al mercato arriva il pesce migliore e le briosce servite dallo Zu Orazio sono ancora calde.

5) CAFE SOLAIRE – ACITREZZA

Ancora Acitrezza nella nostra classifica, per una gelateria che ha conquistato il cuore di molti catanesi.

Cafe Solaire di Acitrezza

Esattamente di fronte l’isola Lachea, di cui si apprezza la vista piacevole, la gelateria Caffè Solaire è un locale piccolo e semplice.

Ottima la broscia con il tuppo, sfornata sempre calda.

Brioscia Cafe Solaire - Acitrezza

Tra i gusti consigliati la granita ai fichi (ma solo ad agosto, nel periodo di raccolta del frutto), la granita al melone cantalupo, per chi ne ama il sapore dolce, e la granita al caffè.

Granita Pesca - Cafe Solaire - Acitrezza

Granita Cantalupo - Cafe Solaire - Acitrezza

6) GIARRE – CHIOSCO LITTLE ROBERT

A Giarre il livello medio delle granite è elevato. Nel posto migliore, un grande chiosco in legno nel quartiere “Funnacu Baruni” (il fondo agricolo del barone) alla fine della via principale, si fa una granita al limone verdello eccezionale.

Bar Little Robert - Giarre

Bar Little Robert - Giarre

Il limone verdello è un frutto molto dissetante raccolto da maggio a settembre nelle zone che vanno da Acireale a Fiumefreddo: Giarre sta nel mezzo.

La buccia è di colore verde chiaro, la polpa è meno succosa del normale e assai aspra.

Caratteristica che resta intatta nella granita per la presenza delle piccole scorzette che la colorano, e che grazie al retrogusto amarognolo ne bilanciano la dolcezza. Una granita che ricorda una rinfrescante limonata, e che viene fatta con la stessa ricetta da due generazioni.

Granita Limone Verdello - Bar Little Robert - Giarre

Se ci andate portate delle banconote da cinque o dieci euro, il titolare non accetta altro. “A causa dei falsari” spiega, ma senza troppo astio: “anche loro devono lavorare”.

7) C&G – GRANITA AL CIOCCOLATO

Cioccolato, gelato, e pure granita. A Catania l’apertura del locale, avvenuta qualche anno fa, ha rappresentato una piccola svolta. C&G ha portato in città una conoscenza maggiore e tutta la delizia del cioccolato.

CeG - Catania

C&G - Catania

C&G - Catania

Ambiente moderno, bianco e nero che dominano, marchio riconoscibile, scenografica presentazione della granita dal gusto deciso del cioccolato.

Granita al cioccolato - C&G - Catania

8) SAVIA – CATANIA

Un classico che non tramonta. Al centro di Catania, tra via Etnea e via Umberto nel salotto buono della città Savia è un brulicare continuo di persone.

Una volta faceva la migliore granita di Catania. Un punto di riferimento. Oggi, detta ancora legge in centro, specie per la granita alla fragola, con qualche rimpianto dei catanesi a causa della chiusura per ferie a giugno/luglio.

9) CAFE CIPRIANI – ACIREALE

Nelle gelaterie di Acireale potrebbero capitarvi gusti stravaganti per via della Nivarata, manifestazione che ogni anno premia la migliore granita “originale”. Consentiteci, saranno anche più o meno condivisibili, ma rischiano di snaturare l’essenza della granita, ovvero la semplicità.

L’elegante e rinomato Cafè Cipriani, di fronte alla bellissima chiesa di San Sebastiano, oltre ai classici gusti serve la granita “Regno delle due Sicilie”, un vero babà trasformato in granita.

Cafe Cipriani - Acireale

Un’idea per golosi, con la sua bella consistenza, di certo né leggera né rinfrescante.

10) BAR KENNEDY – ACIREALE

In una zona di Acireale meno barocca e centrale di altre trovate il Bar Kennedy, attrezzato con una grande veranda e frequentato a ogni ora.

Lasciate perdere la granita “pan di stelle”, specialità del posto, e optate per i gusti freschi e naturali.

Bar Kennedy - Acireale

Bar Kennedy - Acireale

Da provare: granita al caffè, che nell’opinione dei gelatieri esperti resta tra le meno semplici da preparare, al pistacchio e ai gelsi

A pochi metri di distanza c’è la gelateria “Nevaroli Condorelli”, aperta dal figlio del proprietario dello storico bar acese.

I Nevaroli - Acireale

I Nevaroli - Acireale

Marchio a suo modo storico ma ambientazione moderna per l’amata granita, rivisitata anche nei gusti, non sempre riusciti.

Se proprio vogliamo segnalare un gusto originale, meglio allora la “mandorla araba” del bar San Domenico.

Granita Mandorla araba Bar San Domenico - Acireale

L’aggiunta alla mandorla dell’anice stellato rende la granita più fresca, la spolverata di cannella richiama un binomio sempre presente nella pasticceria siciliana.

[CREDIT – PH. ALFIO BONINA – ORAZIO ESPOSITO]