Bari e dintorni: 10 trattorie senza rivali

Bari e dintorni: 10 trattorie senza rivali

Si mangia bene. Poche volte si spendono più di 30 €. Magari non tutte sono trattorie nel senso ortodosso del termine. Se vogliamo per forza etichettare in una lista come questa convivono osterie romantiche e fumose, emanazione diretta di quelle bolognesi che Francesco Guccini cantava 40 anni fa, wine bar con il bernoccolo della cucina e taverne conviviali che sconfinano en plein air, posti ideali per sottrarsi alla dittatura dei bar con i loro piattini riscaldati.

Abusando della consueta complicità de “I Cento, guide al top e al pop dei ristoranti“, in vista del 2 Giugno, ponte lungo per milioni d’italiani, dopo RomaFirenze e Genova, oggi mettiamo insieme 10 soste nella Bari autentica e qualche volta nei dintorni che vi regaleranno benessere e ampia soddisfazione gastronomica.    

A’ CR’JANZ

A crianz, bari

Via Gotto 22, Putignano (BA)

I baresi lo sanno, nella trattoria aperta da Rino Barletta con Stefano D’Onghia, che si è poi spostato all’Osteria Botteghe Antiche, apoteosi della cucina pugliese con gli strascinati di grano arso pomodorini e funghi carboncelli, le orecchiette con cime di rapa, e poi lampascioni, mozzarelle e ricottine a ribadire l’identità regionale del menu con molti prodotti dei presìdi Slow Food, si va anche per mangiare la carne d’asino.

La pignata è un antico recipiente di coccio tenuto sopra il fuoco del camino che lentamente intenerisce la carne mentre gli ortaggi rilasciano i profumi.

Quando il cuoco toglie il coperchio e gli odori si propagano per la sala rustico-elegante, con l’intonaco bianco che scopre i vecchi mattoni, i tavoli e le sedie in legno decappato, l’acquolina sale e l’assaggio dell’asino cotto nella pignata si fa compulsivo.

Prezzo medio: 30 €.

BINA RISTORANTE

Bina Ristorante, locorotondo

Via Dottor Recchia 45-50 Locorotondo (BA)

Un rilassante locale in pietra restaurato con cura e tirato a lucido in Valle d’Itria, zona dove andare e tornare ad ogni vacanza pugliese. Per essere precisi si trova proprio nel centro di Locorotondo, dove è rinomato per il glorioso antipasto gourmet da 10 portate che sintetizzare (?!) in una sola portata il meglio della Puglia a tavola.

Capocollo di Martina Franca, formaggi e latticini provenienti dalle masserie vicine, i profumati ortaggi fatti in casa, ce n’è per soddisfare gli appetiti più robusti.

Non vi basta? Saziatevi con le caserecce con salsiccia a punta di coltello della Murgia e un bicchiere di quello buono anche al calice, o le millefoglie di zucchine con provola fumè, per chiudere poi con lo spumone della tradizione.

Prezzo medio: 25 €.

L’ANTICA LOCANDA

L'Antica Locanda, Noci

Via Spirito Santo 49, Noci

Si potrebbero perdere ore a decantare le virtù di Pasquale Fatalino, proprietario e cuoco del ristorante oltre che protagonista assoluto della gastronomia locale, che senza di lui sarebbe più povera. Ma a raccontare i suoi piatti facciamo prima.

Si mangia nella piazzetta del centro storico tra case, chiese e stradine perdendosi (e ritrovandosi) nei formaggi locali serviti come antipasto: primo sale e treccina di mozzarella, oppure nei lampascioni fritti annaffiati con un un velo di vin cotto, e se ci stanno anche i funghi cardoncelli gratinati.

I Cavatelli Terra Madre fatti a mano col grano duro del Senatore Cappelli, richiestissimi, sono l’orgoglio di Fatalino, li condisce con i pomodorini conservati appesi durante l’inverno, la cipolla rossa di Acquaviva, appoggiando tutto su un purè di fave emblema della cultura contadina.

Prezzo medio: 35 €.

LA UASCEZZE

La Uascezze, Bari

Vico Corsioli 2-3

Preparatevi: dopo aver cenato qui ci sono tre cose che non scorderete più. La prima: i tavoloni di legno sparsi per i vicoli incantati della città vecchia. Poi, quella parola in dialetto incisa nell’insegna, La Uascezza, che significa gozzoviglia, festa godereccia, e che rende perfettamente la dimesione conviviale del locale. L’ultima è la ricotta forte, o meglio “squant”, un boccone di Puglia vero e piccante per palati allenati.

C’è altro ovviamente, dal maestoso tagliere con salumi, salsicce d’asino, bufaline accompagnate dalla focaccia barese alla tiella patate, cozze e zucchine (reato?), una bella selezione di vini e birre artigianali, tutto senza ricarichi eccessivi nella pienezza della formula low cost che tanto amare fa questo posto fortunato dai giovani baresi.

Prezzo medio: 20/25 €.

OSTERIA BOTTEGHE ANTICHE

Osteria Botteghe Antiche, Putignano

Piazza Plebiscito 8-10, Putignao (BA)

Aperta da poco nel centro storico di Putignano, all’interno di un’ex dimora principesca edificata nel 1300, l’osteria di Stefano D’Onghia e della sua compagna Valentina seduce gli avventori appena entrati in virtù della riuscita ambientazione: solida pietra alle pareti, calce viva alla maniera antica e una rassicurante idea di spazio.

Tocchi di modernariato qua e la, una Berkel, la legumaia usata come bancone per la somministrazine, le sedie eleganti e il tavolone centrale da condividere con gli altri ospiti. Nel menu snocciolato dalle due lavagne accanto alla cucina a vista, che D’Onghia cambia spesso ispirato dalla spesa del giorno, ci sono i lampascioni fritti con il vincotto  e la mousse patate e baccalà, che torna in un ottimo piatto di pasta (vera fissa del cuoco), le ruote pazze con baccalà, sponsali e pomodorini.

Imprinting pugliese anche nella carne con l’agnello di Altamura alla brace e le braciole d’asino al ragù. Tenete un posticino per le mele fritte, dolce sfizioso che dà dipendenza.

Prezzo medio: 30 €

OSTERIA LE ARPIE

Osteria Le Arpie, Bari

Vico Arco del Carmine 2, Bari

Locale caratteristico e informale. Se la guida Michelin nel suo stile didascalico un po’ paludato dovesse definire Le Arpie potrebbe farlo così. Verace e naif diciamo noi, perfettamente inserito nei vicoli di Bari Vecchia tra le signore che stirano le orecchiette sul tagliere “en plein air”.

Ma chi vuole assaggiare “il polpo venuto a mancare stamattina”, nel senso del pesce più fresco che c’è, qui si deve sedere, magari nei tavoli apparecchiati all’aperto, adesso che il tempo lo permette. La cucina casereccia è tutta centrata sui sapori della tradizione gastronomica locale con le tielle, le orecchiette (cime di rapa, ragù di braciole, vongole o procini), il polpo fritto in tutte le salse, buonissimo fritto e accompagnato dalla purea di fave. Infine gli sporcamuss, quadrati di pasta ripieni di crema pasticcera e spolverati con zucchero a vero.

Prezzo medio: dolce anche il conto, che difficilmente supera i 25 €.

TERRANIMA

Terranima, Bari

Via Putigani 215, Bari

La tipica corte pugliese di una volta riprodotta con la tecnica del trompe-l’oeil in un vicolo lastricato dove i tavoli prendono il nome degli antichi mestieri, il tavolo “del sarto” e “del barbiere”, in un contrasto che più stridente non potrebbe essere con i palazzoni del quartiere murattiano lì vicino.

E’ questa l’idea del proprietario Piero Conte, rievocare la vita agreste nella Puglia d’inizio Novecento, recuperarne le cose buone come le cipolle d’Acquaviva o i ceci neri della Murgia, il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto o la vacca podolica del Gargano.

Da non perdere le paste a lenta lievitazione, in testa panzerotti e fagotti di pasta fritta ripiena, oltre al repertorio di classici interpretati con spirito genuino: ragù di asino, fave e cicorie, agnello al forno con le patate, lampascioni, alici spinate e fritte, spezzatino di manzo con le carote di Alberobello, tiella di riso patate e cozze. Una vera esperienza.

Prezzo medio: 30 €

TRATTORIA LA BUSSOLA

Trattoria La Bussola, Mola di Bari

Via Lamas 17-25, Mola di Bari

Fronte mare e a due passi dal mercato del pesce. Il non indigeno sa che sono segnali da cogliere e fa bene a fidarsi, sì, anche dell’atmosfera da sagra paesana che caratterizza la trattoria, dove con pochi euro si gusta il pescato freschissimo accompagnati da un servizio che non dimentica la professionalità e l’importanza di un sorriso.

Ci sono sedie e tavoli di plastica ma l’antipasto è un benvenuto generoso (polpette di pane con le fave o di pesce, formaggi e melanzane grigliate), il polpo, lo spiedino di seppie e la grigliata sono cucinati da manuale, e se aggiungete un piatto di pasta a stento arrivate a 18 €, altrimenti vi fermate a 12.

Si può andare a cena più volte alla settimana con questi prezzi, la trattoria che contrapposta al fast food, ma volete mettere il sapore!

OSTERIA APPIA ANTICA

Osteria Appia Antica, santeramo in colle

Via Roma 137, Santeramo in Colle

Sala e cucina allineate all’insegna dell’accoglienza entusiasta e dei piatti tipici rivisti con estro ingegnoso, all’interno di un palazzo dell’Ottocento nel centro di Santeramo, dove un’intera famiglia (moglie, figli, genero…) marcia spedita diretta con abilità e mano ferma dall’esperto Stefano De Pascale, titolare e primo riferimento della sala dall’arredo gradevolmente moderno.

Dominano com’è giusto le specialità regionali: fave e foglie, orecchiette rape e acciughe, cicatielli con salsiccia, pomodoro, rucola e mandorle, piccata al limone, pescato del giorno e zuppa di pesce. L’offerta prosegue con una ricca carta di vini pugliesi e il meglio dell’enologia italiana, molte birre artigianali, e tante altre piccole attenzioni.

Prezzo medio: 30 €.

IL CANTO DEI BISCHERI

Il canto dei bischeri, Bari

Corso Alcide De Gasperi 308/F

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Che ci azzeccano i bischeri a Bari, vi chiederete. Che ci azzecca un gradevole wine-bar al piano terra dell’Hotel Rondò, vicinissimo alla tangenziale, tra le migliori trattorie di Bari e dintorni. Andiamo con ordine. La prima risposta è Massimo Lanini, oste, proprietario e fiorentino fatto e pasciuto. L’altra è la combinazione riuscita tra l’amore per il vino e per la cucina pugliese, con il pesce, la carne e le erbe della Murgia in primo piano.

Gli antipasti sono sfiziosi, il tortino di alici e patate su crema di cicerchie vince ai punti, ma tenete il posto per un sontuoso piatto di pasta come gli spaghettoni di Benedetto Cavalieri con i gamberi rossi pescati a Gallipoli, insaporiti dalle erbe spontanee. Lo sgombro scottato con farina di taralli farà il resto.

L’atmosfera è di benessere assoluto, incentivata dalla cordialità del patron e dalla bottiglia che sceglierete durante la visita in cantina, disponibile anche al bicchiere.

Prezo medio: 35 €.