Si può chiamare una gelateria Armonia e Poesia, maestro Di Pomponio?

Ermanno Di Pomponio è un maestro del gelato che dopo l'uscita da Neve di latte a Roma, apre una gelateria a Civitavecchia. Tutto bene? Si, tranne il nome: Armonia e poesia

Si può chiamare una gelateria Armonia e Poesia, maestro Di Pomponio?

Ermanno di Pomponio è il nume tutelare del gelato artigianale a Roma.

Ermanno di Pomponio è un maestro, e il suo abbandono di Neve di Latte, che dominò una gloriosa edizione della classifica di Dissapore, protagoniste le migliori gelaterie artigianali d’Italia, ha fatto lacrimare molti.

Ermanno di Pomponio apre una nuova gelateria domani pomeriggio a Civitavecchia, in via Bramante 48.

Tutto molto bello, è una grande notizia, ora però finiscono i buoni sentimenti e mi sale la carogna.

Ma si può chiamare una gelateria Armonia e poesia?!

Ma cosa siamo al liceo classico? Perché non chiamarla allora Impeto e Tempesta?

Davvero, provate a leggerlo e a scandirlo in mente: Armonia e Poesia (tutte le maiuscole sono volute).

Solo a me fa ridere terribilmente? E poi incazzare.

Come fai a chiamarti Ermanno (nome stupendo, che almeno a me rimanda alla Roma del dopoguerra, non ai narcisismi della biodinamica) e avere una gelateria che si chiama Armonia e poesia?

E parlare un giorno sì, l’altro pure, su Facebook, con le formule dei più annoiati uffici stampa: l’eccellenza, le tracciabilità, il salutismo, la cultura del gusto, la naturalità.

E basta parlare del colore naturale del pistacchio, vi imploro! Piuttosto mi guardo in replica tutte le corrosive interviste di Fabio Fazio.

Da lì alla biodinamica, il passo è tragicamente rapido. E fidatevi di uno che segue con grande attenzione il mondo dei vini naturali, se vi dico che già mi immagino costretto a infinite digressioni su Rudolf Steiner (nella migliore delle ipotesi, sui cicli lunari nella più probabile) mentre lecco un gelato.

Per fortuna che non ci ho mai messo più di 74 secondi per terminarne uno.

Insomma, in che tempi imbecilli siamo costretti a vivere se un maestro riconosciuto del gelato cade nella trappola stucchevole dell’automarketing indefesso, o se deve ricorrere, volente o nolente, al più ritrito dei tormentoni promozionali per accomodare la sua creatura sulla rampa di lancio.

Ermanno di Pomponio apre una gelateria.

Non vedo l’ora di assaggiare il suo gelato, sperando tanto di non incontrare decine di persone dedite al nuovo culto della personalità, impegnate a raccontarmi chi sia Ermanno, dopo averlo scoperto su Facebook 11 giorni fa, e come sia fatto un gelato naturale.