La classifica delle 100 migliori gelaterie artigianali del 2018 sta arrivando

La classifica delle 100 migliori gelaterie artigianali d’Italia 2018 sta arrivando. Nel frattempo, ecco i criteri necessari per farne parte

La classifica delle 100 migliori gelaterie artigianali del 2018 sta arrivando

Le vacanze sulle spiaggie dorate. Quelle ritempranti in alta quota. Okay, mettiamioci le chiacchiere da bar(becue) e i picnic sbracati.

Ma i lettori che capiscono davvero, aspettano l’estate perché è la stagione del gelato. Delle gelaterie artigianali. Della vaniglia del Madagascar. Del cioccolato monorigine. Delle commesse tatuate con grembiule brandizzato.

Battezzata nel 2011, evoluta nel 2013, prima di raggiungere nel 2014 le attuali 100 posizioni, la classifica delle migliori gelaterie di Dissapore è diventata, nel 20152016 e 2017 la coperta di Linus per non inciampare in disavventure che rovinano una gita, nonché la più nota guida di settore sul web (e anche no).

[Le migliori 100 gelaterie artigianali del 2017: da 10 a 1]

[Emergenti: le 15 migliori gelaterie artigianali del 2018]

Tutto ciò premesso, abbiamo due cose da annunciarvi, la prima è questa: la venuta della classifica 2018 squadernata in 3 giorni:

– mercoledì 18 luglio con le posizioni dal numero 100 al 31;
– giovedì 19 luglio con le posizioni dal numero 30 all’11;
– venerdì 20 luglio con le posizioni dal numero 10 all’1.

Poi vogliamo approfondire con voialtri mastri-stracciatella (o super gelatieri d’Italia che dir si voglia) e con i nostri lettori che vi sono fedeli clienti, i comandamenti per entrare nel “regno del gelato”, insomma, i criteri da soddisfare se v’interessa apparire nella nostra classifica.

1. Franchising

Per poter entrare nella Seleção di Dissapore non sei affiliato a nessun franchising e sei tu e solo tu il creatore delle ricette. Qualcuno può pure averti dato una mano all’inizio, qualche dritta, una consulenza, ma ora a “casa tua” c’è un vero gelatiere e le ricette sono espressione del tuo ingegno e del tuo gusto personale.

2. Basi pronte

No, e poi no, tu non usi basi pronte per i gelati. E non le useresti manco morto, altrimenti quel tuo gelato di cui parliamo tanto lo saprebbe fare pari pari anche mio cugino impiegato al Cnel, con tutto il rispetto per mio cugino e soprattutto per gli impiegati del Cnel.

Siccome questo punto è importante per maggiore chiarezza ti chiediamo di leggere:

Gelato artigianale e bugie

3. Trasparenza

Tu sei un professionista e cosa metti nel gelato me lo devi dire. Perché sai di cosa parli, e perché la famigerata lista degli ingredienti da te c’è e l’hai compilata con scrupolo (del resto è obbligatoria per legge).

4. Copyright

Nella tua lavagna dei gusti non compariranno mai i raccapriccianti marchi registrati (da altri) che fanno tanto Hollywood in gelateria. Il gelato Violetta lo lasciamo alla Disney, pure le Winx e i donut dei Simpson. A parte che i diritti costano parecchio, ma saresti costretto a fare il gelato con kit pronti di semilavorati: no, tu hai scelto altro e senza esitazioni.

5. Soprattutto buono

In fondo, per trovare il tuo nome di integerrimo gelatiere artigianale nella classifica di Dissapore, conta soprattutto una cosa: il tuo gelato è buono. Ma proprio buono! Questa alla fine è la vera cosa importante.

Oltre a questi criteri, scolpiti sul marmo come tavole della legge, esistono buone regola di condotta che seguire sarebbe utile alla causa.

Ti sei inerpicato fino alle vette più irte pur di scovare quel latte e solo quello. E non parliamo del tempo che hai impiegato per trovare il cioccolato, la frutta, il pistacchio. Perché sai bene che neanche lo chef migliore del mondo, neanche Bottura, diciamo, riuscirebbe a cavare il sangue da una rapa.

Da te si trovano i gusti classici, ovvio, ma anche qualche chicca inconsueta. Stiamo parlando delle “palline” più ricercate, quelle che ci riempiono d’orgoglio quando le ordiniamo.

[Come si riconosce il gelato artigianale]

L’aspetto nutrizionale conta eccome. Evitare che rimanga un ricordo indelebile del tuo gelato, sì, però sullo stomaco, è un obiettivo a cui tieni molto.

Colori adatti a una pellicola splatter o in stile Puffo (gusto famigerato con nuance blu profondo simbolo di ogni male)? Naaa. Tu solo colori naturali.

Grumi e pezzi di ghiaccio non sai proprio cosa siano, la struttura del tuo gelato è pressoché perfetta e setosa, insomma sfiora la perfezione divina. Perché il gelato, da te, è fatto come Dio comanda. Punto.

Tutto ciò detto e ribadito, Dissapore vi dà appuntamento a mercoledì 18 luglio (posizioni 100/31), giovedì 19 luglio (posizioni 30/11) e venerdì 20 luglio (posizioni 10-1) per scoprire la classifica delle migliori 100 gelaterie di Dissapore 2018.