L’aggettivo per descrivere chirurgicamente il Clandestino è, clandestino

Si arriva al ristorante lasciando l’A14 e inoltrandosi nei boschi freschi del Conero fino al borgo marino di Portonovo. Dopo un sentiero biforcuto appare la spiaggia: una mezzaluna di ciottoli bianchi che sorridono alle onde. L’unica costruzione è una capanna di legno blu aperta sui lati. Se è ora di pranzo, seduti a un tavolo sui ciottoli, vedrete i camerieri servire aperitivi ai clienti baciati dal sole. E’ come capitare sul set di un film di Woody Allen dopo un’odissea nella giungla.

Non siete in un comune ristorante vista mare. Moreno Cedroni è lo chef che ha italianizzato il sushi facendolo diventare susci. Per capire Il Clandestino bisogna conoscere La Madonnina del Pescatore di Senigallia, uno dei più famosi ristoranti italiani.

Lì, nell’epicentro del suo celebrato impero che include Anikò la salumeria ittica, e Officina, il laboratorio dove nascono le conserve di pesce in scatoletta, Moreno Cedroni sovrintende un menù ampio e costoso; mentre qui, si rilassa sulla spiaggia come tutti.

Poco prima di cena il cielo si fa rosa intenso e la luce sulla baia spettacolare. L’atmosfera del Clandestino si mantiene rilassata, tra il mormorio di una conversazione e una ristata occasionale.

Terminato il nuovo menu Sushi e Fiabe che abbina il baccalà all’anice stellato in “Alice nel Paese delle Meraviglie” e i moscioli selvatici di Portonovo ai piselli ne “La principessa sul pisello” vi sorprenderete a pensare un sacco di cose su di voi: “vorrei vivere qui, quando arriverà il giorno in cui potrò nuotare ogni sera in quel mare caldo”.

E’ il momento di chiedere il conto.

Menu Sushi e Fiabe (7 portate) 85 euro bevande escluse.

Clandestino Susci Bar,
Località Baia di Portonovo – 60100 Ancona
Tel. 071.801422

[Crediti | Immagine: Paolo Della Corte]