Ponte 25 aprile – 1°maggio: 5 cose da non perdere in Costiera amalfitana

Ponte 25 aprile – 1°maggio: 5 cose da non perdere in Costiera amalfitana

Quando il sole comincia a far capolino, il mio profondo amore campano viene a stuzzicarmi, penso a Napoli e in un attimo, se c’è un ponte in vista, arrivo dritta sulle curve della costiera amalfitana e sorrentina. Pronti via per approfittare del vicino 25 aprile, che per i più audaci o fortunati avanzerà, facendo finta di niente, fino al 1 maggio.

Luoghi già visitati o ancora da provare, che aggiungo alla lista dei “desideri di costiera” insieme a quelli che mi suggerirete voi.

Partiamo dunque e lasciamo a casa, soprattutto quelli che partono come me da Milano, la dieta dukan, il finto povero pagato caro, gli hamburger, il tofu, il minimal chic, le luci artificiali, il salone del mobile e i designer con il cravattino di latta, la montatura nera e i baffetti sottili.

Siamo in costiera amalfitana, il luogo della meraviglia e dell’eccesso. La luce, il colore del mare, le curve strettissime, l’altalenante e meravigliosa variazione che ti permette in un fazzoletto di terra di passare dal mare alla montagna, dallo scoglio all’orto, dall’opulenza dei ristornati degli alberghi alle trattorie.

Mangiare qui cambia la vita e la percezione di ciò che è buono. Via gli orpelli inutili, qui si va al sodo. Ecco 5 tappe imperdibili per una gita fuori porta in Costiera Amalfitana:

Pasticceria Pansa, amalfi1. Amalfi, sfogliatella da Pansa.
Per cominciare bene il tour servono tre cose: un caffè, una sfogliatella e una passeggiata ad Amalfi. Da Pansa avrete tutto e potreste trovarvi ad inaugurare il tour con lacrime di gioia. La sfogliatella è solo una delle bontà che troverete in questa storica pasticceria aperta dal 1830. Portate via le scorzette di agrumi candite o affogate nel cioccolato, fatevi impacchettare i pasticcini di mandorla e se ci fosse ancora la coda lunga delle recenti feste, una zeppola o una fetta di pastiera meritano l’intera gita.

Pasticceria Pansa, Piazza Duomo 40 – 84011 Amalfi (SA).

Lo Scoglio, spaghetti zucchine, spaghetti ricci2. Marina del Cantone, spaghetti alle zucchine a Lo Scoglio.
Prego abbandonare tutte le inutili sovrastrutture da gourmet e lasciarsi andare tra le mani di Peppino De Simone e famiglia. Sedersi al ristorante Lo Scoglio a Marina del Cantone, guardare il mare, ordinare spaghetti alla Nerano, frutti di mare crudi, insalata di polpo, verdure a seconda di quello che c’è nell’orto. A un certo punto vi accorgerete forse di stare in silenzio, perché quello che avete sotto il palato e quello che state guardando fuori, dal mare all’orto, si saranno uniti in un unico godurioso boccone.

Lo Scoglio da Tommaso, Piazza delle Sirene 115 – 80061 Massa Lubrense (NA).

Cetara, san pietro, ristorante3. Cetara, colatura di alici al San Pietro.
Se non vedete l’ora di andare a fare scorta di colatura di alici e siete nei dintorni fate un salto al Ristorante San Pietro a Cetara. Ordinate le alici sott’olio, il tonno, l’allitterato sotto sale addolcito dalla ricotta, le olive conciate in casa, il pane di grano integrale, i vermicelli con colatura di alici, le alici fritte. Altrimenti non ordinate proprio nulla, lasciatevi travolgere dal pescato del giorno e le verdure buone dell’orto.

Ristorante San Pietro, Piazza S. Francesco 2 – 84010 Cetara (Sa).

Antonio Cafiero, delizie al limone 4. Sorrento, delizia al limone da Antonio Cafiero.
Non andate via dalla costiera (qui siamo in quella sorrentina) senza avere assaggiato la “delizia al limone”, dolce di pan di spagna ripieno di crema chantilly al limone. Uno dei più buoni è alla Pasticceria Primavera di Sorrento del bravo Antonio Cafiero. Due chiacchiere sul Napoli e uno sguardo alla vetrina piena di eccessi e invenzioni scenografiche del pasticcere, un assaggio del suo gelato e la vostra merenda avrà preso una piega tutta al gusto di costiera, di vento e mare, di limoni e frutta.

Gelateria Primavera, Corso Italia, 142 – 80067 Sorrento (NA)

Bonus. Se invece vi volete sedere per un aperitivo insieme ai sorrentini e godervi “lo struscio” andate al Bar Fauno in Piazza Torquato Tasso, che dagli anni ’50 è rimasto lì a rassicurarvi su come erano gli aperitivi prima dell’happy hour. Buonissimi anche i dolci della tradizione. Un babà per aperitivo come lo vedete?

Bar Fauno, Piazza Tasso, 13 – 80067 Sorrento (NA).

Don Alfonso5. Sant’Agata tra i due Golfi, nudi di ricotta al Don Alfonso.
Eccolo il Don Alfonso a San’Agata sui Due Golfi, il mio luogo del cuore, crocevia tra le due costiere. Come una coccola di primavera, passarci almeno una volta all’anno è d’obbligo per me. Almeno una volta, è d’obbligo per tutti. Chi c’è stato sa di cosa parlo, non è un luogo che si dimentica. Chi non sa di cosa parlo deve rimediare, assaggiare i piatti storici di Alfonso e quelli nuovi del figlio Ernesto. Dai nudi di ricotta agli spaghetti con pinoli e pesce bandiera, piatto appena inaugurato. L’azienda agricola biologica “Le Peracciole” è una gita che vi potete concedere il mattino seguente o durante l’aperitivo, appena prima di vedere che tanta meraviglia di orto affacciato sul Golfo di Napoli ve la ritrovate poi dentro al piatto e dentro al cuore.

Don Alfondo 1890, Corso Sant’Agata, 11 – 80064 Sant’Agata Sui Due Golfi (NA).

Hotel Villa MariaDORMIRE.
Se vi volete fare un regalo, da Don Alfonso prenotate cena e camera. Altrimenti andate a fare i romantici a Ravello, dove il tempo si è fermato, i luoghi anche insieme ai vetri e alle ceramiche. Tra i bellissimi hotel, c’è anche il Villa Maria, con vista meravigliosa, aperitivo d’antan con tartine, caviale e flute di champagne. All’inizio ci si rimane male, sembra tutto immobile e polveroso poi ci si abitua a tanta bellezza e si capisce perché nulla è cambiato o da cambiare.

Hotel Villa Maria, Via Santa Chiara 2 – 84010 Ravello (SA).

Per completare la lista di indirizzi, mancate voi. Diteci cosa non si può perdere nella gita fuori porta perfetta della costiera amalfitana e sorrentina. Cosa mangiare assolutamente e dove.

[Crediti | Immagini: Flickr/Xidius82, Scatti di gusto, TripAdvisor, Massimo Bernardi]